Si, è vero siamo in pieno  Novembre ma perché deve piovere ora ? Proprio oggi che mi trasferisco, non si può. Visto che ci siamo mi presento. Sono Jane, ho diciasette anni, sono abbastanza alta, occhi scuri e capelli scuri lunghi. Sono dell’Italia o almeno lo ero prima che mi stessi trasferendo per Londra.Mio padre ha avuto come al solito il suo trasferimento e io lo devo seguire a ruota. Siamo solo io e lui, già, la mamma ci ha abbandonato 6 anni fa e mi sembrano un’eternità. Mi capita di sentirmi sola per alcuni istanti ma per fortuna c’è papà , l’unico uomo che non potrà mai deludermi


.-Siamo arrivati!-urla mio padre uscendo dalla macchina con un'espressione a dir poco felice.

Ecco, Londra è stupenda ma come vorrei tornare indietro nella mia città
-Questa è la nostra casa, bella vero?-papà mi abbraccia prima di entrare in quella casa grande devo dire -si, certo papà!-mi limito a  dire. Ammettiamolo scapperei a gambe levate ma l'importante è che mio padre sia felice, mi basta sapere questo.

Entriamo insieme e iniziamo a portare i bagagli e le borse del trasloco dalla macchina. Non accendiamo la luce poiché quella del sole da fuori riesce benissimo ad illuminare il resto. La casa è enorme. al centro c'è un grandissimo salotto arredato da un divano e una televisione a plasma; si collega alla cucina non molto grande ma allo stesso tempo spaziosa. Continuo a guardare per scrutare qualche altra cosa ma quello che riesco a vedere principalmente sono le scale che portano al piano di sopra e non ci metto molto per farle e aprire la porta della prima stana a destra

-questa sarà la mia stanza!-pronuncio con un leggero sorriso. Aprio la finestra e mi affaccio fuori,. Sembra tutto così calmo e sereno, non passa neanche una macchina e scoppio al ridere nel vedere mio padre arrabbiarsi con la macchina nel prendere dei bagagli. La mia attenzione viene attratta da un ragazzo affacciato anche lui, proprio di fronte a me. La cosa più imbarazzante è che mi sta fissando già da un bel po, almeno penso. Accenno un sorriso e quando penso di scuotere la mano per salutarlo lo vedo entrare subito e chiudere la finestra.Incominciamo bene,mi sono fatta un amico.
Dopo aver sistemato tutto mi siedo sul divano con papà a guardare la tv e a mangiare una fetta di pizza
-Bimba, allora ho parlato con Mike, il mio amico di lavoro e mi ha consigliato di iscriverti già a scuola poiché il semestre è da appena iniziato- mi riscuoto subito e mi alzo dal divano abbastanza alterata
-cosa? Ma papà ma…-
-Niente ma ..-continua lui facendomi vedere l’opuscolo della scuola-Briget school tesoro!-dice con un sorriso a trentadue denti.
Prendo l’opuscolo tra le sue mani con un finto sorriso e inizio ad osservalo mentre mi incammino verso la mia stanza -ah..Bimba, domani ci andrai insieme al figlio di Mike, ti farà da guida a scuola-   -Fantastico!!!-urlai strafottente salendo di sopra e riesco a sentire per bene mio padre ridere allegramente



Good morning, Good morning We’ve talked the whole night throught Good morning Good Monìrning To You…Una cosa è certa, non c’è cosa più straziante di svegliarsi con mio padre che canta e che mi porta la colazione a letto -Giornoooo Bimba, ecco qui cornetto, latte e caffè, buon primo giorno di scuola!-cerca poi di farmi ridere con le sue battute -papà..ti prego!-dico infilando la testa sotto al cuscino -Pancia in dentro e petto in fuori e.., uno due, tre,quattro, la scuola ci aspetta e uno, due, tre, quattro-dice uscendo pian piano dalla camera a marcia di soldato.
Primo giorno di scuola, non è così grave Jane, infondo hai cambiato scuola già 2 no aspetta 3 o 4 volte, insomma,cosa vuoi che sia.Doccia, trucco e  mi infilo un paio di jeans e una t-shirt viola con la mia collana preferita, scarpe da ginnastica e sono pronta -ciao papà!-urlo precipitandomi su di lui e lasciandogli un bacio sulla guancia mentre stava leggendo appassionatamente il giornale e prendeva il caffè.

Appena esco vedo un ragazzo di fronte a me, alto, occhi chiari, davvero stupendi e con una capigliatura folta e riccia-eh,..ciao! tu devi essere Jane!-allude per poi dare spazio ad un gran bel sorriso -si, sono io. Tu sei il figlio di Mike vero?- gli domando e nel frattempo inizio a camminare insieme a lui -si, sono io, piacere Harry!- Mi porge la mano e dopo averla stretta sorrido pronunciando invece il mio nome. Yeah, ho fatto una conoscenza! Durante il tragitto Harry mi parla un po’ di scuola, della città e di tutto le cose belle che si possono fare nella zona. Devo dire che è carino e sembra anche molto simpatico-
-Ecco, siamo arrivati!-urla sorridendo e io non riesco a capire come faccia a sorridere di fronte alla vista della scuola
-che bello conoscere già una persona-sussurro poiché vedo tutti i ragazzi della scuola in vari gruppetti a parlare e a divertirsi. Probabilmente se fossi venuta da sola, sarei ritornata a casa –si ma ora ci dividiamo io faccio altri corsi amica mia , ci vediamo all’ora di pranzo ok?- alza il tono di voce nel pronunciare "amica mia" per farmi stare più a mio agio anche se ora è una cosa impossibile. Annuisco sussurrando un semlice-ok-e prendo il foglio degli orari per dirigermi nella classe dove mi aspetta la mia prima lezione. Che bello. -Allora, biologa, quale potrebbe essere l’aula di biologia ,cazzo, non ci capisco niente!-Il mio urlare nel bel mezzo della scuola nonostante il corridoio quasi vuoto viene interrotto da una ragazza -scusa cerchi l’aula di biologia?-mi chiede con uno splendido sorriso. Possibile che qui tutti hanno un sorriso mozzafiato? -Ehm, si, penso sia stata abbastanza convincente-rifletto imbarazzata sulla mia scenata di qualche minuto fa -piacere sono Loren ma puoi chiamarmi Lory- mi porge la mano esattamente come ha fatto Harry e la stringo subito sorridendo--piacere Jane Clark- - Ti troverai bene qui, vieni andiamo-seguo la bionda dagli occhi chiari e il bellissimo sorriso sperando di non commettere qualche errore durante il primo giorno.



"Sono Jane Clark, ho vissuto in Italia ma sono di origini americane.." quella barzelletta sembrava non finire più e temo di sognarmi queste mie stesse parole ed avere un incubo. Finalmente in mensa. Mi siedo con Lory per mangiare qualcosa e sto bene attenta a tutto quello che mi domanda. Simo simili dal punto di vista di carattere, siamo appassionate delle stesse serie tv e della stessa musica. -Insomma qui sono tutti disponibili anche se a volte un po stronzi- dice continuando a mangiare. -allora Jane, sei fidanzata?- -Cosa? No, c'è io non ho un ragazzo- dopo aver finito mi pulisco la bocca e Lory mi sorride -Neanche io, mai uscire con qualcuno il primo giorno se non vuoi dire addio al tuo anno scolastico, mi segui?- -certo-urlo afferrando il cellulare dalla tasca per rispondere al messaggio di mo padre. Dopo qualche minuto vedo arrivare Harry in mensa e lo saluto con un cenno del capo e alzando la mia mano, saluto che viene subito ricambiato da un suo occhiolino -conosci Styles?- Lory con occhi socchiusi mi domanda riportandomi alla realtà -si..è il figlio di un amico di mio padre, lui mi ha condotta qui, perché?-gli chiedo curiosa –bhè,insomma è Styles solo questo-risponde vaga e così decido di non perdere quella conversazione in che senso?- -Harry Styles è per tutte le ragazze un figo da paura ma se vogliamo intendere quel genere di figo che ti fanno sentire per qualche giorno la persona più importante su questo mondo e un attimo dopo un oggetto per le sue voglie e i suoi principi, parliamo di lui!-Lory mi risponde subito come se lo conoscesse come nessun altro - Capito. Ad essere sincera non me lo sarei aspettato da come si è presentato- -vedi solo di non cadere nel suo tranello- -certo-dico e riporto l'attenzione verso Harry che si dirige vicino agli armadietti verso tre ragazzi appoggiati agli armadietti. La mia attenzione cade in modo particolare su uno di loro in particolare..

Okk.E' una nuova ff se fa cagare..naturalmente non la continuo :) se vi piace fatemi sapere così la posso continuare.. Sarà molto carina, è intrigante ma soprattutto non morite dalla voglia di capire chi è il ragazzo ? Grazie per aver seguito le altre mie ff .. I love You Genteee<3 <3 Kisss