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Autore: _Fely_    25/11/2012    17 recensioni
Io sono Ted, Ted è un nome da orsacchiotto dolcioso ma io da orsacchiotto non ho proprio niente, anzi,io sono un essere ben poco dolce e amorevole,io sono quel tipo di essere da cui i bambini si nascondono abbracciando il loro orsacchiotto peluche dolce,io sono mitologica,io sono fantastica,io sono un Lupo.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - annunci

Io sono Ted, Ted è un nome da orsacchiotto dolcioso ma io da orsacchiotto non ho proprio niente, anzi, io sono un essere ben poco dolce e amorevole, io sono quel tipo di essere da cui i bambini si nascondono abbracciando il loro orsacchiotto peluche dolce, io sono mitologica, io sono fantastica, io sono un Lupo.
Però sono orgogliosa di esserlo, si pensa che i lupi siano creature spregevoli e cattive, in realtà noi non attacchiamo se non altri branchi, non uccidiamo se non altri lupi e non siamo pericolosi in nessun modo, almeno non lo siamo per l’uomo.
Per dirla tutta a me piace tantissimo essere quello che sono, è una cosa davvero fantastica,ci sono anche dei vantaggi:per prima cosa in qualsiasi momento posso trasformarmi in un fantastico ed enorme Lupo,poi ho un corpo da favola e come tutti i lupi corro velocemente e sono molto forte.
Certo,ora la mia vita fa schifo,non ho più un ragazzo,ho una famiglia con cui non parlo.
Bè,c’è un lato positivo:Sono capo branco e penso che questo non lo posso definire la cosa migliore dato che se ho la vita che ho è per colpa del branco,quindi alla fine,non c’è proprio nulla di buono in vita mia.
-ciao orsacchiotto-riconobbi subito la sua,stupenda,calda e limpida voce.
-ciao- ricambiai,lui era Daniel,il fidanzato che mi rendeva la vita perfetta e che mi amava,erano due giorni che non lo vedevo perché era con il branco a sistemare alcune cose quindi,ricordo bene,gli saltai addosso.
- anche tu mi sei mancata- disse prendendomi al volo e stringendomi in un abbraccio perfetto.
-ti amo,ti amo, ti amo- esclamai io.
-ricambio- dice sorridendo con la testa tra i miei capelli. Ci dirigiamo verso scuola con passo lento,mano nella mano,parlando un po’ di tutto.
Arrivammo un po’ in ritardo e questo mi fece sospirare mentre,tirandomi una ciocca dei miei capelli bruni dietro l’orecchio i quali contrastano ampiamente con i miei occhi verdi,fissavo quelli di Daniel color miele che si abbinano perfettamente ai i suoi capelli biondi.
A casa per pranzo ero da sola,quindi mi preparai una veloce insalata con pomodorini,mozzarella e lattuga. Mentre mangiavo pensavo a quanto fosse perfetta la mia vita a soli sedici anni. Ovvio,non sapevo che di li a poco tutto sarebbe cambiato per il peggio.
E due settimane dopo sarei diventata capo branco per successione a mio padre,come potevo trovare qualcosa di storto nella mia vita? Forse la cosa peggiore era mio fratello…
Mi ricordai improvvisamente che quel giorno ci sarebbe stata una riunione,e dovetti sbrigarmi per arrivare al rifugio in tempo.
Appena arrivata Daniel si precipitò da me,aveva un’aria preoccupata.
-ciao,a quanto pare stasera c’è un aria seria e il consiglio deve annunciare qualcosa di importante-disse spaventato
-e allora?-domandai sorridendo della sua agitazione.
-non so ma ho paura che riguardi noi e il tuo posto da capobranco-spiegò e qui anche io mi incuriosii.
-e tu che ne sai?-chiesi stupita.
-prima,quando sono arrivato mi sono avvicinato ad alcuni membri del consiglio che parlottavano,appena sono arrivato si sono zittiti e mi hanno guardato male- dice ed è sempre il solito!
-si saranno arrabbiati perché li hai interrotti-conclusi sorridendogli rassicurante.
-non penso-sospirò,e mi baciò sulla fronte.
poco dopo eravamo tutti a cena;io ero seduta di fianco a mio padre che in qualità di capobranco sedeva a capotavola,il posto che poco dopo sarebbe stato mio,all’altra estremità sedeva il membro più anziano,Ben il nonno di Emma,una amica,mi sedeva di fronte, mentre Daniel mi era di fianco con la mano costantemente stretta alla mia. Mangiai fino allo sfinimento,e sfinita mi avviai alla sala riunioni dove si sarebbero svolti gli annunci.
-bene-disse Stuart uno degli anziani,gli anziani contavano molto perché loro fondavano il consiglio nella quale si prendevano decisioni,loro contavano quasi come il capobranco
-abbiamo alcuni annunci importanti da fare-affermò Ben,sembrava che tutti sapessero qualcosa che a me sfuggiva,e questo era snervante.
-Jhon- mio padre interpellato annui poi con uno sguardo triste che non interpretai mi guardò.
-allora,tutti qui sappiamo che mia figlia tra poco prenderà il mio posto – incominciò -però con grande rammarico devo portare alcune informazioni,tempo fa c’è stato un branco avversario che voleva impadronirsi delle nostre terre e del mio branco,il capo era Samuel,noi combattemmo e riuscimmo a tenerci ciò che era nostro,però fu una battaglia dura che ci portò via molti antenati alcuni avversari,stufi di continue battaglie,decisero di unirsi a noi,gli anziani scrissero una legge,la quale dice che: qualunque membro del branco,con origini avversarie non potrà mai avere anche il minimo potere su di noi,quindi questi non potranno muoversi dalla loro semplice posizione. Questa è nata per impedire rivolte da parte loro.-concluse mio padre,e con il cuore in gola lo guardai.
-ma questo cosa c’entra con me?-chiesi con finta calma.
-fammi finire- disse dolcemente-indagando sulla storia di Daniel è stato scoperto che lui ha appunto origini avversarie,quindi non può stare con te nei panni di fidanzato,almeno se tu vuoi abdicare a capobranco- disse e mi guardò come se avesse paura che potessi esplodere da un momento all’altro.
-c-c-cosa?-balbettai sconcertata.
-mi dispiace,dovete lasciarvi-disse Ben.
-non potete chiedermi una cosa del genere!- urlai inferocita e loro si fecero piccoli,funzionava!
-invece possiamo- disse tremante.
-io non lo lascierò- urlai.
-lo farai e il discorso finisce qua-concluse mio padre,autoritario.
io scappai e ancora prima di uscire mi trasformai.

-come ti posso aiutare?- disse mia madre stringendomi a se e soffocando i miei singhiozzi.
-nulla,nessuno può fare niente- dissi in lacrime,scappando ero finita in riva al lago,in un punto coperto e mia madre mi aveva trovato,non so se per istinto lupesco o meterno.
-oh,tesoro- disse accarezzandomi i capelli.
-perché non vogliono capire?- chiesi.
- loro non ci ragionano,la decisione è tua- disse dolce.
-non ho scelta- dissi dando il via alle lacrime.
-io ti capisco,io sarò dalla tua parte,sempre- sussurra al mio orecchio.
-grazie mamma- soffocai un singhiozzo.

Angolo della scrittrice:

Ciao a tutti,questo è il primo capitolo di una storia che mi danza in testa da qualche tempo,continuerò se voi lo vorrete,spero vi piaccia,recensite...
ciao
_Fely_
  
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