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Autore: perfect0vato    23/11/2012    4 recensioni
Piu' di mezzo milione di storie inziano con una vita felice, poi tutto ad un tratto diventa distrutta e infranta per poi ricominciare da capo in cui incontreranno l'uomo della loro vita. Niente contro questo tipo di storie percarita' ne ho fatte alcune anche io, ma dato che sono trasgre (?) la mia storia iniziera' in cui la vita della protagonista è gia' sbriciolata di suo. Si dividera' in 3 parti. Questa, la prima parte del terzetto si intitola 'THE END'
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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 -Memories.-
 
Il cielo grigio rendeva tutto molto più completo in quel momento.

Mio padre mi diceva sempre che avevo ereditato da lui l’arte del  saper ‘vedere’ .

Da piccola non capì il significato di quella frase.

Ora invece si.

E’ come se come per magia possa vedere , scoprire , scovare, il colore , l’oggetto che puo’ nascondersi dietro un qualcosa di invisibile.

Il mio occhio vispo quel pomeriggio del 23 novembre non cessava di muoversi.


Guardavo d’appertutto pur di poter distrarmi da quella noiosissima lezione di storia.

Fu una cosa semplice.

La campanella suono’ .

Tutti i miei compagni si catapultarono fuori dalla classe mentre la professoressa stava ancora spiegando.

Sbuffo’ sonoramente e mise i libri nella sua borsa di pelle.

Io a differenza degli altri ci mettevo un eternità a mettere a posto tutti i libri e gli astucci che ci facevano portare i prof e per il fatto che li mettevo sempre sotto il banco ero costretta a ritirare tutto alla fine.

Finito, misi la borsa a tracolla e tenni in mano la cartellina di arte con dentro tutte le tavole.

La treccia bionda (tinta ewe) mi cadeva sulle spalle.


La scuola era deserta mentre attraversavo le scale dell’uscita dell’istituto d’arte meno caro di tutta l'America.

Per me era piu’ che normale.

Girai l’angolo appene solcato il cancello diretta a casa.

Al mio ritorno ci sarebbe dovuta essere mia madre, ma come mantenuto non c’era.


Avevamo litigato questa mattina e lei aveva detto chiaramente, sbraitando in macchina

‘Non ci saro’ questa  sera a casa , non mi aspettare, cucinati qualcosa tu dato che sei cosi’ responsabile’.

Entrata a casa misi  nel solito angolo la cartella , pronta per riprenderla in giorno dopo, che fortunatamente sarebbe stato venerdì.

La mia  casa era come le solite camere americane, due piani, giardinetto piccolo ma c’era.


La cosa piu’ brutta di quella casa erano i ricordi, il tetto carbonizzato, le pareti con ancora i segni evidenti dell’incidente.

Non era proprio un rottame ci si poteva abitare.

Mi tolsi i vestiti che iniziai a piegare per poi metterli nei rispettivi scaffali.


Dato che avevo fatto tutto questo in mutande e stava per arrivare il freddo mi misi dei pantaloni sporchi per casa e una maglietta a maniche corte. ‘Semplice ma efficace’ (cit. Harry Styles è.è).

 
Mi portai i capelli su in una coda di cavallo e iniziai a fare i compiti.

Sapete quel momento in cui mentre fate i compiti, pensate alla vostra vita di merda, bene quello era uno di quei momenti.

Mio padre era morto insieme al mio fratello piu’ grande che aveva cercato di salvarlo nell’incendio.


Ricordo ancora le sirene dei vigili del fuoco in lontananza mentre io in preda al panico ero in bagno.

Con la testa appoggiata al pavimento e le piccole aperture sotto la porta tappate da un ascuigamano bagnato.

Con mezza carta igenica mi tappavo la bocca per non respirare il fumo grigio che voleva penetrare a tutti i costi nel mio corpo.


Stavo quasi per svenire e perdere i sensi quando mio fratello e mio padre mi presero in braccio correndo verso l’uscita della casa. 

Mio padre inciampo’ e percio’ rimase li’ a cercare di togliersi di mezzo qel pezzo di legno che gli stava quasi per togliere la vita.

Nel frattempo mio fratello mi aveva portato fuori da mia madre che piangeva disperata senza fare nulla.

Josh..si chiamava cosi’ vedendo che papa’ non era ancora uscito rientro’ dentro…passarono ore prima di ritrovare i corpi dei due uomini della mia vita.

Avevo bisogno del  conforto di Josh, avevo bisogno degli abbraccio di Charlie mio padre…avevo bisogno di un uomo.

Avevo bisogno di qualcuno che riuscisse a ricomporre come un puzle la mia vita senza senso.


La mia vita veni’ bruciata in quell’ incedio, la mia anima mori’ insieme a loro.

La mia fine incomincio’ da li’.


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Ma ciao cucciole (?)
Okkey, vi staro' gia' sui coglioni... questa è la mia terza ff la seconda di CIASTIN BIBAH. è.è
Vabbè anyway è venerdi' quindi mi sono sbizzarrita, allora se non si vede la foto sopra vi do il link cosi' ve la andate a guardare, perchè diciamo che ci ho messo un po' a farlo ma vabbè.
Oggi ho preso 7 1/2 di inglese sono migliorata :DD
Allora, cosa ne pensate della protagonista??
Vi dico subito che si chiama Mia, 'lho gia' scritto nell'introduzione ma so che la maggior partedi voi non l'ha vista giusto? giusto!
Vi aspetto ragazze fatevi sentire ad almeno 2 recensioni continuo **
-Federica xx:))
P.S  ecco il sito dell'immagine 
file:///C:/Users/alessandra/Pictures/LOUIS%20TOMLINSON/Liam%20Payne/sentimenti%20condivisi/VESTITI/DEMI%20LOVATO/pizap.com13536786354971.jpg

-Federica xx :))
  
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