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Autore: alexander michael karev    25/11/2012    8 recensioni
Ero certa, da stupida quale sono, che sarebbe bastata una vacanza, un viaggio. Sicura che due mesi in Irlanda a finire l'anno sarebbero stati sufficienti per non pensare più costantemente a lui.
Sara e Luca. Luca e Sara.
Un amore grande almeno quanto impossibile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rassicurazioni.


-Sara per favore, vai a raccogliere le cose stese?-

Alzo la testa dal libro dopo quelli che sembrano secoli, questo compito proprio ora non ci voleva. Praticamente metà programma di quest'anno da preparare entro dopodomani, in più è quasi una settimana e mezzo che Luca non si fa vedere. Esco dalla mia camera e raggiungo mamma in cucina.

-Poi la metto con il resto da stirare?-

Annuisce senza prestarmi troppa attenzione, corro in bagno per recuperare la bacinella ed esco dirigendomi verso la terrazza comune. Cerco di prestare la minima attenzione possibile al corpo così familiare che trovo vicino agli stendini. Ha detto di amarmi e poi è sparito, avrei almeno voluto una spiegazione. Raccolgo i vestiti mentre mi rendo conto che ignorarlo non è la soluzione migliore.

-Sai, oggi è il 24 marzo-

Decido che prenderla larga sia sufficiente, magari si renderà conto da solo che sono piuttosto arrabbiata.

-Domani è 25 e ieri era 23.. cosa vuoi Sara?-

Appoggia la bacinella sopra il suo stendino, come fosse spazientito.

Mangiato cereali e simpatia a colazione?

-E' passata una settimana e mezzo da quando ti è scappato dalla bocca di amarmi e ci siamo più o meno baciati.. pensavo di meritare almeno una spiegazione-

Alzo lo sguardo su di lui per la prima volta da quando sono arrivata e quasi mi sento svenire. Ha delle occhiaie piuttosto marcate, la barba abbandonata a se stessa, gli occhi più rossi e gonfi che abbia mai visto. Faccio un passo verso di lui, gli accarezzo una guancia.

-Che è successo?-

Il tono che mi esce è decisamente preoccupato. Lo guardo negli occhi, così spenti e tristi eppure così maledettamente sensuali. Sposta il viso, in modo che non riesca a toccarlo.

-Niente, tutto a posto-

Mi avvicino ancora e gli prendo il mento, costringendolo a guardarmi, non me la bevo di sicuro questa. Solo mio padre lo conosce bene quanto me, sono più che certa che saranno almeno un paio di notti che non dorme e se Luca non dorme, deve essere successo qualcosa.

-Ti conosco, Luca-

Lo vedo abbassare lo sguardo e mordersi violentemente il labbro inferiore. È talmente fragile, non l'ho mai visto in questo stato. Mollo la bacinella, che casca per terra, e lo abbraccio, stringendolo più forte che posso.

-Mi puoi dire tutto, lo sai-

Appoggia la fronte sulla mia spalla. Mi fa terribilmente male vederlo così, darei qualsiasi cosa per vederlo sorridere in questo momento.

-Ho parlato con tuo padre-

Così non mi aiuta, loro parlano tutto il giorno.

-Parli sempre con lui-

-Di te.. gliel'ho detto-

Mi sento gelare il sangue, pensare che si è ridotto così per colpa mia, della mia stupida età.

-Come mi ha guardato, Sara, pensando che t'avevo toccata, come fossi un maniaco-

Quindi è per questo, per questo non dorme da giorni, per questo si tormenta. Perchè mio padre non può capire, non potrà mai capire. Ci guardiamo di nuovo negli occhi, gli accarezzo la guancia.

-Tu non sei un maniaco e, soprattutto, non hai mai, mai fatto nulla che io non volessi-

Accenna ad un sorriso ma non dura molto.

-E per questo che non ti si vede da una settimana e mezzo?-

Annuisce lentamente ed io mi alzo in punta di piedi, mi guarda spaventato. È commovente quanto sia fragile, quanto stia soffrendo, quanto mi ami.

-Chiudi gli occhi-

Obbedisce, mi avvicino ad essi e li bacio entrambi, poi bacio la pelle che ha preso il colore livido delle occhiaie.

-Devi dormire, mi hai capito? Perchè io soffro quando non ci sei, mai quando sei con me.. tutto quello che è successo l'ho voluto profondamente, e adesso.. sto per baciarti-

Vedo che si allontana appena ma in un attimo rompo la distanza tra le nostre labbra, dopo poco dischiude le sue ed il nostro bacio si approfondisce.

-Adesso è meglio che vada, mia madre mi avrà data per dispersa-

Sorride sulle mie labbra e, subito dopo, premo le labbra sulle sue. Prendo la bacinella e mi allontano. Se lui ha parlato con mio papà, potrei farlo anche io. Non mi ucciderà, forse.

  
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