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Autore: Stellina_chan    23/11/2012    1 recensioni
Medusa alla sua morte non ha lasciato solo un cavallo alato e dei coralli. Se avesse avuto una bambina? E se questa, ormai adulta, cercasse vendetta?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla fine della cena ci eravamo salutati tutti, con la promessa di rivederci presto.
Ora, pensai, mi tocca affrotare Tati.
Non mi lasciò neanche il tempo di salutare Sandy, un'altra delle mie amiche, che mi fu subito addosso.
- Alloooooooooooooooooora?- seguì l'imitazione del padrino.
-Tce tcrovi bène con Chaleb?-disse prendendomi in giro.
Non posso resistere a quella voce. Potrebbe fare benissimo la doppiatrice del film.
-Mooooooolto bene.... Mi ha chiesto di uscire. Da soli.-
Mi godetti la sua espressione (che non durò molto, aveva troppe cose da chiedermi... ma soprattutto da dirmi).
- Hai visto? Che ti avevo detto? Me lo sentivo nelle ossa. Sono o non sono la Pizia del Fato?-
La guardai storto.
- Lo so che esiste solo la Pizia di Apollo, ma è così per dire.- Si giustificò.
Poi feci il mio sguardo "e non sai ancora tutto..."
-Avanti, sputa il rospo- disse alzando gli occhi al cielo.
Mi chiesi se fossi davvero un libro aperto come faceva sembrare lei. A volte captare i miei pensieri ancora prima che riesca a formularli.
Ripresi a parlare.
-Ebbene, signore e signori,- cominciai, facendo finta di avere un pubblico davanti a me
-per chiedermi di uscire mi ha bloccato contro il muro...-
Lei aspettò che finissi di parlare.
-Tutto qui?- disse con una smorfia del tipo "e cosa ci sarebbe di speciale?"
-Tutto qui???- dissi strabuzzando gli occhi.
- E' una cosa stupenda! Sai, 10 cm e avremmo potuto addirittura baciarci...-
Mi guardò e mi smontò subito. -Se ti avesse baciata a quest'ora saresti in ospedale per aritmia grave-
ci pensò su.
-Non sono sicura che esista, ma so per certo che saresti in un letto cantando l'Inno alla gioia, anche con uno di quei tubicini trasparenti che mettono nel naso per far respirare il paziente.-
Dopo ciò ci salutammo. Lei proseguì per la strada che passava per il bar dove facevamo sempre colazione, io invece passai per il lungo mare. Anche se avrei allungato la strada e i piedi mi avrebbero gridato vendetta per i tacchi alti, non mi sarei mai privata dello spattacolo notturno del mare... Specialmente stanotte, visto che in cielo brillava alta e pallida la Luna piena.

 
  
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