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Autore: Haley_V    25/11/2012    1 recensioni
L'amore. chi può dire realmente cosa sia? Nemmeno Louis è così sicuro di poter rispondere. Ma di una cosa è sicuro: Lui ama Harry, ed Harry ama Lui. Ma la loro vita insieme, non è facile. il mondo delle telecamere e dei flash è un mondo pieno di segreti e di bugie, un vortice in cui tutti cadono prima o poi. E per due persone fragili come loro, vivere quella vita è un vero inferno. L'unica certezza a cui sanno di potersi aggrappare, oltre alla band, è il loro amore. Perchè nessun'altro li capirebbe mai. Perchè gli altri non sanno niente di loro.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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They don't know about us. 


 
Louis era lontano, lo guardava. I suoi occhi blu erano spenti, malinconici, e con le mani nelle tasche dei jeans, non proferiva parola.
-         Louis…
Harry provò a chiamarlo, ma non ricevette alcuna risposta.
-         Louis, perché non mi rispondi?
Il castano continuava a non parlare, a guardarlo, in silenzio. Ad un tratto, iniziò a diventare lontano, sempre più lontano dalla presa di Harry, che, cercando di tirarlo per una manica, senza successo, iniziò a urlare il suo nome.
 
-         Louis! Dove vai? Torna qui!
-         Mi spiace piccolo…. Non possiamo stare insieme.
-         Come?
-         Devo andare via… sarei un egoista a tenerti con me…
-         Ma cosa dici, Louis? Sono stati i manager, vero? Ti hanno convinto loro?
-         Non preoccuparti, è per il tuo bene.
-         Louis, tu farnetichi! Torna qui, io ti amo!
-         No piccolo. Non è amore quello che provi. Passerà, vedrai.
-         No, no! Non dire stronzate, io ho bisogno di te! non andare via!
-         Mi dispiace piccolo…- disse, sorridendo appena, malinconico.
-         Louis… Louis!
Bisbigliava quasi, il riccio, mentre le lacrime scorrevano libere.
-         LOUIS! No- non- non te ne andare! Ti prego, non andare via da me, no!
-         Hey hey! Harry! Harry calmati!
-         NO! – Urlò, scattando all’improvviso sul materasso. Aveva il fiato corto, gli occhi sbarrati, e rossi, piene di lacrime.
-         Harry… cos’è successo? Hai fatto un incubo?
Senza parlare, Harry si guardò intorno, ancora sbigottito. Vide Louis, seduto accanto a lui, sotto le coperte, in boxer e maglietta. Nel vedere i suoi occhi chiari che lo scrutavano preoccupato in cerca di una risposta, istintivamente iniziò a tremare, e in preda ad una crisi di panico, balbettò spaventato
 
-         I- io…. Louis….
-         Si, sono qui piccolo! Cos’hai sognato?
-         No-non mi lasciare!
Urlò, con voce rotta dal pianto, buttandosi tra le sue braccia. Louis non capì cosa fosse successo, ma lo strinse forte a se, cercando di calmare i tremori del compagno. Piangeva, e non riusciva a smettere.
 
-         Mi dici cosa hai sognato? Mi hai fatto davvero preoccupare, piangevi nel sonno e urlavi il mio nome.. a un certo punto quasi non respiravi e mi sono spaventato…
-         Tu…. Eri davanti a m-me, e mi guardavi, e mi dicevi che n-non p-potevamo s-stare più insieme…. E poi te ne a-andavi via, dicendo che era per il mio b-bene… ti prego non f-farlo! Io non sto bene senza di te, ti scongiuro!
-         Hey piccolo, calma…. Io non ti lascio, devi stare tranquillo! Era solo un bruttissimo sogno, ma io sono qui, mi vedi?
Disse Louis, sorridendo dolcemente. Harry lo guardò, scosso, e annuì, poco convinto. Louis scosse la testa, rammaricato. Sapeva che quell’incubo non era il primo, e che era il risultato di tutto il casino che quegli stupidi dei manager pretendevano di tirar fuori …. per chissà quale motivo poi. Trovava assurdo che facessero tutte quelle storie, lui amava Harry, ed Harry amava lui. Cosa c’era di male se invece di stare con due ragazze stavano reciprocamente con un maschio? Davvero non lo capiva. Harry poi, era sempre un ragazzino, non poteva reggere tutto quel peso. Non che lui ci riuscisse alla grande, ma spesso facevano a turno, a reggere il peso per tutti e due. E quella volta (come la maggior parte delle volte) era toccato a lui. 
 
-         Stai meglio ora?
-         Un po’, si…
Lo baciò a fior di labbra, chiudendo gli occhi e sfiorandogli il viso con la mano. Si staccò di poco, giusto per guardarlo dritto in quelle iridi verde smeraldo, che lo ipnotizzavano, ogni fottutissima volta.
 
-         Io non ti lascio. Chiaro? Resterò attaccato a te con la colla, se sarà necessario. – rise, senza mai lasciare la presa sul suo viso. – ma ti giuro che non ti lascio. Ok?
Harry lo guardò per dei minuti infiniti, senza parlare. Si sentiva così piccolo, in quel mondo così grande. Sommessamente gli rispose.
 
-         Promettimelo. Prometti che non ci lasceremo mai, anche se tu dovessi diventare uno stronzo di prima categoria, e io un demente. O entrambi vecchi decrepiti, pieni di rughe e il tuo culo moscio come gelatina.
-         Ma sei serio? –
-         Mai stato più serio. – rispose, sorridendo.
Gli si avvicinò, per baciarlo di nuovo. Stavolta la sua lingua chiese accesso alla bocca del riccio, che subito gli venne dato. Entrambi aspiravano letteralmente l’essenza dell’altro, passionali, uniti, in un’unica anima. Si staccarono a fatica, l’uno dall’altro, giusto per riprendere fiato. Sorrise felice, Louis, sospirò.
 
-         Il mio culo non sarà mai flaccido come gelatina, tienilo bene a mente! – sussurrò, naso a naso contro il viso leggermente accaldato del compagno, scatenando una risata da parte di entrambi.
-         Ti amo Louis.
Louis sorrise, con gli occhi lucidi. Era vero, si emozionava ogni volta che dalla sua bocca uscivano quelle parole. Era un sentimento che non aveva mai provato con nessuno, ne era certo.
-         Anch’io piccolo mio.
 
 
 
 
-         Non ho intenzione di smettere.
-         Cosa intendi Louis?
-         Intendo dire – disse, alzando leggermente la voce – che non è per causa mia, o di Harry, se le nostre fan sono piene di fantasia. Non gli abbiamo dato alcuno spunto per riempire internet di ipotetiche storie sulla nostra coppia.
-         Tu non capisci la gravità della situazione, vero Louis? A lungo andare tutto questo non farà altro che danneggiare la band, vuoi questo?
-         Io non credo che le nostre scelte sessuali siano di vitale importanza per la vita della band, siamo 5 persone differenti, con 5 vite differenti. Non possiamo condizionare le nostre vite in base alla band!
-         Louis – disse Paul – cerca di ragionare, dai…
-         Ragionare? Ragionare?! Come potete chiedermi di ragionare, eh? non mi sembra di voler fare il terrorista o lo spacciatore di droga, chiedo solo di vivere la mia vita in pace! Cosa c’è di male?! Simon, mi meraviglio di te!
-         Louis, ti ho detto quello che penso, poi la scelta è tua. Ma quando passerete guai seri per la tua scelta, non venire a piangere da me.
-         D’accordo. – Louis era davvero arrabbiato. Era almeno la decima volta che provava a parlare con il management, ma ogni volta era la stessa storia.
-         Tolgo il disturbo. Arrivederci.
E infuriato uscì da quello studio, sbattendo sonoramente la porta. Guai seri, pff! Ma cosa voleva saperne Simon di cosa provava lui? Perché non smetteva per una volta di pensare al business e non provava ad ascoltarli?
Disgustato rientrò in casa, buttando le chiavi della macchina sul bancone della cucina.
 
-         Harry? Sono tornato!
-         Louis! Com’è andata?
-         Ecco… bene..
-         Una merda.
-         Si.
-         Uff…
Prontamente strinse il viso del riccio tra le mani.
-         Hey.. non ci pensare, me ne frego altamente di cosa dice “zio Simon”! Che ne dici di farci un bel frappè da sturbucks? Ti offro le ciambelle che ti piacciono tanto…
Harry sorrise, e gli occhi gli si illuminarono.
-         Hey! Mi hai preso per Niall? Non sono corruttibile così facilmente, io…. Ci vuole ben altro per sconfiggermi.
-         Mm.. davvero? Allora forse so cosa fa al caso tuo… - disse, con tono malizioso.
 
Subito le loro labbra ripresero quel contatto che tanto cercavano, i corpi dei due combaciavano perfettamente, quasi non potessero vivere senza il contatto con l’altro, (e forse era davvero così); poco dopo i vestiti di entrambi ricoprirono il pavimento in legno del salone, lungo le scale, fino alla loro camera da letto. Ora erano nudi, sul letto matrimoniale, che si baciavano da almeno … quanto? Dieci minuti, venti, un’ora? Non lo sapeva nemmeno, ma non sembrava voler smettere.
Odiava dover fare tutto di nascosto ma, al diavolo il management, al diavolo “zio Simon”, al diavolo i fan. La band? Sarebbe sopravvissuta lo stesso. L’unica cosa che importava era che stessero insieme, il resto del mondo poteva adeguarsi, o andare a farsi fottere.

 
-         Boo?
-         Si, Harry?
-         Sai.. dopo questa bella scopata, quelle ciambelle non mi dispiacerebbero!
-         ……. Bon jour finesse, mon amour! – dissi, buttandogli un cuscino in faccia, ridendo. 











Su gentile richiesta di niam_ e Babe04, ecco il secondo capitolo uu leggete e fatemi sapere, sono ansiosa dei vostri pareri! :3 ok, credo di essere una larry shippers.. ma non tanto in fondo, cioè, sono teneri insieme, ma non pretendo che siano gay nella realtà, ecco uu mi accontento delle ff uu 
Beh, vi saluto, sennò Niam_ rompe uu Alla prossima :3
xx
Haley
  
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