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Autore: Shateo    24/11/2012    1 recensioni
Nascevo uomo. Crescevo tale.
"Tutt'un tratto, un lampo, un assordante rumore mi rivestiva e ricopriva completamente.
La mia virilità, il mio essere umano si era istantaneamente tramutato in qualcosa di molto, molto più radicale. Non ero più forma. Ero altro.
Ma da quel momento in poi, non vedevo più la vita precedente. Ogni singolo gesto, precedentemente scontato, era da quel giorno un'enorme conquista."
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come ogni sacrosanta mattina, la mia sveglia suonava all'alba. In realtà non suonava per nulla, ma mi svegliavo ugualmente prestissimo senza saperne nemmeno io il reale motivo, dato che potevo tranquillamente uscire di casa per andare a scuola alle 7.45, essendo a pochi passi.
Mi alzavo, accendevo ogni luce la quale fosse accendibile, e dal regno di Morfeo mi catapultavo in quello reale.
Ripassare per la lezione del giorno mi pareva superfluo. Con un pizzico di superbia e, forse, vanità erano oltre due anni che in quella scuola mi sentivo disadattato poichè "Non al loro livello". Non per nulla non vedevo l'ora di poter terminare l'istruzione secondaria di primo grado per progredire al mio tanto aspirato Liceo.
Ma tutto questo, nonostante non potessi prevederlo, non contava ormai più nulla. 

I miei pensieri avevano assillato la mia testa a lungo, fino a quando non venne l'ora di uscire. In un attimo sono giù, per strada, a camminare passo dopo passo verso scuola. Luogo dove, quel giorno, mai arrivai.
Le strade a quell'ora erano ancora deserte, completamente deserte, tanto che attraversavo solitamente la strada senza nemmeno guardarmi intorno. Non quella volta, però. Scrupolosamente feci una panoramica dell'ambientazione che mi circondava, la quale non si scostava minimamente dalla solita vista: una grigia, grigissima città vuota. Non una macchina, non un pedone. Nessuno.
Attraverso serenamente la strada... Tutt'un tratto, un lampo, un assordante rumore mi rivestiva e ricopriva completamente. 
La mia virilità, il mio essere umano si era istantaneamente tramutato in qualcosa di molto, molto più radicale. Non ero più forma. Non ero più εισ μορφη. Ero altro.
Ma da quel momento in poi, non vedevo più la vita precedente. Ogni singolo gesto, precedentemente scontato, era da quel giorno un'enorme conquista.

Dove mi trovavo? Cosa ero?
Sentivo di avere completamente perso le sembianze d'umano, nonostante non potessi avere uno specchio in cui osservarmi.
Un persistente odore mi penetrava dentro, come se lì fosse sempre stato inerme ed ora lo percepissi realmente.
Unico elemento che potessi scorgere attorno a me era una lunga, lunghissima serie di alte e fitte sbarre, ognuna delle quali sembrava svettare senza confini d'altezza.
La stanza che si componeva pian piano, quando voltavo lo sguardo, era molto più grande di quanto non avessi potuto pensare di primo impatto. 
Nonostante questa macabra ed inquietante vista, devo ammettere che tutto questo era dipinto e colorato da vivaci colori; sgargiavano raggianti blu color cielo, rosso color fuoco, verde color foresta e tanti altri. Non riuscivo però a capacitarmene, nè tantomeno a capire da dove provenissero.
Tutto si rincorreva la mia mente confusamente, estremamente confusamente.
Ad un tratto sentì uno scroscio d'acqua improvviso e molto potente, quel tipo di scroscio che teoricamente viene a crearsi lentamente man mano che peggiorano le condizioni climatiche, ma era chiaro che in quello stanzone non fosse il caso specifico.
Girandomi di scatto verso il rumore, tutto sommato piacevole, vidi cadere dall'alto una quantità non indifferente d'acqua, acqua limpidissima e cristallina.
Il mio istinto fu quello di correre in direzione della pozza d'acqua appena formatasi, e una volta arrivato lì ciò che vidi fu davvero sconvolgente per me. Specchiandomi in quella così pura acqua potei vedere le mie nuove sembianze. Un dolce ed elegante lupo.
Posso immaginare quello che uno può pensare leggendo ciò.
- Ma come facevi a non accorgertene prima, fin dall'inizio, di essere diventato un lupo? Non capivi d'avere quattro zampe? -
No, posso giurare di no. Ero diventato tale non solo fisicamente, ma la mia conformazione psicologica era radicalmente cambiata. Percepivo quello che quest'animale sente e percepisce, e pertanto mi era assolutamente normale essere com'ero. Ciò che era rimasto di me era la memoria umana, le conoscenze, la personalità.


Questa è la mia prima storia su EFP, ringrazio in anticipo tutti quelli che avranno voglia di leggermi. L'inizio è breve lo so, ma è solo l'inizio, appunto. Fatemi sapere!





 
   
 
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