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Autore: hello_crazy    24/11/2012    0 recensioni
-L’amore è una grande cazzata.-disse Marco al suo migliore amico.
-Jessica tu che pensi dell’amore?-chiese Giorgia alla sua amica.
-Non lo so… è crudele, questo è certo.-disse la ragazza alzando gli occhi dal libro di fisica.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Il giorno dopo si alzò dal letto, bevve del latte si preparò ed uscì di casa con la valigia.
-Ciao.-era Marco, Jessica lo ignorò proseguendo per la sua strada, così Marco prese a parlare.-Ti ho lasciato perché ho già fatto qualcosa che potrebbe farti male… sono andato a letto con…
-Non lo voglio sapere, ti prego non dirmelo, ti vuoi giustificare? L’hai fatto ma io non lo accetto… ciao.
Lo lasciò lì e iniziò a camminare più velocemente perché non voleva essere rincorsa, non voleva sentire altre motivazioni che non avrebbero sicuramente migliorato la situazione. Arrivo a scuola, mise la sua valigia sul bus che l’avrebbe accompagnata all’aeroporto e ci salì mettendosi le cuffie. Video Marco, probabilmente la cercava ma lei girò la testa verso l’interno in modo che non potesse vederla, dopo si accorse che non era lì per lei ma aveva salutato un’altra ragazza con cui sembrava essere molto intimo.
-Posso sedermi qui?-chiese un ragazzo a Jessica vedendola seduta da sola.
-Certo.-disse sfoggiando un sorriso che sapeva non avrebbe convinto nessuno.
-Non ti ha accompagnato nessuno?
-No mio padre e mia madre sono fuori città per lavoro. A te?
-Anche!-si sorrisero a vicenda.
-Comunque piacer e io sono Jessica!.-disse porgendogli la mano.
-Piacere Marco!-disse sorridendo e stringendole la mano.
-Come ti chiami scusa?
-Marco… perché?
-Perché? No niente non avevo capito.-subito, con un semplice nome si rese conto di come sarebbe stato difficile dimenticarsi del suo ex-ragazzo e crearsi una nuova vita.
Marco era castano, con gli occhi dorati e le labbra carnose, se l’avesse incontrato in un momento diverso Jessica si sarebbe innamorata di lui; ma per adesso aveva un solo Marco in testa e aveva i capelli neri, gli occhi neri e la bocca piccola e l’aveva fatta soffrire come nessun altro aveva mai fatto.
Passò il viaggio in pullman in silenzio, Marco le rimase vicino anche lui in silenzio, quando poi salirono sull’aereo si sedettero di nuovo vicini ma senza fiatare; come se tra loro c’erano già state tante parole per spiegare e parlare non era più necessario.
-Grazie.-gli disse Jessica quando furono arrivati a Parigi.
-Non ti preoccupare, non ho fatto niente.-disse Marco capendo a cosa si stesse riferendo.
Si salutarono e ognuno si diresse nella “famiglia” che li avrebbe ospitati, Jessica fu messa in coppia con Marta che avendo capito in che condizioni era l’amica non le parlava. Sapeva che cosa si provava ci era già passata: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio” era solita ripetersi quando si ritrovava a pensare a ciò che era successo; voleva dirlo anche a Jessica ma sapeva che era troppo presto e che non l’avrebbe presa come una cosa buona ma come un insulto alla persona che è.
Entrarono in questa villetta antichizzata, con una grande ingresso: avrebbero avuto due camere separate e due bagni. I padroni di cosa non avevano avuto figli e quindi spesso si offrivano per ospitare gli stranieri. Jessica si chiuse in camera e ci rimase per tutto il pomeriggio: disfò le valigie, si preparò il letto, si fece una doccia e poi si stese sul letto con gli auricolari nelle orecchie; come se volesse isolarsi dal mondo intero e dimenticare ma sapeva che avrebbe dovuto fare qualcos’altro…
Cenò, poi si ritirò di nuovo nella sua stanza Marta la andò a cercare.
-Ascolta, so come ti senti ma devi cercare di superarla, non per fare la pessimista ma lui non tornerà mai, prima lo dimentichi prima inizi a farti una vita.
Jessica per l’ennesima volta non rispose semplicemente affondò la testa nel cuscino e fece uscire l’ennesima valanga di lacrime.
-Si piangi, ma allo stesso tempo tenta di superare il tutto, vai avanti.-si sedette sul letto.-Ascoltami: l’ho amato anche io, ma quando ti accorgi che ti sta facendo del male devi reagire, non devi abbandonare la tua vita e lasciarla lì in stand by.
 
  
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