Perché girare intorno alla questione? Le ragazze di cui
vi parlerò sono quattro streghe. Fine. L’anima dannata, il cuore scuro come la
notte.
C’è chi dice che streghe ci si nasce. Sarebbe una bella favola
elitaria. Ma non è vera. Ed io voglio raccontarvi solo il vero: streghe ci si
diventa.
Ma non pensate di poter emulare Alice, Laura, Alessandra e Elisa.
No, no. I loro poteri non nacquero da una stella buona. Nacquero dall’umore
sulfureo dei loro pensieri. E per avere quel tipo di pensieri bisogna
essere…Come loro.
Era il 19xx quando andarono in gita scolastica a
Melilla.
Dove?
Melilla.
Scommetto che voi siete stati a Parigi, Londra,
Bruxelles, Barcellona. Ve l’ho detto: non potete essere come loro, che andarono
a Melilla. Terra spagnola sulla punta del Marocco. Il generale Franco uccise
centinaia di famiglie musulmane per mettere la sua bandiera rossa e gialla
affacciata sul mare. La terra odora ancora di sangue. Il vento porta la voce dei
dispersi e dei disperati. Il mare canta la lotta, senza sosta, su e giù per la
battigia. E il fuoco?
Il fuoco lo portarono loro, la sera che andarono sulla
spiaggia a ratificare il Patto di Sangue.
Una spiaggia in mezzo alla città,
seppur così piccola, dovrebbe essere frequentata anche di notte.
E invece
quella sera c’erano solo loro. Conchi, che anni e anni dopo volle risalire alla
nascita della leggenda del Cerchio, non trovò nessun testimone del loro Patto di
Sangue. Il Diavolo fa le cose per bene.
Accesero un fuoco e ballarono
intorno. Avevano indosso dei vestiti che sarebbero poi diventati i loro vestiti
magici. Le quattro amiche avevano visto troppi cartoni animati giapponesi,
capite? Lì gli eroi hanno sempre la divisa per le avventure. Quindi anche
loro…
Presero una coppa di cristallo dalla casa di Virginia, una ragazza di
Melilla che ospitava Alessandra, e Alice prese un ago dalla cassetta dei
medicinali di Juanjo.
Le streghe simularono la sacra cena: versarono il
vino, si ferirono un dito, versarono il sangue dentro la coppa e al turno
bevvero, invocando la forza del Cielo, della Terra, dell’Acqua e del Fuoco.
Quando i ragazzi fanno cose così, cosa si aspettano? Quando ci si siede
intorno ad un tavolino rotondo a fare la seduta spiritica, cosa ci si aspetta? E
quando ci si bacia per la prima volta, cosa ci si aspetta?
Assolutamente
nulla. Vita per la gioia di vivere.
Poteva finire tutto quella sera. Sarebbe
rimasto solo il bacio saffico che si erano scambiate per suggellare il
patto.
Invece…
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