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Autore: Dreamy99    24/11/2012    4 recensioni
Liam è considerato da tutti un donnaiolo, ma in realtà ha un animo dolce che nasconde dietro questa rude maschera, che per anni gli ha permesso di essere rispettato e temuto da tutti.
Sarah è la ragazza di cui è perdutamente innamorato, ma alla quale non si è mai confessato per non perdere la sua fama.
Un giorno, i suoi amici lo incitano a picchiarla, non sapendo dell'amore che lui nutre nei suoi confronti.
La ragazza, che segretamente ricambia i sentimenti di Liam, rendendosi conto di essere considerata una sfigata anche dal ragazzo che tanto ama, decide di...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando ami qualcuno devi dirglielo; perchè l'amore può essere eterno, ma le persone non restano per sempre...





Era una mattina fredda, a malapena, dietro le maestose nuvole che dominavano Londra, si scorgeva il sole. Una giornata come le altre, d'altronde. Eppure c'era uno strano profumo nell'aria, come se qualcosa stesse per cambiare.
Camminavo deciso verso la scuola, impaziente di vederla.
Sarah Cooper: l'unica ragazza che era riuscita a farmi innamorare, con i suoi modi gentili, i lineamenti puri, il volto non esageratamente truccato e la voce dolce.
Era perfetta, ma non per uno come me.
Liam James Payne era conosciuto come donnaiolo, rude, senza scrupoli, ma in realtà ero l'esatto contrario. Purtroppo, però, la mia fama era quella e, nonostante nel mio inconscio non ne andassi fiero, era pur sempre un mezzo per guadagnarmi il rispetto di tutti.
Arrivai al cancello d'ingresso e, come di consueto, mi feci bruscamente spazio tra gli studenti in cerca dei miei amici, che scorsi appoggiati al muro vicino l'entrata.
Mi avvicinai a loro, accorgendomi che mancava Harry, anche lui considerato donnaiolo, come tutti in effetti, nonostante io e Niall, in realtà, non avessimo questa reputazione per nostra scelta.
- Ehi, Liam!-Mi salutò Zayn, dopo esserci scambiati un pugno d'intesa.
Io ricambiai con un mezzo sorriso.
- Bro, non sai che sorpresina abbiamo per te...Harry è andato a prendere la fortunata che dovrai picchiare oggi!-Mi informò Louis.
- Ragazzi, ma lo sapete quanto non mi vada a genio picchiare le ragazze...-Protestai.
- Hanno insistito tanto che alla fine mi sono arreso...-Mi comunicò Niall.
- Dai, fratello, che ti costa? Tanto è una sfigata verginella, non potrà farti pena.-Disse il pakistano, con l'intento di convincermi.
- E chi sarebbe?-Chiesi.
- Sarah Cooper.-Rispose secco il biondino.
A quell'affermazione mi si gelò il sangue nelle vene e il mio cuore iniziò a battere all'impazzata; non sarei stato in grado di metterle le mani addosso, il mio angelo non se lo meritava.
Pochi secondi dopo, ecco arrivare Harry, mentre strattonava malamente Sarah, per incitarla ad avvinarsi a noi. Non volevo, non ci sarei riuscito neanche se costretto.
- Guarda questa povera sfigata, d'impulso non ti viene di riempirla di botte, eh Liam? Non merita di vivere una come lei...-Queste furono le atroci parole che uscirono dalla maledetta bocca del riccio.
Io non mossi un muscolo, ero impotente.
Zayn la spinse verso di me, il che la fece cadere. L'aiutai a rialzarsi, sotto lo sguardo stupito di tutti.
- Avanti, Liam, non fare il gentile; picchiala!-Mi ordinò Louis.
Non feci in tempo a realizzare quanto detto dal mio amico, che già Harry e Zayn la tenevano ben stretta a loro, bloccandola dalle braccia, impazienti di vederla soffrire.
Intorno a noi si formò, in pochi istanti, un cerchio di persone che mi incitavano a picchiarla.
In quel momento non capii più niente e, accecato dal mio senso di potere, le diedi un pugno allo stomaco, pentendomene subito dopo.
La vidi gemere di dolore, con gli occhi colmi di lacrime, mentre si accasciava a terra, liberandosi dalla presa dei miei amici.
Qualche istante più tardi, suonò la campanella, segno dell'inizio delle lezioni.
Tutti i ragazzi si avviarono frettolosamente all'interno dell'edificio, mentre io fissavo impietrito la mia povera Sarah, ancora per terra.
I miei amici mi costrinsero a lasciarla lì, sola ed indifesa.
Le prime ore furono strazianti per me: non riuscivo a dimenticare l'accaduto, mi sentivo un verme.
Finalmente, poi, arrivò l'ora della ricreazione.
Uscii in fretta dalla classe, impaziente di vedere come stava.
Giunsi nel cortile, dove molta gente, tra cui anche professori, era ammucchiata, supplicando a qualcuno di scendere dal tetto della scuola.
Mi feci spazio tra folla e mi accorsi che questa persona misteriosa era la mia Sarah.
Era tutto inverosimile, non potevo crederci.
Mi sentii colpevole; come avevo potuto picchiarla?
Qualche minuto dopo, nonostante tutti la pregassero di non buttarsi, lei fece un salto nel vuoto, per poi giacere proprio davanti a me, ormai in fin di vita. Mi inginocchiai lacrimante, abbracciandola.
- Ti prego, Sarah, non andartene, io ti amo!-La supplicai, con un filo di voce.
Lei aprì lentamente le palpebre, scrutandomi dolcemente.
- Scusami, amore mio...veglierò su di te, te lo prometto. Ti amo anch'io, ricordalo.-Queste furono le sue ultime parole, dette in un sussurro, un sussurro che non dimenticherò mai.
E fu così che il  mio angelo salì al cielo, mentre io piangevo la sua morte, disperato.
 

Quando le ho detto “Ti amo” era troppo tardi.








Angolo Autrice
Spero vi sia piaciuta questa One-Shot, nonostante sia triste.
Questa è la prima che scrivo, quindi abbiate pietà di me, please.
Alla prossima xx

  
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