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Autore: Emphatica    22/11/2012    4 recensioni
Il bambino è la mia unica uscita, la luce in quella opprimente oscurità. E’ quella mano che non ho mai preso, che mi riemergerà dalla pozza fredda e scura che stà arrivando persino al mio cuore.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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La stanchezza è più forte di me. A malapena riesco a spegnere autonomamente la luce.
Nel calore intriso nelle lenzuola cedo al vorticoso oblio in cui il mio corpo è solo vittima.
Ed ecco, il comandante Shepard stà abbassando finalmente la guardia…
Un’immagine lentamente, cerca di farsi strada bruciandomi nella mente.
E’ molto oscura. Scivola sulle pareti della mia mente come sporco sui muri.
Nella profonda pozza nera che comprime la mia mente comincio a trovare forme indistinte che giocano con un poco di luce che filtra da una fonte sconosciuta.
Forme nere che m’abbracciano, mi sfiorano come serpenti, mi avvolgono in un corridoio troppo stretto per il mio corpo vissuto.
Quando riesco finalmente a combatterle esplodono e s’espandono tutt’intorno creando un nuovo posto…
Sento il leggero fruscio del vento…smuove i nuovi alberi affianco a me, le foglie sparse nel viale di questo nero parco senza orizzonte.
Ma c’è freddo, e niente consola il mio sguardo in quel tetro luogo.
Dietro una panchina e un tronco d’albero poi, scorgo l’unico bagliore di cui tutto lì si nutre.
E quando m’accorgo di lui, divento parte anch’io di quel tempo scandito dai suoi movimenti.
Come un’illusione ottica, quando poso il mio sguardo su di lui o allungo il braccio per toccarlo, vola via come un’insetto insicuro*. Una bianca farfalla in quella natura morta.
Al mio fianco, dopo un po’ del mio continuo vagare verso di lui, le ombre scure tornano a osservarmi. Mi sorridono, mi ricordano che fuggo da loro.
Il bambino è la mia unica uscita, la luce in quella opprimente oscurità. E’ quella mano che non ho mai preso, che mi riemergerà dalla pozza fredda e scura che stà arrivando persino al mio cuore.
E’ lui l’artefice dell’eterno contrasto di bene e male lì.
Lui è luce, io sono così oscuro…Io ho bisogno di lui, e mentre fuggo da ciò che mi disgrega, non resisto,  e io gli tendo la mano.
Io, colpevole di non averlo salvato nella luce del giorno, in ciò che là sembra una realtà troppo difficile.
Quegli occhi imploranti sono ancora lì. Non è un’alieno, un Turian, un Quarian, un Drell…lui è umano…lo sento parte di me.
Pensavo che mai sarebbe tornato da me, che l’uomo che ero non meritasse ciò che ormai non capivo più. L’innocenza.
Ma io volevo, riuscivo solo a volere quello che quegli occhi non si spegnessero più. Mai più di fronte ai miei.
Abbandonavo parte della mia anima quando qualcuno abbandonava la vita, scivolando dalle mie mani. Le forti mani del comandante Shepard!
Lui interferiva con il legame che avevo col mio corpo ogni qualvolta quel suo sguardo guizzava su di me.
*Ero io il bambino che piangeva, che nel profondo di sé fuggiva nell’oscurità, che doveva essere salvato per poter salvare. Che cresceva grazie a chi si fidava e lo amava. Che sentiva le loro voci sussurrare, richiamarlo a loro costantemente, e inevitabilmente pensando “Vi stò già raggiungendo…”.
E il sole non potrebbe fare più niente per quante volte potrebbe risorgere…negli occhi quel fulgente calore e luce si trasmuta in dolore lancinante, che non ha tramonto, e quando si cela come la notte scava solo dall’altro lato del mio animo.
Sono io il bambino egoista che ha afferrato le mani di lotta, di chi aiuta, di chi resiste.
Ecco perché lui, adesso, è diverso. Lui non ha afferrato la mia perché è più forte di me.
Scappa perché lui è me, chi mi salva adesso…colui che brucia da solo e mi sveglia con il fuoco.



 
*Riferimento alla forma del Razziatore
*Pezzo scritto sotto l’influenza di “La vita non è un film” degli Articolo 31.

 


E’ la mia prima fanfiction su Mass Effect, di un’episodio che ha toccato il mio cuore spaventosamente. Ho cercato di esprimere il mio parere da believers per quanto riguarda la Teoria dell’Indottrinazione, ma credo che questi sentimenti sarebbero scaturiti in Shepard in qualsiasi caso. Il suo senso di colpa, il suo dolore. Ovviamente stà cedendo a tutto questo nel sogno, ma quando si risveglia torna sé stesso…è piano piano però che comincia ad indebolirsi.
Spero che sia di vostro gradimento! ^^
 
{Emph.
  
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