Anima nera
Capitolo :1 la decisione di
Frezeer
Un rumore di passi profondi
riecheggiava
sinistro, cadde il silenzio e l’immobilità, fu il
terrore, gli alieni si
pressarono contro la parete e liberarono
il passaggio, una presenza nerboruta
dalla chioma scura e acuminata
procedeva in mezzo
a loro e li osservava minacciosa.
Vegeta era cresciuto
in quel
luogo immondo e ogni essere conosceva la sua forza e la sua perfidia,
aveva
spezzato vite innocenti senza rimpianti, anzi godendo nel dispensare
dolore e
nessuno sapeva se l’organo che pulsava nel suo petto si
potesse definire un
cuore.
Napa e Radish i fedeli compagni procedevano a pochi passi di distanza
seguendone la scia, uno di loro guadagnò il passo e si
portò al suo fianco. “Sei
davvero deciso?” Chiese il sayan gravemente, mentre Radish
ascoltava attento, “Certo,
Freezer non può farmi questo! Io sono il principe dei sayan
e non mi farò
superare dall’ultimo arrivato!”
Si bloccò davanti ad una porta lucente, sulla destra vi era
inciso lo
stemma della famiglia di Freezer e il sayan vi
sputò sopra con disprezzo.
Abbiamo visite o potente Freezer, esclamò Dodoria indicando
le figure
apparse su di un monitor “Gli scimmioni attendono di
entrare” sulla bocca rosea
e sottile dell’obeso si delineò un ghigno
beffardo, era soddisfatto, la
decisione presa da Freezer avrebbe
di
certo fatto infuriare Vegeta.
Le ante metalliche si spalancarono e Zarbon fece loro
cenno di entrare, Freezer dava le spalle e
osservava assorto l’oscurità
dell’universo, rimase impassibile, soltanto la
coda fletteva nervosamente.
“Cosa vuoi Vegeta?” Senza voltarsi
aspettò una risposta che già conosceva,
“Ho sempre svolto bene il mio compito e adesso mi ripaghi
togliendomi il
comando? Perché?” Serrò i pugni con
forza, la pelle assunse un aspetto violaceo
e la vena sulla tempia iniziò a pulsare, faticò a
controllare la rabbia e l’istinto
di assalire il suo padrone.
Gli occhi rossi lo trafissero, lo sguardo glaciale di Freezer gli
puntava
contro, “Mi hai profondamente deluso Vegeta!”
Parlava senza emozioni, freddo e distaccato
da tutto e da tutti. “Deluso?
Non credo
di averlo mai fatto!” Rispose il principe con tono gelido e
provocatorio,
temeva l’immane
forza di Freezer, ma al
contempo non tollerava
di essere
umiliato, specialmente davanti agli altri sayan.
La voce del mostro tuonò e fece calare un irreale silenzio
“Cinque giorni
per conquistare un pianeta popolato da ridicoli esseri indegni,
chiunque dei
miei soldati avrebbe impiegato di meno!”Proferì
con voce maligna, fece un passo
lento e si bloccò nuovamente incrociando le tozze braccia
“Meriti una
punizione, da oggi sarai al servizio di un mio protetto!”
Sogghignò scorgendo lo
sgomento apparso sul volto di Vegeta.
Napa e Radish si avvicinarono al compagno e tentarono di dissuaderlo
dal
compiere un azione che si sarebbe rivelata vana, Freezer era troppo
potente,
anche per il loro valoroso principe. Vegeta sentì la rabbia
crescere, ogni poro
della pelle sudava lacrime di vendetta.
Zarbon e Dodoria
mostrarono un
ghigno beffardo, da tempo custodivano un odio profondo verso i sayan,
molte
volte Vegeta era stato lodato e
ciò per
loro aveva
rappresentato una pesante umiliazione.
“Andate via, vi comunicherò il nome del vostro
comandante a breve” intimò
Freezer senza permettere a nessuno di fiatare, alzò la mano
in segno di potere
puntando il dito minaccioso verso Vegeta, un solo gesto sarebbe bastato
ad
annientare l’intero equipaggio della stazione orbitante.
I sayan lasciarono la sala comando,Vegeta ardeva di rabbia “
La pagherai,
ti distruggerò!” Bisbigliò rabbioso,
serrò la mano madida di sudore e si
diresse verso il proprio alloggio dove avrebbe cercato di placarsi.
Freezer pallido e irato chiese
a Dodoria
di localizzare la navetta del nuovo comandante, le dita rosa e goffe
pressarono
alcuni bottoni e su di uno
schermo
apparvero i movimenti della minuscola astronave, un puntino luminoso ed
intermittente segnalava il prossimo avvicinamento.
“Manca
poco o potente, una decina di
minuti” disse con voce roca Zarbon “Bene, tutto
deve essere pronto, Zarbon,
Dodoria, lascio a voi il compito di riceverlo conducetelo al mio
cospetto,
attendo con ansia di rivederlo!”
I due servitori si scambiarono uno sguardo e uscirono dirigendosi verso
Vegeta si era sdraiato sulla
branda con le mani dietro la nuca, le
parole di Freezer martellavano e ferivano il suo orgoglio,
l’astio cresceva nel
petto e lo sguardo correva sulle poche cose poggiate sopra i ripiani
scuri
della squallida stanzetta.
Non gli era rimasto nulla del suo pianeta, neanche una manciata di
terra,
soltanto il
mantello rosso con lo stemma
reale gli ricordava le sue origini, un brandello di stoffa sgualcito
appartenuto ai suoi antenati, che adesso giaceva stropicciato su di un
freddo
metallo.
Un odio profondo gli
attanagliò il
cuore, si sarebbe vendicato, il sangue che gli scorreva nelle vene non
apparteneva ad un schiavo, ma ad un re.
All’improvviso la porta si spalancò.
“Vegeta devi venire subito, è arrivato!”
Napa mostrò una smorfia di
disgusto e delusione, per
una frazione
di secondo il principe rimase immobile, indeciso sul da farsi, non
aveva altro
pensiero in testa se non quello di vendicarsi, si alzò e
cominciò a
ripercorrere l’oscurità del corridoio, la porta
della sala comando era aperta e
Radish attendeva
all’esterno il
loro arrivo, Zarbon
comparve e tese un
braccio per bloccare loro il
passaggio, “Aspettate vi annuncio” disse aspramente
e poco dopo si ripresentò “Venite, il potente vi aspetta.”
Un suono di passi
echeggiò e tutti
i presenti si voltarono, un ombra emerse in lontananza e quando la figura si
delineò sembrò accecante
come un raggio di sole.
Una giovane, alta,
fiera, con i
capelli d’ebano sciolti sulle spalle e lo sguardo misterioso
e selvaggio,
“Questo è il vostro comandante, si chiama Hemin,
dovrete eseguire gli
ordini alla lettera, mi sono spiegato?”
Freezer, non c’era
traccia di
emozioni in lui, non c’era mai stata, soltanto per un istante lo sguardo rivolto alla
donna
divenne carico d’ammirazione.
“Dovremo
sottostare al volere di una ragazzina ?” Disse Vegeta
sprezzante, i compagni
rimasero immobili, Zarbon
e Dodoria
sorrisero divertiti dall’audacia di quella domanda.
Con uno scatto la ragazza si
portò
di fronte a Vegeta e lo trafisse con un gelido sguardo “Anche
se sono giovane posso dimostrarti la mia esperienza e la mia forza,
credo che rimarresti
sorpreso” esclamò alitandogli sul viso,
l’impulso di afferrarla e stritolarla
fu quasi irrefrenabile, nessuno si era mai permesso tale sfrontatezza,
giurò a
se stesso che il nuovo capitano non sarebbe riuscito a portare a
termine la missione.
Una voce lo colpì come un soffio improvviso di vento
ghiacciato “Silenzio! Vegeta
da oggi prenderai ordini dal comandante senza discutere” un
crudele divertimento
muoveva le sottili labbra di Freezer, il volto di pietra si rivolgeva
alla
ragazza e sembrava esserne attirato.
Dietro di lui si fece avanti una sagoma scura avvolta
in un mantello nero, si intravedevano
soltanto le lunghe e raggrinzite mani.
“Mio
signore vi devo parlare” disse con voce velata di paura,
Freezer si voltò e
questa si piegò rivolgendogli un profondo inchino,
“Come ti permetti
ripugnante serva, torna nel tuo alloggio se non vuoi che la mia ira si
scateni!” Nessun movimento sul volto glaciale, piccole
scariche di energia si alzavano
dal freddo corpo fluttuando nell’aria, “Per favore
è importante” continuò la
sventurata, una voce femminile segnata dalla sofferenza, la donna con
il
mantello si lasciò cadere ai piedi del mostro.
“Non insistere e vattene” ordinò
Freezer con occhi
ridotti a fessure che
divennero carichi di rabbia, alzò una mano e calò
il silenzio, Vegeta osservava
attento, sicuro che da un momento all’altro Freezer avrebbe
liberato la sua
ira, la ragazza con
uno scatto si gettò
a terra dinnanzi alla donna, allargò le braccia e avvolse il
corpo asciutto, “Vi
prego, mio signore risparmiatela, sapete quanto le sia
affezionata” disse
alzando lo sguardo, gli occhi scuri brillavano inumiditi da piccole
lacrime e
si posarono su quelli della belva,
“Andate
via!” Disse Freezer , Tu resta!”
Continuò rivolto alla ragazza che
ricambiò lo sguardo, sul viso un leggero pallore
tradì l’apprensione che quella richiesta aveva
generato.
Vegeta e gli altri sayan si allontanarono e Napa espresse la sua
opinione
.
“Strano comportamento, non aveva mai visto Freezer con quello
sguardo, sembra
attratto dalla ragazza" “Radish si intromise sogghignando
“Vi immaginate il
lucertolone mentre...” cominciò a ridacchiare
facendo infuriare Vegeta, “Smettetela
di dire scemenze! Non mi importa di conoscere i propositi di Freezer
riguardo a quella
sgualdrina, mi preme soltanto sbarazzarmi di lei, il pianeta Roat è la meta della
prossima missione, chissà
potrebbe succedere qualcosa di spiacevole al nostro capitano...!"
Un ghigno
crudele fece sorridere Napa che incrociò lo sguardo di Radish “Vuoi dire che
ci potremmo divertire?” Chiese
il sayan pelato lasciando intendere che non gli sarebbe dispiaciuto.
“Potete farne quello che volete di quella puttana!”
Rispose Vegeta
delineando un sadico sorriso.....
Questa storia l’ho
scritta
parecchio tempo fa... ero indecisa...vi interessa? E' orribile vero?
Personalmente
non mi convince...al limite la cancello, e poi ho già tante
ff in ballo...cavoli sto impazzendo! ^_^
Ciao da LORIGETA un bacio