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Autore: vul95    23/11/2012    6 recensioni
Le persone troppo allegre non sanno guardarsi intorno.
Altrimenti non sarebbero così contente.
Le persone ottimiste sono superficiali.
Altrimenti non avrebbero nulla da sorridere.
Hamano Kaiji è sempre stato considerato una persona ottimista.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One smile;)

One smile;)

 

Le persone troppo allegre non sanno guardarsi intorno.

Altrimenti non sarebbero così contente.

Le persone ottimiste sono superficiali.

Altrimenti non avrebbero nulla da sorridere.

 

Hamano Kaiji è sempre stato considerato una persona ottimista.

 

Sono sempre stato quello del “il bicchiere è mezzo pieno”, quello che non smette mai di sorridere anche se la situazione non ha nulla che lo richieda.

Io sorrido perché la gente che sorride è bella. Perché c’è sempre un motivo per farlo, basta solo la volontà di cercarlo. E facendolo voglio ricordarlo alla gente, sempre, comunque.

 

Kaiji, perché sei sempre così contento?”

Non la comprendo, questa domanda.

Io non sono sempre contento.

Io semplicemente mi rialzo se cado.

E lo faccio con il sorriso sulle labbra, perché non so crogiolarmi nella mia stessa tristezza.

 

“Non tutti sono forti come te, capiscilo.

Io non sono forte, so semplicemente trovare la forza di volontà che mi serve.

E se ho bisogno di aiuto, se da solo non ce la faccio, chiedo agli altri di prestarmi un po’ della loro, di volontà. Non me ne vergogno.

E non capisco quando le persone si rifiutano di alzarsi. E’ rimanere immersi nella propria delusione, nel proprio sconforto, così a lungo?

Non lo dico più, se sto male. Non perché questo mi faccia sentire più grande o più robusto. Semplicemente perché gli altri sono sempre così dannatamente tristi che proprio non me la sento. Perché io non voglio deprimermi ancora di più, quando sto così. Voglio stare meglio, e non comprendo il perché gli altri non vogliano lo stesso.

Ho bisogno solo di qualcuno che mi faccia sorridere, e poi va meglio.

 

Hamano, non voglio parlare, lasciami in pace.

A volte, fa male non riuscire a veder sorridere le persone a cui tengo. Inizialmente insistevo, perché il più delle volte chi nega di aver bisogno di aiuto è proprio chi ne ha più bisogno.

Ma ora basta.
Lascio perdere.

Solo per un po’, solo perché anche io a volte ho bisogno di essere egoista.
E poi, la gente pare stare bene, nella sua tristezza.

Forse hanno più probabilità di sorridere, rimanendoci, a questo punto.

Non li capisco, non li capisco.

Quando rifiutano il mio aiuto, mi dico che probabilmente è perché sono in grado di risolvere il problema da soli.

Io non servo. Io sono inutile, sono sempre così felice, come posso pensare di dare una mano?

Va bene così. E’ come vogliono loro.

 

“Non ti interessa di me, Kaiji.”

Egoismo contro egoismo, voglia di stare finalmente bene contro continuo stare dannatamente male.

Divento superficiale.

Ma non lo ero già prima?

Non è facile essere egoisti, però. Brucia. Fa ancora più male, innalzare questo muro.
Equivale ad arrendersi.

Ma c’è altra soluzione?

Quando attorno a te non vedi altro che sconforto, e non riesci a fare nulla perché scompaia, come si può fare altrimenti? Come si fa a non venirne risucchiati?

 

Insisti, Kaiji, insisti. Fai sapere loro che ci sei, ci sei sempre, ogni giorno. Il tuo sorriso a qualcosa servirà, prima o poi.”

Quando se ne accorgeranno forse sarà troppo tardi.

Sono ancora più egoista quando dico che butterò giù questo muro, e ancora una volta ci sarò per loro, perché voglio vederli sorridere, tutti quanti. Insieme a me.

 

Hamano Kaiji quindi continua a sorridere, anche se gli altri non lo comprendono.

Sempre.

 

A volte basta un sorriso.

 

*

 

Non so se questa fic si capisca. Ognuno ci può vedere ciò che vuole, credo.

Avevo anche in mente un bel discorso da fare nelle note, ma mi chiedo se avrebbe senso farlo.

So che questa fic non è tra le migliori che io abbia scritto, ma credetemi se vi dico che avevo bisogno di scriverla e di postarla da qualche parte.

Ho scelto Hamano proprio per il suo grande ottimismo. Molti pensano che non sempre sia una buona qualità, e che sia facile essere sempre contenti e spensierati, che evidentemente si è superficiali. Io non lo credo. Anzi, a volte essere ottimisti è più difficile che essere pessimisti. Perché spesso fa comodo che le cose vadano male.
Mi sono stufata di vedere gente e gente intorno a me che non ha altro che problemi, sta sempre male, ha in continuazione “i suoi momenti” alla “lasciami in pace” “non voglio parlarne”. E non fa niente per risolvere la situazione e continua a circondarsi di quest’aura di depressione. E’ questo che mi infastidisce profondamente, perché logicamente tutti abbiamo i nostri problemi (anche se molta gente non pare esserne al corrente) e averli non è una colpa.
Perché poi non faccia niente non lo so. Per attenzione? Per effettiva incapacità di affrontare il problema da soli? Porca merda, gli amici servono a questo. Se avete questioni che non riuscite a superare, ditelo e basta. Poi la gente va a pensare che siete solo egocentrici che hanno bisogno di attenzioni, visto che impedite loro di capire la situazione dall’interno, ostinati come siete a lasciare tutti fuori. Per orgoglio? Va benissimo. Ma se siete così orgogliosi allora dovreste essere in grado di non lasciar trapelare tutta questa grandissima disperazione che vi pervade, giusto? Parliamoci chiaro, nessuno è il centro del mondo. Ci sono molte persone che, che voi ammettiate o meno di stare male, non faranno assolutamente nulla, quindi non aspettatevi che tutti stiano lì ad aspettare voi che confessate di stare male. Del vostro orgoglio se ne fregano. Non dimostrate niente a nessuno. Se c’è chi vuole che lo ammettiate è perché si preoccupa, si interessa, vi vuole bene, vuole aiutarvi, non farsi i fatti vostri.

Cerchiamo di guardarci un po’ più intorno, ed accorgerci che ci sono persone che a noi tengono veramente. E mi ci metto in mezzo anche io, non sempre ci faccio caso, lo do per scontato. Apriamo gli occhi e smettiamola alzare stupide barriere contro il mondo solo per dare agli altri la parvenza di essere “forti”. Ma forti dove? A me non interessa che tu, amico mio, sia forte, ma che tu stia bene. E’ un ragionamento stupido? So che in parte è molto egoista, me ne rendo perfettamente conto, è impossibile far stare tutti bene. Ma mi fa rabbia quando a stare bene nemmeno ci si prova.

Sono una persona fondamentalmente ottimista, e purtroppo mi riesce difficile immedesimarmi in chi ha di questi problemi, visto che se io ne ho uno che non riesco a superare, cerco aiuto senza farmi troppi scrupoli. Quindi perdonatemi se le mie parole vi sembrano dure o ingiuste o qualsiasi altra cosa, ma è uno sfogo che avevo davvero bisogno di fare.

A volte non ci si accorge che basta davvero un sorriso da parte di una persona per tirarsi un po’ su di morale.

Rifiutare l’aiuto della gente, quando se ne ha bisogno, fa male solo a noi stessi.

Pare che al mondo faccia comodo stare male. E’ evidentemente divertentissimo e spisciosissimo avere il morale a terra, visto che pare che tutti vogliano rimanerci.

Solo sapere che c’è gente che mi aiuterà quando servirà mi fa stare meglio. A voi no? Vi pare così denigrante avere qualcuno disposto a dare una mano? Vi fa sentire così deboli?

Non lo capisco, è un comportamento che, per quanto io mi sforzi, non comprendo.

Ahah, scusatemi, ho scritto un papiro.

Perdonate il grande sfogo, spero di non aver offeso nessuno.

Alla prossima.

 

Greta.

 

 

  
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