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Autore: harryshands    25/11/2012    2 recensioni
Mezzanotte.
Il cielo comincia ad essere colorato da fuochi d'artificio, c'è ogni tipo di musica nell'aria.
La gente festeggia; balla, canta, suona, si diverte.
E io sono qui a soffrire.
"Ti amo, Harold Edward Styles." dice infine con un sospiro, forse di sollievo.
E finalmente, ci baciamo mentre piccoli fiocchi di neve cominciano a scendere a terra, creando un'atmosfera ancora più romantica di quella di un anno fa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Come up to meet you, tell you I'm sorry, 
You don't know how lovely you are. 
I had to find you, tell you I need you, 
Tell you I set you apart.
 
 
 
29 dicembre 2011.
 
 
Ho sempre odiato dicembre. 
Non si parla d'altro di come sia bella l'atmosfera natalizia e di come sia bello passare il Natale con la persona che ti ama. Beh, ci stavo riuscendo. Avevo trovato una ragazza che mi amasse per quello che ero senza troppi se e senza troppi ma. Purtroppo, sono stato un coglione. L'ho lasciata per un mio stupido capriccio e adesso ne sto pagando le conseguenze.
Il 31 dicembre avremmo fatto un anno insieme e sapere che sta male per colpa mia, mi distrugge.
Devo fare qualcosa.
Devo riconquistarla.
A tutti i costi.
 
 
Eccola, è davanti la Tiffany.  
Sicuramente, sta decidendo se entrare o meno. Ha sempre amato quel posto. Un giorno le promisi che le avrei regalato qualcosa della Tiffany. Ebbene si, l'ho fatto ma me lo ha tirato addosso una settimana fà mentre mi urlava di non rivolgerle più la parola. 
Mi avvicino e la saluto.
"Ciao." le dico infilando le mani nel cappotto.
Lei mi guarda senza rivolgendomi la parola e torna a guardare la vetrina. "Che vuoi?" 
"Possiamo parlare?"
"Ho da fare." risponde seccamente.
"Puoi concedermi cinque minuti?"
"Vattene Harry. Non ho nulla da dirti."
"Ma io si."
"Non mi interessa."
"Senti, ho fatto una stronzata e lo sò. Sono stato un cretino a lasciarti per una puttana, perchè quella tizia è una puttana."
"Menomale che lo sai."
Sorrido sarcastico. "Si. E.."
"Harry io ci sto ancora male. Come hai potuto buttare nel cesso quasi un anno della nostra storia? Spiegamelo."
"Non lo sò.."
"Perfetto."
"Ehi, ti sto chiedendo una seconda possibilità. Io voglio solo te, davvero."
"Harry.."
"Per favore."
"Non sò.."
Provo a cambiar discorso. "Stai entrando qui?"
"Volevo, ma ho cambiato idea."
"Posso offrirti qualcosa da Starbucks?"
"Non devi perdere tempo con me.."
"Quindi è un si?"
Mi guarda quasi perplessa. "Se non volevi venire mi avresti detto che non avevi tempo da perdere." specifico.
Ilaria sorride. "Va bene. Ma poi torno a casa."
"D'accordo."
 
 
Tell me your secrets and ask me your questions, 
Oh, lets go back to the start. 
Running in circles, coming in tales, 
Heads are a science apart. 
 
 
30 dicembre 2011.
 
 
Ieri sera sembrava fossimo due amici; ridevamo, parlavamo.. Mi sembrava di essere tornato nel passato.
Oggi, invece, mi sono svegliato con l'idea di fare qualcosa di romantico.
Niente di scontato o di esagerato.
Una cosa semplice.
Come lei.
 
Esco di casa e mi dirigo al parco.
Li ci siamo dati il nostro primo bacio, a mezzanotte.
E' stato fantastico.
Ma adesso devo pensare al presente. 
Devo farle rivivere ogni nostro momento insieme. Deve perdonarmi. 
Ho sbagliato, ma entrambi sappiamo che non deve finire così.
 
 
Nobody said it was easy, 
It's such a shame for us to part. 
Nobody said it was easy, 
No-one ever said it would be this hard, 
Oh take me back to the start.
 
 
 
Le invio un messaggio e le dico se questa sera può venire qui.
Risponde stranamente di si e contento, torno a casa a cambiarmi.
La sera torno al parco e aspetto che arrivi. Dopo dieci minuti la vedo arrivare verso di me.
Ci salutiamo e le regalo una rosa che avevo nascosto dietro di me.
"Grazie." risponde sorridendomi.
"Di nulla."
"Perchè siamo qui?"
"Ricordi questo posto?"
"Come scordarlo." risponde quasi ironica.
"Era la notte del 31 dicembre 2010. Nevicava e come due idioti siamo venuti qui e proprio in questo punto ti ho detto che ti amavo."
"E ci siamo baciati." conclude lei.
"Già. Non ci sarà la neve ma, sono qui per dirti che ti amo ancora come il primo giorno. In quasi 365 giorni non è mai cambiato nulla. Incomprensioni a parte. Ti ho sempre amata, anche più del dovuto. Ma era ed è ancora amore vero. E sappiamo entrambi che non può finire così."
"Non demordi eh."
"No. Se ami davvero qualcuno, non devi lasciartelo scappare."
Mi guarda negli occhi senza dire nulla.
Così, mi inginocchio e le prendo una mano.
"Che minchia fai?" domanda ridendo e diventando tutta rossa.
"Voglio chiederti perdono!"
"Harry alzati."
"Solo se mi perdoni."
"Harry seriamente alzati."
"Mi perdoni?" domando ancora.
Si abbassa alla mia altezza, si avvicina e mi sussurra "Te lo dirò qui, proprio il 31 dicembre a mezzanotte." Sembra si stia divertendo.
Mi sfiora le labbra e torna indietro, lasciandomi come un cretino in ginocchio.
 
 
I was just guessing at numbers and figures, 
Pulling your puzzles apart. 
Questions of science, science and progress, 
Do not speak as loud as my heart.
 
 
 
31 dicembre 2011.
 
 
Sono le ventitre e mentre tutti fanno il conto alla rovescia per l'anno nuovo, io faccio il conto alla rovescia per sapere se sarò perdonato o meno.
Decido di uscire un'ora prima. Dovrei essere tranquillo, ma non lo sono. 
Giro per Londra e da tutte le parti sento che sta per arrivare la mezzanotte.
Guardo il display del mio telefono: 23.50
Meglio se comincio ad avviarmi verso il parco.
 
 
 
And tell me you love me, come back and haunt me, 
Oh and I rush to the start. 
Running in circles, chasing tails, 
And coming back as we are. 
 
 
 
Guardo nuovamente il display: 23.55
Sono appoggiato ad un albero a fare cerchi per terra con il piede.
L'ansia mi sta uccidendo.
Non arriverà, me lo sento.
Mi volto dall'altra parte, non ce la faccio a guardare verso il cancello d'entrata.
 
23.58
 
Ancora niente. 
E' meglio che vada, non tornerà da me.
Mi volto e la vedo entrare.
Lo sguardo basso, le mani nel cappotto bianco.
Si sente solo il rumore dei tacchi.
E' il rumore dei tacchi o del mio cuore che batte forte?
Viene verso di me e si ferma.
"Che ore sono?" domanda.
Guardo per la quarta volta. "Le 23.59"
"Bene, ho un minuto."
"Cioè?"
"Ho un minuto per dirti che ti perdonerò solo se mi prometterai che non farai più una cosa del genere. Ci sono stata male e non credo di meritarmelo, giusto? Io ti amo, Harry."
"Te lo prometto, ci sono stato male anch'io. Non ti farò soffrire, te lo prometto."
Mi avvicino a lei ma mi blocca.
"Ho detto che ti avrei detto a mezzanotte se ti avrei perdonato o meno." dice scherzando.
"Vuoi farmi soffrire?"
"Probabile."
 
 
Nobody said it was easy, 
oh its such a shame for us to part. 
Nobody said it was easy, 
No-one ever said it would be so hard.
 
 
Mezzanotte.
Il cielo comincia ad essere colorato da fuochi d'artificio, c'è ogni tipo di musica nell'aria.
La gente festeggia; balla, canta, suona, si diverte.
E io sono qui a soffrire.
 
"Ti amo, Harold Edward Styles." dice infine con un sospiro, forse di sollievo.
E finalmente, ci baciamo mentre piccoli fiocchi di neve cominciano a scendere a terra, creando un'atmosfera ancora più romantica di quella di un anno fa.
 
Im going back to the start.
   
 
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