One smile;)
Le persone troppo allegre non sanno guardarsi
intorno.
Altrimenti non sarebbero così contente.
Le persone ottimiste sono superficiali.
Altrimenti non avrebbero nulla da sorridere.
Hamano Kaiji è sempre stato
considerato una persona ottimista.
Sono sempre
stato quello del “il bicchiere è mezzo pieno”, quello che non smette mai di sorridere anche se la situazione non ha nulla che lo
richieda.
Io
sorrido perché la gente che sorride è bella. Perché c’è sempre un motivo per farlo, basta solo la volontà di
cercarlo. E facendolo voglio ricordarlo alla gente, sempre, comunque.
“Kaiji,
perché sei sempre così contento?”
Non la comprendo,
questa domanda.
Io non
sono sempre contento.
Io
semplicemente mi rialzo se cado.
E lo
faccio con il sorriso sulle labbra, perché non so crogiolarmi nella mia stessa
tristezza.
“Non tutti sono forti come te,
capiscilo.”
Io non
sono forte, so semplicemente trovare la forza di volontà che mi serve.
E se ho
bisogno di aiuto, se da solo non ce la faccio, chiedo
agli altri di prestarmi un po’ della loro, di volontà. Non me ne vergogno.
E non capisco quando le persone si rifiutano di alzarsi. E’ rimanere
immersi nella propria delusione, nel proprio
sconforto, così a lungo?
Non lo
dico più, se sto male. Non perché questo mi faccia sentire
più grande o più robusto. Semplicemente perché gli
altri sono sempre così dannatamente tristi che proprio non me la sento. Perché io non voglio deprimermi ancora di più, quando sto così.
Voglio stare meglio, e non comprendo il perché gli altri non vogliano lo
stesso.
Ho
bisogno solo di qualcuno che mi faccia sorridere, e
poi va meglio.
“Hamano,
non voglio parlare, lasciami in pace.”
A volte,
fa male non riuscire a veder sorridere le persone a cui tengo.
Inizialmente insistevo, perché il più delle volte chi nega di aver bisogno di aiuto è proprio chi ne ha più bisogno.
Ma
ora basta.
Lascio perdere.
Solo per
un po’, solo perché anche io a volte ho bisogno di essere
egoista.
E poi, la gente pare stare bene, nella sua tristezza.
Forse
hanno più probabilità di sorridere, rimanendoci, a questo punto.
Non li capisco,
non li capisco.
Quando
rifiutano il mio aiuto, mi dico che probabilmente è
perché sono in grado di risolvere il problema da soli.
Io non
servo. Io sono inutile, sono sempre così
felice, come posso pensare di dare una mano?
Va bene
così. E’ come vogliono loro.
“Non ti interessa
di me, Kaiji.”
Egoismo contro egoismo, voglia di stare finalmente bene contro
continuo stare dannatamente male.
Divento
superficiale.
Ma non lo ero già prima?
Non è facile
essere egoisti, però. Brucia. Fa ancora più male, innalzare questo muro.
Equivale ad arrendersi.
Ma c’è altra soluzione?
Quando
attorno a te non vedi altro che sconforto, e non riesci a fare nulla perché
scompaia, come si può fare altrimenti? Come si fa a non venirne
risucchiati?
“Insisti, Kaiji, insisti. Fai sapere loro che ci sei, ci sei sempre, ogni giorno. Il tuo sorriso a qualcosa
servirà, prima o poi.”
Quando se
ne accorgeranno forse sarà troppo tardi.
Sono
ancora più egoista quando dico che butterò giù questo
muro, e ancora una volta ci sarò per loro, perché voglio vederli sorridere,
tutti quanti. Insieme a me.
Hamano Kaiji quindi continua a sorridere, anche se
gli altri non lo comprendono.
Sempre.
A volte basta un
sorriso.
*
Non so se
questa fic si capisca. Ognuno ci può vedere ciò che vuole, credo.
Avevo
anche in mente un bel discorso da fare nelle note, ma mi chiedo
se avrebbe senso farlo.
So che
questa fic non è tra le migliori che io abbia scritto, ma credetemi se vi dico che avevo bisogno
di scriverla e di postarla da qualche parte.
Ho scelto
Hamano proprio per il suo grande ottimismo. Molti
pensano che non sempre sia una buona qualità, e che sia facile essere sempre
contenti e spensierati, che evidentemente si è superficiali. Io non lo credo.
Anzi, a volte essere ottimisti è più difficile che essere pessimisti. Perché spesso fa comodo che le cose vadano male.
Mi sono stufata di vedere gente e gente intorno a me
che non ha altro che problemi, sta sempre male, ha in continuazione “i suoi
momenti” alla “lasciami in pace” “non voglio parlarne”. E
non fa niente per risolvere la
situazione e continua a circondarsi di quest’aura di depressione. E’ questo che
mi infastidisce profondamente, perché logicamente tutti
abbiamo i nostri problemi (anche se molta gente non pare esserne al corrente) e
averli non è una colpa.
Perché poi non faccia niente non lo so. Per
attenzione? Per effettiva incapacità di affrontare il problema da soli? Porca
merda, gli amici servono a questo. Se avete questioni che non
riuscite a superare, ditelo e basta. Poi la gente va a pensare che siete
solo egocentrici che hanno bisogno di attenzioni,
visto che impedite loro di capire la
situazione dall’interno, ostinati come siete a lasciare tutti fuori. Per
orgoglio? Va benissimo. Ma se siete così orgogliosi allora
dovreste essere in grado di non lasciar trapelare tutta questa grandissima
disperazione che vi pervade, giusto? Parliamoci chiaro,
nessuno è il centro del mondo. Ci sono molte persone che, che voi
ammettiate o meno di stare male, non faranno
assolutamente nulla, quindi non aspettatevi che tutti stiano lì ad aspettare
voi che confessate di stare male. Del vostro orgoglio se ne fregano. Non
dimostrate niente a nessuno. Se c’è chi vuole che lo ammettiate è perché si
preoccupa, si interessa, vi vuole bene, vuole
aiutarvi, non farsi i fatti vostri.
Cerchiamo
di guardarci un po’ più intorno, ed accorgerci che ci sono persone che a noi
tengono veramente. E mi ci metto in mezzo anche io, non sempre ci faccio caso, lo do per scontato. Apriamo gli occhi e
smettiamola alzare stupide barriere contro il mondo solo per dare agli altri la
parvenza di essere “forti”. Ma
forti dove? A me non interessa che tu, amico mio, sia forte, ma che tu stia bene. E’ un ragionamento stupido? So che in parte è
molto egoista, me ne rendo perfettamente conto, è impossibile far stare tutti
bene. Ma mi fa rabbia quando a stare bene nemmeno ci
si prova.
Sono una
persona fondamentalmente ottimista, e purtroppo mi riesce difficile immedesimarmi
in chi ha di questi problemi, visto che se io ne ho
uno che non riesco a superare, cerco aiuto senza farmi troppi scrupoli. Quindi
perdonatemi se le mie parole vi sembrano dure o ingiuste o qualsiasi altra
cosa, ma è uno sfogo che avevo davvero bisogno di
fare.
A volte
non ci si accorge che basta davvero un sorriso da parte di una persona per
tirarsi un po’ su di morale.
Rifiutare
l’aiuto della gente, quando se ne ha bisogno, fa male solo a noi stessi.
Pare che al mondo faccia comodo stare male. E’ evidentemente
divertentissimo e spisciosissimo avere il morale a
terra, visto che pare che tutti vogliano rimanerci.
Solo
sapere che c’è gente che mi aiuterà quando servirà mi fa
stare meglio. A voi no? Vi pare così denigrante avere qualcuno disposto a dare
una mano? Vi fa sentire così deboli?
Non lo
capisco, è un comportamento che, per quanto io mi
sforzi, non comprendo.
Ahah,
scusatemi, ho scritto un papiro.
Perdonate il grande sfogo, spero di non aver offeso nessuno.
Alla
prossima.
Greta.