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Autore: Melodia_    24/11/2012    2 recensioni
Il mio cuore ogni tanto si ammala: è la malattia dei ricordi. Perché per un attimo il mio cuore si voleva voltare e riabbracciare il passato.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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-Vieni con me, ti voglio mostrare un posto.

Siamo di nuovo in questo parco, qui dov’è incominciato tutto. Tu non ci sei, ovviamente, ma il tuo ricordo basta a riempire la tua assenza.
Camminiamo lentamente nel lungo viale, che porta alle giostrine, sicuramente il posto più affollato del parco. Ma noi proseguiamo e superiamo le voci allegre e festose dei bambini.
Quando ormai sembra che la stradina sia finita, si curva a destra ed eccoci arrivate. In autunno, questo posto è ancora più bello. Gli alberi sono carichi di foglie rosse e oro, che ogni tanto si staccano e volteggiano nel vento. Raggiungiamo la piccola panchina di pietra, proprio al centro del cerchio di alberi, dove il mondo sembra racchiuso tutto lì.

-E’ proprio qui, che mi ha baciata la prima volta.

Lei annuisce semplicemente e si siede. E tu? Ti ricordi quel giorno?

-Ah, finalmente è finita!
Ti siedi soddisfatto sulla panchina. La scuola e gli esami sono finiti. Abbiamo tutta l’estate davanti e ce la godremo appieno. Ne sono sicura.
- Hai visto che faccia ha fatto Serena quando ha visto il voto? Stava per piangere dalla gioia!
Ridi. La tua risata mi è sempre piaciuta, così bella, così contagiosa. Infatti, inizio a ridere anch’io.
-Adesso dobbiamo solo goderci l’estate. Ci sarà da divertirsi: usciremo tutti i giorni, ovviamente, e finalmente ci rilasseremo dopo quell’inferno!
Ti guardo divertita, mentre progetti la tua, la nostra estate.
-Staremo sempre insieme.
Mentre dici questo, automaticamente ci avviciniamo. Siamo vicinissimi, più di quanto lo sia stata a qualsiasi ragazzo. E’ un attimo e posi le tue labbra sulle mie. E’ un bacio dolcissimo, quasi timido, perché non sa se verrà ricambiato. E’ un bacio di quelli che non si dimenticano mai.

-Nadia? Tutto bene?

Mi scuoto all’improvviso.  Il mio cuore ogni tanto si ammala: è la malattia dei ricordi. Perché per un attimo il mio cuore si voleva voltare e riabbracciare il passato.*

-Sto bene

Non so quanto mi costi scandire queste due parole. La verità è che mi manchi. Mi manchi più di quanto io stessa riesca ad ammetterlo. E’ cosi strano essere seduta qui, senza di te.

-Parla. Sfogati. Urla se vuoi. Non ti fermerò

E inizio a parlare. A raccontarle di quel posto, della magia che  vi è racchiusa, dove ho passato tanti momenti felici e dove ora è rimasta solo tanta nostalgia.

-Vogliamo andare?

-Comincia ad andare, arrivo subito.

Non so perché lo sto facendo. Guardo verso la panchina e sussurro:

Je manque. Je l’aime.**



Note dell’autrice:

*La frase non è mia (magari lo fosse!) ma di Giulia Cercasi
** Mi sembra che una frase del genere sia presente nella bellissima canzone dei Gemelli DiVersi, V.A.I.
   
 
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