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Autore: Jonas_Addicted    25/11/2012    16 recensioni
Lo sai, vero? insieme saremo per sempre giovani..
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Forever Young.

 

Lui.
La mia unica ragione di vita.
Quegli occhi verdi smeraldo che mi rischiaravano la giornata solamente incontrando i miei.
Lo amavo? Si, lo amavo. E anche tanto.
Eravamo giovani e stupidi, non sapevamo a cosa potevamo andare in contro.
Avevamo rischiato, Non me lo perdonerò mai.
 
Era una calda sera di giugno..
«Ehi Hazza, lo sai che ti amo?
» Dissi girando lo sguardo verso i suoi occhi.. Eravamo seduti sul divano, davanti a dei programmi che in realtà non stavamo miminamente guardando.. «Certo che lo so, Boo.. Ti amo anche io..» Mi sorrise. Oddio quel sorriso! Mi faceva sciogliere dentro, ogni volta che lo vedevo. Quegli occhi verdi, brillanti, affondati nei miei. Quelle fossette adorabili che avrei voluto baciare, mordere, leccare.. Uno sguardo durato secondi, minuti forse. Un’eternità.
Senza neanche accorgermene, i nostri visi si avvicinarono. Le nostre labbra erano sempre più vicine, le distanze si accorciavano sempre di più, fino a che quasi si toccarono. I nostri occhi si chiusero, i nostri nasi si incontrarono e le nostre labbra si sfiorarono, al solo contatto rabbrividii.. le nostre lingue si cercarono a vicenda, giocavano, si rincorrevano componendo una meravigliosa sinfonia..
Gli cinsi i fianchi e lui avvolse le sue possenti braccia attorno al mio collo, come per volere di più.. mi staccai a fatica da quelle fantastiche labbra, che si aspettavano di più..
Harry mi abbracciò. Non uno di quegli abbracci che si danno i migliori amici, per dirsi ti voglio bene. No, l’abbraccio di Harry era qualcosa di inspiegabile, caldo, pieno di amore..
era ancora presto per andare a cena, così mi alzai dal divano, avevo in mente bei progetti per quella sera.
Harry mi guardò con aria interrogativa, gli strizzai l’occhio e gli tirai un paio di pantaloni con una maglietta «Vestiti, ti voglio portare in un posto.» Mi rivolse uno sguardo misto tra la curiosità e la pigrizia, ma accettò il mio invito, si alzò dal divano e si infilò dentro i pantaloni, dato che a casa girava solo con i boxer..
«Dove mi porti, Louis?» mi chiese mentre salivamo in macchina «Amore, ma come sei curioso!» gli dissi ridendo mentre misi in moto.. «Aspetta e vedrai!» e schioccandogli un tenero bacio sulla guancia, partimmo. Il tragitto non era molto lungo, ma sfortunatamente Harry conosceva già quella strada e la riconobbe subito.. «Oddio! Boo mi porti in QUEL locale? Proprio quello?» Mi disse con un tono felice ed entusiasta, riconoscendo l’insegna del pub, dove tre anni fa ci eravamo incontrati per la prima volta.. 
 
**Eravamo soli, al bar ci incontrammo e, non avendo nessuna compagnia, cominciammo a parlare del più e del meno.. solo lì mi resi conto che quel ragazzo era speciale, in qualche modo, mi capiva.. Era bellissimo, Capelli ricci, che ricadevano sulla fronte come per ornare un quadro magnifico. Occhi verdi come giada. Un sorriso angelico. Solo dopo alcuni mesi, capimmo veramente cosa provavamo l’uno per l’altro, e dopo la prima volta che facemmo l’amore, beh.. potevo dire che non mi era mai capitata cosa più bella di lui..**
 
Come un bambino, a cui si è comprato un nuovo giocattolo, era felice, con un sorriso che gli arrivava da un orecchio all’altro.. quel posto era pieno di ricordi.. Entrammo, mano nella mano, e ci dirigemmo verso l’angolo bar dove ordinammo due birre.. quella era la nostra serata, niente e nessuno poteva rovinarcela.. eravamo felici insieme e finalmente avevo trovato la mia dolce metà. Lui per me era come una droga. Non potevo stare senza di lui, mi faceva stare bene ogni volta che ci scambiavamo un’occhiata, ogni volta che mi parlava con quella voce roca e seducente, ogni volta che facevamo l’amore e che io lo sentivo mio, ogni volta che ci baciavamo.. lo amavo, era la mia ragione di vita, eravamo come due pezzi che completavano lo stesso puzzle, ci completavamo a vicenda..
 
La sera passò alla grande, così ci dichiarammo il nostro amore su un divanetto.. un amore che sarebbe durato per sempre. Senza preoccuparci delle gente che ci guardava le nostre labbra si incontrarono in un meraviglioso bacio, le nostre lingue che si annodavano fra di loro per comunicarsi tutto il loro amore..
Come due bambini piccoli che si giurano amicizia per sempre, noi a distanza di tre anni, ci giurammo amore eterno, in quel luogo, dove tutto ebbe inizio.
 
Si fece tardi, così decidemmo di tornare a casa.
Era circa l’una di notte. Le strade erano ancora illuminate. Montammo in macchina e ci scambiammo un bacio. Romantico, dolce, appassionato, senza fine.
 
Misi in moto, e partimmo dirigendoci verso casa. Misi come musica di sottofondo Forever Young degli Alphaville, la nostra canzone preferita. Rallentammo, al semaforo che diventò rosso prima che riuscissimo a passare. Vedemmo un gruppo di ragazzi che attraversarono le striscie, che ridevano e scherzavano. Il semaforo diventò verde e premetti sull’acceleratore..
 
Da destra una macchina che cercò di superare il semaforo, e che non riuscì a frenare vedendoci passare, ci venne addosso.. la nostra macchina fu spazzata via come una foglia, i vetri che si infransero sui nostri corpi, che vennero sballottati a causa del fortissimo urto, per un attimo il mio primo pensiero, fu Harry.. dopo che realizzai cosa era appena successo, mi ritrovai il viso sanguinante, le braccia tagliate dalle schegge di vetro che mi avevano “accarezzato la pelle”.. istintivamente mi girai verso di Harry. Il suo corpo, pieno di sangue, adagiato sul quel maledetto sedile, la testa china che ricadeva sulla spalla sinistra, il viso tutto insanguinato, e lui.. lui aveva gli occhi chiusi.. non riuscivo a capire, non riuscivo più a ragionare.. i miei occhi azzurri si riempirono immediatamente di lacrime, Cercai di muovermi, di slacciarmi la cintura, ma mi accorsi di essere incastrato, così con tutta la forza che avevo in corpo, scossi Harry.. non mi rispondeva, in preda ad una crisi isterica, con le lacrime che mi offuscavano la vista, mi buttai sul suo corpo a piangere, mentre nel giro di pochi minuti, arrivò un’ambulanza, forse chiamata dai ragazzi che avevano appena attraversato la strada e molto probabilmente avevano assistito all’incidente..
 
Quando riuscirono a tirarmi fuori dall’abitacolo della macchina, mi dissero che la persona che era nell’altra macchina era morta sul colpo.. ma che forse per Harry c’era qualche speranza.. Il mio mondo crollò a pezzi, vedendo il mio ragazzo, disteso su una barella, con la mascherina sul viso, privo di sensi.. mi sentii mancare.
Lo caricarono sull’ambulanza e fecero salire anche a me, per medicarmi le interminabili ferite che mi avevano causato le schegge di vetro..
 
Ero in sala d’aspetto, quando dopo un tempo interminabile uno dei medici mi si avvicinò, e mi diede il permesso di andare a vedere come stava il mio amore. Mi prese una fitta al cuore, vederlo così, impotente, debole e disteso addormentato, su quel dannato lettino, collegato a dei macchinari che lo tenevano in vita.. mi avvicinai a lui, gli presi la mano, ed eccole.. le fastidiosissime lacrime, solcarmi le guance, gli occhi che mi prudevano, irritati che diventarono rossi..
 
«Harry, amore mio. Vederti così, in queste condizioni, mi infrange il cuore. E' stata copa mia. Solo colpa mia, tu non c'entravi nulla, invece hai dovuto pagare. Per un mio errore. Voglio essere io al posto tuo, non meriti tutto questo! Ti amo, sei la mia unica ragione per la quale mi alzo ogni mattina e per la quale vado a letto la sera. Se te ne dovessi andare, io giuro su questo mondo, che vengo con te!! Saremo sempre insieme, perchè d'altronde, la morte è solo una separazione momentanea dell'eternità, staremo sempre insieme, in Paradiso, l'unico posto che fa per te.. un angolo meraviglioso! Harry, io ti amo e ti ho sempre amato. Io non ti lascerò andare per nessuna ragione.. mi avevi promesso che non mi avresti mai lasciato.. e adesso? Guardati, per colpa mia stai lottando tra la vita e la morte. Solo per colpa mia! Ti amo, e te lo ripeterò all'infinito.. lo sai vero? Tu non mi devi lasciare da solo. Tu hai tutta la vita davanti Harry, non te ne puoi andare così.. non mi puoi lasciare lottare contro la solitudine, non mi puoi lasciare vivere la mia vita senza di te! Sarebbe la peggiore di tutte le pene dell'inferno non averti vicino a me tutti i giorni..» mi bloccai, realizzando che le mie lacrime avevano preso il sopravvento, e che ormai avevo tutto il viso bagnato di lacrime amare..
 
Ad un tratto, la sua mano strinse la mia. Era solo una contrazione involontaria, avevo le allucinazioni o che cosa?! No, si era mosso.. Lentamente, il suo respiro si fece regolare.. aprì gli occhi splendidamente verdi.. Asciugandomi le lacrime velocemente, gli strinsi la mano per fargli sentire tutto il mio affetto.. Mi guardò negli occhi e senza pensarci un attimo mi fiondai sulle sue labbra, candide, morbide e vellutate..
Percepii un vago sorriso aleggiare sulle sue meravigliose labbra sussurrandomi con la sua voce roca e bassa un leggero “ti amo”. Mi scese una lacrima.. ma mentre stavo cercando il fiato per rispondergli, il macchinario cominciò a suonare.. i battiti cardiaci stavano diminuendo mano a mano.. i suoi occhi si richiusero lentamente.. per l’ultima volta.
 
Le mie lacrime gli bagnarono ormai tutto il viso.. disperato mi misi a piangere inondando quella stanza tutta bianca con il mio dolore.. Harry non c’era più.. era volato via.. troppo presto.. un in battito di ciglia lo avevo perso.. come un sole che tramonta. Il mio sole. Solo che lui, la mattina dopo non sarebbe risorto.. in un attimo, la mia vità si svuotò. Nulla ebbe più senso da quella stramaledetta sera.
 
A quattro giorni dalla sua morte, celebrammo il funerale.. era straziante, quei quattro giorni ero stato senza mangiare, non riuscivo a dormire, in quel letto, che sapeva di noi.. dentro quelle pareti che erano testimoni del nostro amore, delle nostre lacrime, ma anche della nostra gioia. Non avevo il coraggio di addormentarmi in quel letto vuoto.
Perchè sapevo che se mi fossi addormentato, non mi sarei mai più svegliato. Mai più.
 
Vedere la sua lapide, con inciso il suo nome.. la sua foto, dove era sorridente, un sorriso favoloso, che farebbe invidia agli angeli, quegli occhioni, verdi, che sorridevano insieme a lui. Quei capelli che non accarezzerò mai più. Dentro i quali non affonderò mai più le mie dita, per spettinarglieli durante un romantico bacio. No, anche quelli.. rimarranno soltanto dei dolorosi ricordi..
 
Il prete parlava, io non lo ascoltavo.. faceva troppo male.
 
Arrivai a casa, in lacrime. non ero abbastanza forte per assistere a tutto il funerale.. in questi quattro giorni, era morto il mio ragazzo, il mio migliore amico. Il mio unico amore, la mia ragione per vivere. Ero uno straccio. Non aveva più senso nulla, se lui non era al mio fianco.. Avrei voluto tanto svegliarmi da questo incubo. L’ultima pazzia che avevo fatto ieri? Andare dal tatuatore e farmi tuatuare sul petto il suo nome, nella parte sinistra, nella parte del cuore.. adesso lui era per sempre con me, non solo nei ricordi.. Viveva nel mio cuore.. esatto ormai ce l’avevo tatuato.. era diventato una parte di me.. Andai in cucina, presi il primo coltello che mi capitò sott’occhio.. salii in camera, mi spogliai e completamente nudo, solo con i boxer addosso, mi sdraiai sul letto.. impugnai il coltello con tutte e due le mani, presi un lungo respiro «Harry, aspettami. Sto arrivando.. ti prego, perdonami. Adesso saremo per sempre giovani.. insieme, forse in un mondo migliore.. Ti amo.» dissi tutto d’un fiato.. Sentii la lama affondare nel mio petto.. Chiusi gli occhi, vicino a me, sul comodino e appese al muro, le nostre foto insieme.. eravamo sorridenti. Lo saremo ancora? Forse si. In un’altra vita.

   
 
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