Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Chiara_Stylhorapaylikson    25/11/2012    2 recensioni
Dal capitolo:
Un forte colpo allo stomaco fece cadere il quaderno turchese dalle mie mani, e mi fece piegare in due dal dolore, e quando anche quest'ultimo si piegò notai una folta chioma castana e riccia che mi fece sussultare, prese il diario che si trovava sul pavimento bianco del corridoio deserto. Mi accasciai al suolo e guardai confusa il mio migliore amico mentre leggeva tranquillamente la pagina che non avevo finito di scrivere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
" Caro diario, 
Oggi Harry è stato strano. E' il mio primo giorno al nuovo liceo, lui invece è quì da tre anni. Quando l'ho incontrato poco fà non mi ha rivolto parola, era con i suoi amici, non mi sembrano cattive persone, ma sembrava ridesse di me mentre camminavamo per i corridoi, non capisco non si è mai comportato in questo modo eppure quando....." 
Un forte colpo allo stomaco fece cadere il quaderno turchese dalle mie mani, e mi fece piegare in due dal dolore, e quando anche quest'ultimo si piegò notai una folta chioma castana e riccia che mi fece sussultare, prese il diario che si trovava sul pavimento bianco del corridoio deserto. Mi accasciai al suolo e guardai confusa il mio migliore amico mentre leggeva tranquillamente la pagina che non avevo finito di scrivere. 
- Caro diario, Oggi Harry è stato strano, povera povera Anderson cosa farai adesso? Andrai a piangere dalla mamma,o dall'insegnante? - rise prendendomi in giro irritato.
Il mio sguardo ancora puntato su di lui si affanò.
- Ha-Harry tu sai che mi-mia ma....- 
- SI si è morta, la punizione per avermi fatto conoscere una bambina come te che ho dovuto sopportare per ben dieci anni - 
concluse la frase interrompendomi bruscamente, affermando quelle parole non curante e freddo.
- Ma che stai dicendo? - chiesi quasi in un sussurrò interrotto dalle mille lacrime che mi solcavano il viso, mentre lo guardavo negli occhi.
- Quello che hai sentito dolce Charlotte - rispose semplicemente alla domanda, senza degnarmi di uno sguardo scostando i suoi ricci perfetti dal suo viso perfetto. - Sai sono stanco di te - continuò affermando calmo mentre mi alzavo lentamente ancora scossa dal colpo, non aprendo bocca troppo scombussolata dalle parole che uscivano dalla sua bocca.
- Quindi non starmi più tra i piedi, chiaro ? - mi disse minaccioso ma calmo allo stesso momento, mentre io annuivo flebilmente impaurita. Mi lasciò sola buttandomi il diario per terra. Ero sola e perplessa.
Tornai di fretta a casa, non volevo incontrarlo di nuovo, visto che la sua casa era quella accanto alla mia, ignorai mia zia che sorridente mi aprì la porta, e mi invitò a sedermi scostando di poco la sedia e mettendo il piatto ricco di pasta, e corsi in camera mia poggiando lo zaino sul grande letto a baldacchino turchese e mi avvicinai allo specchio: che stava succedendo ad Harry? 
I miei grandi occhi blu erano confusi, e volevano delle risposte alle numerevoli domande che mi frullavano per la testa, grandi boccoli biondi che ricadevano morbidi sulle spalle, per finire lungo la schiena si mossero quando scostai stupidi pensieri dalla testa. Cercai di sorridere pensando che forse era agitato per qualcosa, non aveva mai reagito in quel modo, quindi sorrisi, un sorriso che qualche anno di apparecchio mobile aveva reso perfetto, guardai il mio fisico magro, che la mia altezza non faceva notare più di tanto, anche perchè sono un tappo.
Volevo delle spiegazioni, e sapevo dove trovarle: quindi mi precipitai nella casa di fianco per ottenerle, senza farmi notare da mia zia che molto probabilmente si trovava in camera sua o nel resto della casa per fare pulizie.
Bussai senza indugi al portone della grande casa rossa, e quando sentii la serratura aprirsi sospirai e iniziai a parlare.
- Ciao Anne, volevo chiederti perchè Ha..- dissi convinta bloccandomi subito dopo nel vedere suo figlio appoggiato alla porta che guardava curioso - Haaaaaaaaaaarry - continuai sorpresa con uno stupido sorriso da ebete stampato in faccia.
Mi tirò prendendomi per il polso del braccio destro spintonandomi con forza dentro casa, infuriato.
- A-A-Anne?? - urlai a vuoto sperando fosse al piano di sopra, ma non udii nessuna risposta, più che altro la porta d'entrata sbattere violentemente. Mi girai verso Harry che avanzava verso la mia persona che indietreggiava fino a che la mia gamba non andò a sbatere contro il grosso divano rosso che mi fece cadere all'indietro.
- Perchè sei qui? - sbottò incazzato, forse dal fatto che se ci fosse stata sua madre le avrei raccontato tutto.
- Io, Io n-non c'è tua madre? - chiesi speranzosa, anche se la risposta era abbastanza ovvia.
- No, non c'è - Rispose calmo, anche se si vedeva che era furioso.
- Ahh ok, allora sarà meglio che vada - dissi alzandomi dal divano avvicinandomi verso la porta, quando ci andai a sbattere contro.
- Ti avevo detto di non starmi tra i piedi, Lottie - sbottò lui irritato chiamandomi con il nomignolo che mi affibbiò sei anni fà.
Mentre mi riprendevo, mi girai mentre lui camminava a passo lento. Si avvicinò prendendomi il polso e stringendolo con forza.
- Harry m-mi fai male - urlai dal dolore cercando di trattenere le lacrime.
- Era questo l'intento infatti, così la prossima volta ci ripensi prima di andare a confessarti con mia madre - sbottò lui furioso.
- Ma che ti è successo?- 


Angolo autrice:

Salveee,
avevo in mente questa storia da un pò, e così ho deciso
di metterla giù, e vederne cosa ne usciva fuori..
Spero vi piaccia :33

Ciaao            //Chiara
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Chiara_Stylhorapaylikson