Ho appena finito di leggere il capitolo 121…ç__ç
Waiting
On The Other Side…
No! Non di nuovo! Ti prego,
no!!!
Per
la seconda volta Miranda nascose il viso tra le mani, piangendo disperatamente.
Per quanto fosse doloroso non poteva farci nulla. Il tempo di un altro dei suoi
compagni era svanito. Era già la seconda volta, e non poteva voler dire altro
se non che qualcuno era morto. Anzi, in due erano già morti. E non poteva
nemmeno sapere chi, ma forse questa non era una cosa poi così negativa. Stare lì,
fuori da tutto, senza essere d’aiuto in nessun modo. Quante volte aveva già
provato questa sensazione orribile? Da tutta la sua vita, sempre, sempre, in
ogni istante, si era sentita inutile. Ora, finalmente, credeva che qualcosa
fosse cambiato. Ci aveva creduto davvero, quando Allen l’aveva ringraziata quel
giorno. Per la prima volta aveva sentito un grazie rivolto a lei, e non “Sei
inutile!” o “Non sai fare niente!”. Quello che aveva avvertito, guardando il
sorriso stanco del ragazzo, era felicità? Probabilmente sì, come non l’aveva
mai sentita, un calore incoraggiante nel cuore. In quel momento aveva pensato
sul serio di poter aiutare anche lei qualcuno. Il suo ingresso tra gli
Esorcisti era stato un cambiamento tanto grande che quasi le sembrava un sogno.
Ma ogni volta che utilizzava l’Innocence si rendeva conto davvero che non lo
era. Anche se non poteva guarire realmente, il suo potere di manipolare il
tempo poteva essere utile. Ripensandoci però, non era poi così eccezionale… La
nave di Anita era affondata lo stesso, e tutte le persone a bordo morte, tranne
gli Esorcisti. Alla fine, non aveva comunque salvato nessuno, no? La
disperazione, il sentimento più triste e più potente che aveva provato finora,
tornò ad assalirla, e come in passato le mostrava ferocemente la sua
incompetenza. Gli altri stavano lottando, concretamente, e lei cosa stava
facendo? Niente! Aspettava e basta, non poteva fare altro. Intanto il senso di
impotenza cresceva. Sentiva un vuoto nel petto, come un buco nero che cercava
di strapparle il cuore dall’interno del suo corpo. Le si era mozzato il fiato
la prima volta. Aveva spalancato gli occhi, mentre le lacrime da sole
scendevano a dirotto. In un solo istante aveva capito che il tempo di uno dei
suoi compagni era scaduto. Era orribile, così spaventosamente doloroso. Ed era
successo ancora. La seconda volta era stato in un certo senso peggio, e allo
stesso tempo meglio. Non l’aveva sorpresa e sconvolta come prima, ma il
pensiero che già due persone, due di quelle persone che avrebbe voluto aiutare,
erano probabilmente morte era insopportabile.
Ti prego, basta! Basta! Se solo potessi
fare qualcosa!!
Non sentiva nemmeno quello che le succedeva attorno. Forse il vecchio Bookman o il Generale Tiedoll si stavano preoccupando per il suo stato, ma non riusciva a concentrarsi su nulla che non fosse quel dolore atroce. Voleva disperatamente poter fare qualcosa e più ci pensava e più stava male. Non era possibile, non era giusto, proprio ora che sperava di essere finalmente utile a qualcuno le era stata sbattuta in faccia crudelmente la verità. “Sei inutile… Sei inutile… Sei inutile…”. Doveva smettere di piangere e pensare a qualcosa da fare, ma cosa? Non vedeva nessuna possibilità di cambiare le cose. E l’abisso nero che cercava di inghiottirla continuava a tirarla giù. L’oscurità che l’avvolgeva le impediva anche solo di provare a fare qualcosa.
Ma, in fondo, non posso fare proprio
niente..
Questo
le rispondeva e lei cominciava a crederci di nuovo. Nonostante davanti agli
occhi le vorticassero immagini degli altri Esorcisti senza vita. Allen, con i
suoi capelli candidi tutti macchiati di sangue. Oppure Lenalee, con gli occhi
vitrei rivolti verso un cielo d’inchiostro. O ancora Lavi, senza traccia del
suo bel sorriso, con solo un grido silenzioso sulle labbra insanguinate e una
profonda ferita all’altezza del cuore, immerso in una pozza di denso liquido
color cremisi.
Basta! Non è possibile! Non è possibile
ch…
Di
nuovo. Una foschia bianca le coprì gli occhi prima di svanire nel nero assoluto
e poi nel rosso. Gridò terrorizzata mentre la sua mente sconvolta le faceva
credere di sentire il sangue ancora caldo colarle davanti agli occhi. Ogni
muscolo tremava talmente forte che tutto il suo corpo sembrava percorso da una
scossa elettrica.
NO!! Ti prego, no!! Questo no!!!
Non
era possibile, eppure lo sapeva.
NO! Lavi!!!
Nota finale: La "morte" di Lavi sarebbe la terza, in effetti forse non sono stata molto chiara. All'inizio, quando parla della seconda volta, mi riferivo a Crowlino, ma Miranda non poteva saperlo quindi non l'ho specificato. (Bè, in efetti non dovrebbe sapere nemmeno di Lavi, comunque..) Anche se io personalmente non penso che sia morto davvero (sennò vado dall'autore a dirgliene quattro!!>__<), la fine del capitolo non da molte speranze...ç///ç (un pò ho pianto davvero...v///v) Spero di aver risolto gli eventuali dubbi, nel caso avessi confuso qualcuno!