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Autore: K Witch    24/11/2012    5 recensioni
Ciao!! :)
Questa è la mia seconda one-shot, spero vi piaccia.
Mancano venti minuti all'inizio del matrimonio tra Draco Malfoy e Astoria Greengrass, ma la giovane sposa non è sicura di quello che sta facendo, sapendo che il giovane rampollo di casa Malfoy non è lei che ama, ma un'altra.
Cosa farà Astoria?
Leggete e scoprite! :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Astoria, Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Una giovane donna di diciotto anni, appena compiuti, si guardava allo specchio.

Ammirava il suo vestito bianco, degno di una regina, i suoi capelli biondi legati in una crocchia, i suoi occhi verde chiaro circondati di matita, eyeliner, mascara e un leggere ombretto bianco.

Si, quello era il giorno più bello della sua vita, o almeno avrebbe dovuto esserlo.

Perché non riusciva ad essere felice? Insomma, si stava per sposare con l'uomo che amava, no?

La risposta era affermativa.

La giovane, però, sapeva che il problema non veniva da lei, ma da lui, il bello e dannato, colui tanto invidiato e ammirato. Bello da far star male.

Non c'era una donna che non gli cadeva ai piedi.

Perfino lei era stata accecata dalla sua bellezza.

Perfino la paladina del bene era caduta nel morso del serpente.

La cosa più strana era che proprio lei era riuscita ad essere ricambiata.

Si era impossessata del suo cuore e si sa a tipi freddi come il ghiaccio succede una sola volta di donare il proprio cuore, e la giovane , che si stava guardando allo specchio, non era pronta ad accettare un matrimonio combinato senza amore.

Certo l'uomo che le era stato proposto lo amava, ma lui non amava lei.

Questo era il problema.

Forse se ne sarebbe dovuta rimanere lì, ferma, lasciare che il destino facesse il suo corso.

Ma come poteva? Lei che era una di quelle giovani che sognava l'amore, come poteva lei intralciare l'amore di due persone così diverse da essere perfetti insieme?

I suoi genitori l'avrebbero uccisa, di questo ne era sicura, ma lei non era nessuno per distruggere l'Amore.

Così, contro i principi di ogni famiglia Purosangue, uscì dalla stanza, in fondo mancavano ancora venti minuti all'inizio della cerimonia, ed entrò nella stanza a fianco, senza bussare.

L'uomo la stava guardando.

Era bello, capelli biondi, occhi di ghiaccio... perfetto.

E se lei non fosse stata una ragazza con un cuore da preoccuparsi anche del bene altrui sarebbe stato suo per sempre.

<< Che vuoi? >> chiese brusco il biondo.

Già, con lei era sempre così.

Sinceramente lo era con tutte, tranne che con lei.

Cercava in tutti i modi di non darlo a vedere, ma per lei, che era abituata a vedere oltre le apparenze non era stato difficile guardare quell'amore impossibile nascere e crescere sempre di più nel cuore dei due spasimanti.

<< Voglio che tu sia sincero con me, Draco. >> disse lei dura e decisa, come era sempre, ma mai con lui.

Infatti la stava guardando stupito, nessuna donna si era mai azzardata a parlargli così, tranne lei, ovviamente.

Lui era Draco Malfoy, nobile Purosangue Perfetto, il genero che ogni madre Purosangue avrebbe voluto avere, anche dopo quello che era successo durante la guerra. Anche se il ruolo della sua famiglia era dalla parte sbagliata.

Nessuno nel Mondo Magico vedeva di cattivo occhio i Malfoy.

Per tutti, i Malfoy erano come degli dei scesi dall'Olimpo per rendere la vita interessante a loro, insulsi plebei.

Lei non la pensava così, ma nella sua famiglia poco importava cosa pensasse lei, in fondo era solo una “ragazzina”, come la chiamava suo padre.

<< Sentiamo, Astoria. Dimmi. >> disse usando il suo ghigno made-in-Malfoy.

Quel ghigno, per tutte le ragazze era incredibilmente attraente e sexy, ma per lei...

Astoria Greengrass era diversa dalle altre, è vero era innamorata di Draco, ma non si sarebbe mai piegata di fronte ad un ghigno.

Astoria Greengrass era fiera e coraggiosa come una Grifondoro, ma fredda, astuta, furba e calcolatrice, come una Serpeverde, quale era.

Anche se gli altri non avevano mai visto la Serpe che c'era in lei, ma solo la faccia da angioletto innocente, che usava con tutti per tener nascosto il suo essere Serpe, perché nella sua vita aveva capito che dimostrarsi per quello che si era non era mai un bene, non bisognava mai, almeno nel suo mondo, far vedere alle persone i propri punti di forza e di debolezza. Mai.

Così, alzò lo sguardo verso quegli occhi di ghiaccio, che in quello momento erano solo delle lame, pronte per trafiggere la prima vittima che gli sarebbe venuta a tiro e disse: << Voglio sapere se quello che penso, ormai da anni, è vero. Voglio sapere se hai mai amato una ragazza dai capelli ricci , crespi, e gli occhi marroni... >>

<< Dove vuoi arrivare? >> l'interruppe Draco furioso, avvicinandosi pericolosamente.

<< Non ho ancora finito Draco. La ragazza in questione dovrebbe essere la stessa che tu dici tanto di disprezzare. Sai la Mezzosangue zannuta, so tutto io, Grifondoro. E per ultimo, ma non meno importante... la migliore amica di Potter, nonché il cervello del Trio dei Miracoli. Una dei Salvatori del Mondo Magico. >> finì Astoria con voce sicura, per niente intimorita dagli occhi di Draco che in quel momento avrebbero potuto frantumare un diamante con il solo sguardo.

<< Stai delirando Astoria. >> disse il biondo con voce bassa e roca.

La giovane capì di aver centrato il punto e se fosse stata una normale Serpe avrebbe ghignato, per far capire che era quello che voleva da lui e farlo sentire scoperto, fragile, esposto, debole, ma lei non era così.

Infatti rimase con la sua espressione impassibile.

<< No, Draco. Io non sto delirando. Dico solo quello che ho visto in questi anni. Negli anni ad Hogwarts. Ti ho visto, vi ho visto. Eravate sempre lì a discutere, sempre guardandovi negli occhi e ogni volta che il vostro litigio diventava più forte voi vi avvicinavate sempre di più. All'inizio pensavo fosse una mossa intimidatoria, ma poi... ho capito. Il vostro amore va avanti da anni. Voi due credete che sia un'amore impossibile il vostro, perché pensate che l'altra persona non lo ricambi per come si è dimostrata in questi anni. Invece non è così... >> Astoria si zittì di colpo.

Draco era davanti a lei e le aveva tirato uno schiaffo.

<< Non dire mai più cose del genere. >> lo disse con un tono terrificante, da far accapponare la pelle perfino a Lord Voldemort..

<< Non vuoi sentirti dire la verità? >>

Un altro schiaffo sulla pelle bianca di Astoria.

<< Ascoltami. Tu puoi stare con lei se vuoi. Voi vi amate. Siete fatti per stare insieme! Non capisci che tu puoi annullare questo matrimonio e stare con la persona che ami? Non capisci che tu hai un potere che gli altri possono solo sognarlo? >> disse Astoria guardandolo negli occhi.

<< Se provi a schiaffeggiarmi un altra volta ti schianto, ti avverto! >> aggiunse subito dopo.

Draco la guardò negli occhi e ghignò.

<< Sai Astoria... molte ragazze pagherebbero per essere al tuo posto, per sposarsi con il sottoscritto. E tu... tu che puoi avermi... mi dici di seguire il mio cuore per andare a sposarmi con una Mezzosangue? Mpf, sei strana, Astoria. Non so come hai fatto ad essere una Serpeverde. Insomma quale Serpeverde penserebbe al bene altrui? Nessuna. Sei diversa e ti rispetto per questo, ma non annullerò il matrimonio. >>

<< Draco... tu hai la possibilità di scegliere. Se questo matrimonio dipendesse da me, se io potessi annullarlo probabilmente lo farei. È, anche vero, che io provo dei sentimenti molto forti per te, ma non mi perdonerei mai di aver costretto una persona che ama un'altra a sposarmi. Quindi, ti ripeto, Draco, io ti amo, ma tu non mi ami. Ami la Granger, renditene conto! Per una volta Draco non fare ciò che tuo padre vuole! Fai quello che più ti aggrada! Tu che puoi. >>

<< Ti ho già detto quello che penso, Astoria. >> rispose glaciale il biondo.

Astoria lo guardò negli occhi e annuì.

Si diresse verso la porta e l'aprì, ma prima di chiudersela alle spalle si rigirò verso il biondo e disse: << Mancano ancora quindici minuti al matrimonio. Puoi ancora cambiare idea, ma ti avverto una volta che saremo sposati, non accetterò i tuoi tradimenti. >>

<< Puoi star certa che non ti tradirò e che non annullerò il matrimonio. >>

Astoria sospirò, dopo di che si chiuse la porta alle spalle.

 

 

Una volta rientrata nella propria stanza si rimirò allo specchio.

Era bellissima.

Sua sorella, in quel momento, entrò nella stanza.

Sembrava leggermente arrabbiata.

<< Tu sei matta! Astoria, ma come ti è venuto in mente di andare da Draco a dirgli quelle cose! E se poi ti molla sull'altare? Non hai pensato a quello che direbbero i nostri genitori? Diventeresti lo zimbello del Mondo Magico! >>

Astoria continuò a guardarsi allo specchio e a lisciarsi il vestito bianco che le ricadeva perfettamente.

<< Astoria! Ascoltami e rispondi! >>

Daphne si stava alterando ancor di più.

<< Senti, Daphne, ho fatto quello che ritenevo giusto. >> l'altra bionda stava per rispondere, ma Astoria l'anticipò: << Ora, se mi fai il favore di uscire di qui e andare a controllare che tutto sia perfetto per il mio matrimonio, mi faresti molto contenta. >>

Daphne non ribatté, semplicemente uscì, senza dir nulla.

Non si accorse, però, che la sorella minore stava ghignando, per essere riuscita a sbatterla fuori.

 

 

 

Daphne era appena uscita dalla stanza.

Si accorse che mancavano solo quattordici minuti all'inizio della cerimonia, si mise a camminare velocemente, doveva sbrigarsi a controllare che tutto fosse perfetto, perché quel matrimonio doveva celebrarsi.

A tutti i costi.

Mentre girava l'angolo non si accorse di altre tre persone e ci andò a sbattere contro cadendo a terra.

Per fortuna, che non si era rovinata né il vestito, né le scarpe, né il trucco, né l'acconciatura e soprattutto, non le si era spezzata un'unghia.

Alzò lo sguardo, per vedere chi erano quei tre stupidi che l'avevano fatta cadere.

Non credeva ai suoi occhi.

Harry Potter, Hermione Granger e Ronald Weasley erano davanti a lei.

Com'era possibile?

Chi gli aveva invitati?

<< Che ci fate voi qui? >> chiese, infatti, Daphne con tono disgustato.

<< Ci hanno invitato. >> rispose a sua volta Hermione.

<< E sentiamo, chi vi avrebbe invitato? >> disse ghignando beffarda, Daphne, sicura che nessuno li avesse invitati.

<< Io >> disse una voce alle sue spalle.

Si girò.

<< Astoria?! Tu hai inviato la Granger, Potter e Weasley? >> chiese Daphne sbalordita.

La sorella annuì, con nonchalance.

La maggiore delle Greengrass stava per dire qualcosa, ma Astoria la precedette: << Allora... Daphne? Perché non accompagni Potter e Weasley al loro posto? Per quanto riguarda la Granger, invece, dovrei parlarle. >>

Daphne la fulminò con uno sguardo.

Aveva capito le sue intenzioni, ma fece come le era stato chiesto, in fondo se sua sorella voleva rovinarsi la vita erano fatti suoi e lei da buona serpe non avrebbe fatto niente.

Avrebbe voluto che quel matrimonio si celebrasse, ma se sua sorella non voleva essere una Lady, erano fatti suoi.

Così fece cenno a Potter e Weasley di seguirla, mentre Astoria e la Granger, andavano nella stanza della sposa.

 

 

 

Astoria era tornata a rimirarsi allo specchio.

Le piaceva quel vestito.

E le piaceva ancor di più vedere lei con addosso quel vestito.

La Granger stava seduta su una delle poltrone che erano presenti nella stanza, senza di nulla, sembrava piuttosto a disagio.

<< Sai, sono contenta che tu e gli altri siate venuti al mio matrimonio. >> interruppe il silenzio, Astoria.

<< Grazie a te per averci invitato >> disse Hermione, rilassandosi un po'.

<< Sai, Hermione, tu mi hai aiutato molto nei miei ultimi anni ad Hogwarts. Insomma... è merito tuo se non sono stata bocciata in Trasfigurazione e Aritmanzia. Quindi ti ringrazio. Poi col tempo siamo diventate anche amiche, abbiamo incominciato a capirci l'un l'altra, giusto? >>

La riccia annuì, non capendo dove Astoria volesse arrivare.

<< Sai, negli anni ad Hogwarts ho capito che per capire bene una persona devi conoscerla o almeno capire i suoi modi di esprimersi. Ecco, perché ciò messo molto per capire che tu e Draco vi amavate. Perché ti conoscevo come una persona che dice le cose come stanno o che almeno si fa capire, in qualche modo. Invece con Draco ti sei comportata in tutt'altro modo. >>

<< Ma cosa stai dicendo?! Tra me e Malfoy non c'è niente! Noi ci odiamo. >> l'interruppe la riccia.

<< Certo, e io sono una babbana. Vedo come vi guardate, come vi parlate. E quello di sicuro non è odio. È amore nascosto da odio. L'odio è il vostro modo di nascondere quello che provate l'uno per l'altra. >>

<< Non è vero! >> disse ancora la riccia, interrompendola.

<< Non ti facevo così ottusa, Hermione! Insomma tu lo sai di amarlo, ma continui a ripeterti che è un'amore impossibile, che lui non potrà mai amarti perché sei una Nata-Babbana! Dimmi che non è così Hermione. Dimmelo! >> disse con voce decisa Astoria.

Hermione si zittì.

Astoria prese il suo silenzio, come una resa.

Ed aveva ragione, perché la riccia capì che quello che aveva detto Astoria era la pura e genuina verità.

<< Adesso, Hermione, ti darò una possibilità. Se lo ami. Se lo ami, davvero. Se vuoi avere una possibilità per il vostro amore. Vai nella stanza qui di fianco. >> disse la bionda sospirando, poi continuò dicendo: << Ma se non andrai adesso. Se non combatterai ora per il vostro amore ed io e lui ci sposeremo. Ti avverto. Io non sono una persona che accetta i tradimenti. Quindi, se dopo il mio matrimonio con Draco tu lo volessi, sappi che non avrò rimpianti a fartela pagare cara. Non mi interessa se sei la Salvatrice del Mondo Magico. Sappi solo che se tu e lui mi tradirete non mi farò problemi a rovinarvi la vita. >>

Hermione deglutì capendo che parlava sul serio, poi, però, l'abbraccio, sussurrandole un “Grazie” e corse fuori dalla stanza diretta nella camera accanto.

Non si accorse del sorriso compiaciuto, ma allo stesso tempo amaro, che si era andato a formare sulle labbra di Astoria.

 

 

 

 

Hermione era davanti alla porta dello sposo.

Mancavano sette minuti all'inizio della cerimonia.

La riccia aprì la porta.

Il biondo era di spalle.

Anche da quella posizione era attraente.

In quel momento lo sposo si girò e per un'attimo la sua espressione cambiò, da impassibile a stupito, ma come detto precedentemente fu solo un'attimo.

<< Che ci fai tu qui? >> chiese con nonchalance il biondo.

<< Mi ha invitata Astoria al matrimonio. >>

<< E tu sei venuta, perché ? >>

<< Perché Astoria è un'amica mia. >>

<< Si ok... ma perché sei qui, nella mia stanza? >>

<< Perché... >>

<< Perché? >>

<< Mi ha convinta Astoria. >>

<< Vuoi dire che... Anche a te ha detto quelle cose? >>

<< Si. >>

<< E tu che pensi? >>

<< Penso.... >>

<< Pensi? >>

<< Cheabbiaragione >>

<< Come? >>

<< Che abbia ragione. >>

<< Oh... >>

<< Tu no? >>

<< In effetti, lo penso anche io... ma... >>

<< Non c'è bisogno che dici nulla... in fondo sono solamente una Mezzosangue Grifondoro, per di più l'amica di Potter, la mente del Trio dei Miracoli, la Sal... >>

La riccia venne zittita da un bacio del biondo, che non ne poteva più di sentirla parlare e poi... a dirla tutta, aveva sempre desiderato baciarla.

Ovviamente, Hermione rispose al bacio.

Quando si staccarono fu solo per riprendere fiato.

Si guardarono negli occhi.

E capirono entrambi, che il loro amore, anche se ricambiato, non avrebbe avuto futuro.

<< Questo è un addio, vero? >> chiese Hermione, abbassando lo sguardo.

<< Si. Mio padre non mi perdonerebbe mai, se adesso annullassi il matrimonio. >>

La riccia annuì.

<< Prima che ci diciamo definitivamente addio... ti devo dire una cosa... >>

Il biondo la guardò interrogativo.

<< Ti amo. >>

Il biondo sorrise.

Un sorriso vero.

Hermione si sentì riscaldata da quel sorriso, che era rivolto a lei. Solo a lei.

<< Anch'io ti amo. >>

Hermione lo guardò sbalordita.

Draco Malfoy aveva detto a lei “ti amo”.

Non ci poteva credere.

Gli sorrise.

Lo baciò un'altra volta.

Lui, ovviamente, rispose.

Si staccarono.

Hermione si dirigette alla porta.

<< Addio, Hermione. >>

La riccia aprì la porta e lo guardò.

<< Addio, Draco. >>

La porta si chiuse alle sue spalle.

 

 

 

Intanto Astoria era nella sua stanza.

Mancava solo un minuto alla cerimonia.

E nessuno le aveva ancora annunciato l'annullamento del matrimonio.

Cosa doveva aspettarsi?

Veramente, Draco, l'avrebbe umiliata davanti a tutti? No, non era così meschino.

E se anche ci avesse provato, poi lei glielo avrebbe fatta pagare, perché nessuno umilia Astoria Greengrass.

Potrà anche sembrare che lei, Astoria, non sia una serpe, ma come dice il detto babbano: “mai giudicare dalle apparenze”.

Ad interrompere i suoi pensieri fu suo padre che la venne a chiamare per dirle che era arrivato il momento.

 

 

 

Astoria stava camminando verso l'altare con suo padre che la sorreggeva..

Le tremavano le ginocchia e non capiva il perché.

Vide Ronald, Ginevra e Harry.

Vide Luna.

E vicino a lei scorse Hermione.

Era davanti all'altare.

In prima fila.

Astoria si sentì mancare, avrebbe voluto abbandonare tutto.

Ma, ormai, era troppo tardi.

Era arrivata davanti all'altare.

Draco stava lì.

Bello come un dio greco.

Suo padre la lasciò, per andarsi a sedere vicino a sua madre e sua sorella.

Draco le porse la mano.

Lei l'accettò.

<< Perché non mi hai ascoltato? >> chiese in un sussurro.

<< Perché non c'era niente da ascoltare. >> rispose il biondo.

<< Ma tu ami lei, non me. >>

<< Pensa quello che vuoi. >>

<< Mi vuoi umiliare? >>

<< No >>

<< E allora va da lei. >>

<< Ormai ho scelto. >>

<< Si, hai scelto l'infelicità! >>

<< Chi ti dice che non riuscirò ad amarti con il tempo? >>

<< Nessuno... >>

<< Bene. Allora, smettila di lamentarti. >>

Astoria, avrebbe voluto ribattere ma il prete era già arrivato alle fatidiche tre domande.

<< C'è qualcuno che vuole opporsi a questo matrimonio? Se si parli ora o taccia per sempre. >>

Nessuno parlò.

O meglio Astoria, avrebbe voluto parlare, infatti aveva alzato la mano, come se fosse ancora ad Hogwarts, ma poi l'aveva subito riabbassata sotto lo sguardo omicida di suo padre, sua madre, sua sorella, Lucius Malfoy e, sopratutto, Draco.

Il prete andò avanti.

<< Vuoi tu, Draco Lucius Malfoy prendere come tua sposa, Astoria Amelia Greengrass, per amarla, onorarla, proteggerla, nel bene e nel male, fin che morte non vi separi? >>

Draco la guardò negli occhi.

<< Lo voglio. >>

<< E vuoi tu, Astoria Amelia Greengrass prendere come tuo sposo Draco Lucius Malfoy, per amarlo, onorarlo, proteggerlo, nel bene e nel male, fin che morte non vi separi? >>

Tutti gli occhi erano su di lei.

Attendevano in silenzio.

E lei aveva gli occhi bassi.

Draco incominciò a stringerle forte, molto, troppo, le mani.

Le faceva male, ma capì che voleva che rispondesse affermativamente.

Astoria alzò lo sguardo.

Non guardò Draco, né sua sorella, né suo padre, né sua madre, né i coniugi Malfoy.

Guardò Hermione.

Hermione sobbalzò.

Di certo non si aspettava che la cercasse e che le chiedesse il permesso.

La riccia titubante annuì.

Astoria non era molto convinta di quella risposta.

Hermione doveva essersene accorta perché annuì con più decisione e le sorrise.

La bionda ricambiò il sorriso.

Guardò negli occhi il prete e poi Draco.

Poi guardò tutti gli invitati.

Attendevano una risposta.

Tornò con lo sguardo a Draco e guardandolo negli occhi disse: << Lo voglio. >>

Tutti gli ospiti sospirarono, chi di sollievo, chi di delusione.

Il prete con un sorriso disse, rivolto a Draco: << Se vuole può baciare la sposa. >>

Draco non se lo fece ripetere due volte e la baciò.

Astoria era sorpresa dal suo comportamento.

Infatti all'inizio fu restia a rispondere, ma poi si lasciò andare.

Era il più bel bacio che avesse ricevuto.

Quando si staccarono, lei sorrise, lui ghignò.

La prese per mano e salutarono tutti gli invitati per poi entrare a Malfoy Manor per il rinfresco.

Alla fine di tutto i novelli sposi si smaterializzarono a Parigi per la loro Luna di Miele.

 

Una giovane donna di vent'anni, dai capelli ricci, non appena i neo sposi si furono smaterializzati, disse in un sussurro impercettibile: << Spero che sarai felice con Astoria, come lo sarò io con Ron, Amore mio. >>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'autrice:

 

Ciao a tutti! :)

 

Spero che la mia one-shot vi sia piaciuta.

Vorrei che recensiste, così saprò cosa ne pensate.

Baci,

Michelle

  
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