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Autore: LORIGETA    12/06/2007    19 recensioni
Un sayan spietato e una giovane donna che nasconde un terribile segreto.
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Freezer, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Anima nera

Capitolo :1 la decisione di Frezeer

 

 

 L’ odore nauseabondo risaliva nelle narici e trafiggeva i polmoni rendendo l’aria irrespirabile, un cunicolo buio collegava i magazzini al cuore della stazione orbitante, centinaia di soldati  lenti e incerti muovevano gli arti come automi privi di volontà, razze differenti, divenute simili nella sorte, ognuno di loro era stato privato della libertà, schiavizzato, da una mano crudele, da un raggelante tiranno.
Un rumore di passi profondi riecheggiava sinistro, cadde il silenzio e l’immobilità, fu il terrore, gli alieni si pressarono contro la parete e  liberarono il passaggio, una presenza  nerboruta dalla chioma scura e  acuminata procedeva  in mezzo a loro e li osservava minacciosa.
 Vegeta era cresciuto in quel luogo immondo e ogni essere conosceva la sua forza e la sua perfidia, aveva spezzato vite innocenti senza rimpianti, anzi godendo nel dispensare dolore e nessuno sapeva se l’organo che pulsava nel suo petto si potesse definire un cuore.
Napa e Radish i fedeli compagni procedevano a pochi passi di distanza seguendone la scia, uno di loro guadagnò il passo e si portò al suo fianco. “Sei davvero deciso?” Chiese il sayan gravemente, mentre Radish ascoltava attento, “Certo, Freezer non può farmi questo! Io sono il principe dei sayan e non mi farò superare dall’ultimo arrivato!”
Si bloccò davanti ad una porta lucente, sulla destra vi era inciso lo stemma della famiglia di Freezer e il sayan vi  sputò sopra con disprezzo.
Abbiamo visite o potente Freezer, esclamò Dodoria indicando le figure apparse su di un monitor “Gli scimmioni attendono di entrare” sulla bocca rosea e sottile dell’obeso si delineò un ghigno beffardo, era soddisfatto, la decisione presa da Freezer  avrebbe di certo fatto infuriare Vegeta.
Le ante metalliche si spalancarono e Zarbon fece loro  cenno di entrare, Freezer dava le spalle e osservava assorto l’oscurità dell’universo, rimase impassibile, soltanto la coda fletteva nervosamente.
“Cosa vuoi Vegeta?” Senza voltarsi aspettò una risposta che già conosceva, “Ho sempre svolto bene il mio compito e adesso mi ripaghi togliendomi il comando? Perché?” Serrò i pugni con forza, la pelle assunse un aspetto violaceo e la vena sulla tempia iniziò a pulsare, faticò a controllare la rabbia e l’istinto di assalire il suo padrone.
Gli occhi rossi lo trafissero, lo sguardo glaciale di Freezer gli puntava contro, “Mi hai profondamente deluso Vegeta!” Parlava senza emozioni, freddo e distaccato da tutto e da tutti.  “Deluso? Non credo di averlo mai fatto!” Rispose il principe con tono gelido e provocatorio, temeva  l’immane forza di Freezer, ma al contempo non  tollerava di essere umiliato, specialmente davanti agli altri sayan.
La voce del mostro tuonò e fece calare un irreale silenzio “Cinque giorni per conquistare un pianeta popolato da ridicoli esseri indegni, chiunque dei miei soldati avrebbe impiegato di meno!”Proferì con voce maligna, fece un passo lento e si bloccò nuovamente incrociando le tozze braccia “Meriti una punizione, da oggi sarai al servizio di un mio protetto!” Sogghignò scorgendo lo sgomento apparso sul volto di Vegeta.
Napa e Radish si avvicinarono al compagno e tentarono di dissuaderlo dal compiere un azione che si sarebbe rivelata vana, Freezer era troppo potente, anche per il loro valoroso principe. Vegeta sentì la rabbia crescere, ogni poro della pelle sudava lacrime di vendetta.
 Zarbon e Dodoria mostrarono un ghigno beffardo, da tempo custodivano un odio profondo verso i sayan, molte volte Vegeta era stato lodato  e  ciò per loro  aveva rappresentato una pesante umiliazione.
“Andate via, vi comunicherò il nome del vostro comandante a breve” intimò Freezer senza permettere a nessuno di fiatare, alzò la mano in segno di potere puntando il dito minaccioso verso Vegeta, un solo gesto sarebbe bastato ad annientare l’intero equipaggio della stazione orbitante.
I sayan lasciarono la sala comando,Vegeta ardeva di rabbia “ La pagherai, ti distruggerò!” Bisbigliò rabbioso, serrò la mano madida di sudore e si diresse verso il proprio alloggio dove avrebbe cercato di placarsi.
Freezer pallido e irato chiese a Dodoria di localizzare la navetta del nuovo comandante, le dita rosa e goffe pressarono alcuni bottoni e su di  uno schermo apparvero i movimenti della minuscola astronave, un puntino luminoso ed intermittente segnalava il prossimo avvicinamento.
 “Manca poco o potente, una decina di minuti” disse con voce roca Zarbon “Bene, tutto deve essere pronto, Zarbon, Dodoria, lascio a voi il compito di riceverlo conducetelo al mio cospetto, attendo con ansia di rivederlo!”  
I due servitori si scambiarono uno sguardo e uscirono dirigendosi verso l’ hangar principale in attesa dell’atterraggio.
Vegeta si era sdraiato sulla branda con le mani dietro la nuca,  le parole di Freezer martellavano e ferivano il suo orgoglio, l’astio cresceva nel petto e lo sguardo correva sulle poche cose poggiate sopra i ripiani scuri della squallida  stanzetta.
Non gli era rimasto nulla del suo pianeta, neanche una manciata di terra, soltanto  il mantello rosso con lo stemma reale gli ricordava le sue origini, un brandello di stoffa sgualcito appartenuto ai suoi antenati, che adesso giaceva stropicciato su di un freddo metallo.
Un odio profondo gli attanagliò il cuore, si sarebbe vendicato, il sangue che gli scorreva nelle vene non apparteneva ad un schiavo, ma ad un re.
All’improvviso la porta si spalancò.
“Vegeta devi venire subito, è arrivato!” Napa mostrò una smorfia di disgusto e delusione,  per una frazione di secondo il principe rimase immobile, indeciso sul da farsi, non aveva altro pensiero in testa se non quello di vendicarsi, si alzò e cominciò a ripercorrere l’oscurità del corridoio, la porta della sala comando era aperta e Radish  attendeva all’esterno  il loro arrivo,  Zarbon comparve e tese un braccio per bloccare loro il passaggio, “Aspettate vi annuncio” disse aspramente e poco dopo si ripresentò “Venite, il potente vi aspetta.” Le luci della sala erano accese,  Freezer sembrava di ottimo umore, “Venite, il comandante è arrivato, penso che moriate dalla voglia di conoscerlo” esclamò ridendo a squarciagola, Vegeta si incupì, si sentiva umiliato e deriso.
 Un suono di passi echeggiò e tutti i presenti si voltarono, un ombra emerse in lontananza  e quando la figura si delineò sembrò accecante come un raggio di sole.
 Una giovane, alta, fiera, con i capelli d’ebano sciolti sulle spalle e lo sguardo misterioso e selvaggio,“Vieni, ti presento i tuoi soldati” con tono gentile e inappropriato al suo essere Freezer condusse la giovane di fronte ai sayan, Vegeta furibondo cercò di trattenersi, sollevò le folte sopraciglia scure e sgranò gli occhi, incredulo fissò la ragazza.
“Questo è il vostro comandante, si chiama Hemin, dovrete eseguire gli ordini alla lettera, mi sono spiegato?”
Freezer, non c’era traccia di emozioni in lui, non c’era mai stata, soltanto per un istante lo sguardo rivolto alla donna divenne carico d’ammirazione.
 
“Dovremo sottostare al volere di una ragazzina ?” Disse Vegeta sprezzante, i compagni rimasero immobili, Zarbon e Dodoria sorrisero divertiti dall’audacia di quella domanda.
Con uno scatto la ragazza si portò di fronte a Vegeta e lo trafisse con un gelido sguardo “Anche se sono giovane posso dimostrarti la mia esperienza e la mia forza, credo che rimarresti sorpreso” esclamò alitandogli sul viso, l’impulso di afferrarla e stritolarla fu quasi irrefrenabile, nessuno si era mai permesso tale sfrontatezza, giurò a se stesso che il nuovo capitano non sarebbe riuscito a portare a termine la missione.
Una voce lo colpì come un soffio improvviso di vento ghiacciato “Silenzio! Vegeta da oggi prenderai ordini dal comandante senza discutere” un crudele divertimento muoveva le sottili labbra di Freezer, il volto di pietra si rivolgeva alla ragazza e sembrava esserne attirato.
Dietro di lui si fece avanti una sagoma scura  avvolta in un mantello nero, si intravedevano soltanto le lunghe e raggrinzite mani.
 
“Mio signore vi devo parlare” disse con voce velata di paura, Freezer si voltò e questa si piegò rivolgendogli un profondo inchino, “Come ti permetti ripugnante serva, torna nel tuo alloggio se non vuoi che la mia ira si scateni!” Nessun movimento sul volto glaciale, piccole scariche di energia si alzavano dal freddo corpo fluttuando nell’aria, “Per favore è importante” continuò la sventurata, una voce femminile segnata dalla sofferenza, la donna con il mantello si lasciò cadere ai piedi del mostro. 
“Non insistere e vattene” ordinò Freezer con occhi ridotti a fessure che divennero carichi di rabbia, alzò una mano e calò il silenzio, Vegeta osservava attento, sicuro che da un momento all’altro Freezer avrebbe liberato la sua ira, la ragazza  con uno scatto si gettò a terra dinnanzi alla donna, allargò le braccia e avvolse il corpo asciutto, “Vi prego, mio signore risparmiatela, sapete quanto le sia affezionata” disse alzando lo sguardo, gli occhi scuri brillavano inumiditi da piccole lacrime e si posarono su quelli della  belva, “Andate via!” Disse Freezer ,  Tu resta!” Continuò rivolto alla ragazza  che ricambiò lo sguardo, sul viso un leggero pallore tradì l’apprensione che quella richiesta aveva generato.
Vegeta e gli altri sayan si allontanarono e Napa espresse la sua opinione .
“Strano comportamento, non aveva mai visto Freezer con quello sguardo, sembra attratto dalla ragazza" “Radish si intromise sogghignando “Vi immaginate il lucertolone mentre...” cominciò a ridacchiare facendo infuriare Vegeta, “Smettetela di dire scemenze! Non mi importa di conoscere i propositi di Freezer riguardo a quella sgualdrina, mi preme soltanto sbarazzarmi di lei, il pianeta Roat  è la meta della prossima missione, chissà potrebbe succedere qualcosa di spiacevole al nostro capitano...!"
Un ghigno crudele fece sorridere Napa che incrociò lo sguardo di Radish  “Vuoi dire che ci potremmo divertire?” Chiese il sayan pelato lasciando intendere che non gli sarebbe dispiaciuto.
“Potete farne quello che volete di quella puttana!” Rispose Vegeta delineando un sadico sorriso.....

 

 

 

 

  Continua.......

 

 Questa storia l’ho scritta parecchio tempo fa... ero indecisa...vi interessa? E' orribile vero?

Personalmente non mi convince...al limite la cancello, e poi ho già tante ff in ballo...cavoli sto impazzendo!  ^_^

 

Ciao da  LORIGETA   un bacio

 

 

 

  

 

 

  
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