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Autore: Faylua    26/11/2012    1 recensioni
Il mondo è vasto, ma piccolo. Di una bellezza interminabile, ma orribile. Il mondo è generoso, ma crudele. Per fortuna, la maggior parte dei deboli riesce a trovare qualcuno che li protegga almeno una volta nella vita; è il caso di Marta, una fanciulla che cerca la sua via e che finirà per imbattersi nel generoso Luffy. Questo imparerà a conoscerla... e una nuova amicizia piena di avventure fiorirà.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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"Ognuno, almeno una volta nella vita si è sentito abbandonato, dimenticato.
Quel sentimento resta sempre indelebile, divorando con ingordia i cuori puri, per renderli marci, neri. Nemmeno il tempo riesce a strappar via quella sensazione orribile dal cuore... L'unico modo per curare un cuore marcito dalla sofferenza, dalla solitudine, è l'amicizia, l'affetto... Un amico. Cos'è, in fondo? Un'altra illusione del sentimento umano? No, non è così. 
Un vero amico è qualcuno che riuscirà sempre a farti sentire importante, indipendentemente dalla tua piccolezza. Al suo fianco, riuscirai sempre a sentirti amato, protetto, grande. E lo vedrai come un eroe, quella persona che è sempre presente nel momento del bisogno o al contrario, un essere fragile da proteggere. La vera amicizia non è mai illusione: dura nel tempo, restando incancellabile nei nostri cuori. all'infuori di quel che succederà."
 
Il cielo era buio, quel venerdì mattina. La pioggia era caduta tutta la notte, costringendo il sole a dar spazio alle nuvole grigie e tristi. Le onde avevano perso lo splendore di sempre, i loro riflessi erano spenti e calmi, in assenza del sole. Luffy amava da sempre i riflessi del mare: catturavano ogni sguardo con la loro danza elegante e pura...
Pian piano, la mano del ragazzo si agitava, alzata per salutare le sue amiche Kuja. Sperava di rivederle; erano rimaste al suo fianco in quei periodi faticosi. Dopotutto, aveva perso suo fratello da poco. E sentiva ancora quel vuoto enorme dentro al suo cuore, quella sensazione immonda che gli stringerva lo stomaco... Ace non gli era mancato quando aveva lasciato il villaggio, eppure ora che l'aveva lasciato per sempre, gli mancava... Ma avrebbe dovuto pensare ad altro, i suoi amici erano a Sabaody e non li vedeva da due lunghissimi anni. Cercava di immaginare i loro cambiamenti e i loro miglioramenti, lui era diventato molto più forte dell'ultima volta. 
Il tempo volò in men che non si dica, Luffy incontrò vecchi volti e ne vide nuovi, ingenuo, si cacciò nei guai ed ebbe la fortuna di reincontrare i suoi compagni. L'incontro era stato previsto al locale di Shakky. E così non fu. In realtà, erano stati sparpigliati per l'isola, ma eran dettagli!  
Al di fuori dall'incontro tra compagni, il nostro Luffy fece strane conoscenze, che ora vi narrerò.
 
Accompagnato dal suo enorme zaino, Luffy fissava i suoi amici, Zoro e Sanji. Non avevano cambiato così tanto, dopotutto. E questo riusciva a fargli provare un gran sollievo. Insomma, come si sarebbe divertito senza i loro litigi perenni? Immaginava la problematica situazione, che venne interrotta da un ringhio aggressivo. Cuoco e spadaccino si voltarono a guardare il capitano, sorpresi dal verso feroce che il suo stomaco spinse. Era come se, in qualche sorte, stessero pensando la stessa cosa, alla vista dell'espressione ingenua che il ragazzo aveva mentre si giustificava:
 
"Non mangio da quindici minuti!"
 
Sapevano entrambi che stoppare l'organo principale del loro amico fosse impossibile, quindi, rassegnati tornarono a fare un giro nella parte commerciale dell'arcipelago, per cercare qualcosa che potesse soddisfare l'esigenza di Gozilla Jr, alias appetito di Luffy. Accomodati e serviti, i tre non riuscirono a fare a meno di ascoltare la conversazione degli uomini seduti poco più in là, dato la loro "discrezione impressionante".  Sembravano normali paesani ed avevano l'aria d'essere piuttosto impauriti. Il loro sguardo si dirigeva ogni tanto verso una bionda seduta in fondo al locale, che mangiava assieme ad un canide dal pelo dorato. La conversazione dei due uomini non aveva né capo né coda, era più interminabile dell'appetito di Luffy. Infatti, i Mugiwara non capirono granché di quello che stavano raccontando.
 
-"Dicono che sia la figlia di Bellamy!" Sussurrò uno dei due, buttando un'occhiataccia al canide che si serviva nel piatto della ragazza.
-"Forse è meglio non infastidirla. In ogni caso, come fa la figlia di un pirata ad essere una barbona?" Rispose l'altro, con altrettanta discrezione.
 
Bellamy? Quel nome gli ricordava qualcosa. Mentre ingoiava il cibo senza masticarlo, Luffy fissava la ragazza e si mise a riflettere. Rifletté così tanto da diventar di un rosso vivace, prima di smettere, capendo che non era fatto per quello.
Magari, se avesse chiesto più informazioni ai due, avrebbe potuto capire l'identità della giovane. Quindi, il pirata si voltò verso gli uomini e si rivolse con educazione, per chieder loro di cosa trattava la loro interessante conversazione:
 
"BAHBOHA? QUAHE BAHBOHA?"
 
Eccitato come una pulce si intromise. Non aveva mai visto una barbona in vita sua e sì, era curioso di vedere a cosa potesse somigliare. Gli uomini lo guardarono, sconvolti, mentre Zoro e Sanji si tirarono uno schiaffo sulla fronte, esasperati dal comportamento -così ovvio-  del loro capitano. Avevano attirato lo sguardo verdaceo e calmo della ragazza, che li guardava con confusione.
Non era una novità, Luffy non era mai stato discreto e non sapeva cosa fosse uno "spettegolio". Si spostò, andando a sedersi accanto agli altri. Ovviamente trascinò con se i piatti e i due amici, ma quelli sono dettagli ovvi quando la discrezione prima citata. Gli spettegoloni sentirono un brivido attraversare la loro schiena e, spaventati sussurrarono al moro:
 
-"Hai visto come ci guarda? Vuole ucciderci. Ecco! Moriremo per colpa tua!" Immaginavano la morte atroce che avrebbero subito, tra le mani della figlia del famigerato Bellamy.
-"Ah, parlate di lei? Sembra simpatica, gh! Chi è? Una barbona?" Sorrise Luffy, osservando la bionda che, insospettita li fissava. 
-"Marta? Ah, è una ragazza molto gentile. Non è una barbona e non penso che sia la figlia di Bellamy la Iena, non è problematica, bazzica da queste parti da un po'." Il proprietario del locale intervenne, facendo morire d'infarto i partecipanti alla conversazione. 
-"Iena...Bellamy? Ora ricordo! Ahah, quell'idiota!"
 
Il ragazzo dal cappello di paglia sorrise alla bionda che, perplessa evitò il suo sguardo. Quindi non era la figlia di Bellamy? Gli somigliava! Doveva essere per forza così. Un'altra volta, Luffy si spostò, per andare a parlare alla ragazza. I suoi compagni lo seguirono, dato che non avevano molta scelta: era impossibile tirar fuori qualcosa dalla testa del loro capitano, era dura come la roccia! 
Una volta seduto, accarezzò il cane con entusiasmo e ridacchiò, fissando le sue lunghe orecchie. Zoro, invece era occupato a guardare il biondo che, estasiato dalla bellezza indescrivibile della fanciulla, si mise a contare i figli immaginari.
 
-"Hey, barbona, perché questo muso lungo?"
 
La salutò con strambezza, mentre il cuoco fiondò ad inginocchiarsi di fronte a lei, per farle parte dei suoi sentimenti amorosi. Le prese la mano, sotto allo sguardo annoiato del suo compagno spadaccino. Vi posò poi le labbra e, ondeggiando parlò con voce pseudo-sessuale e ritardata, elogiandola in tutti i modi possibili ed immaginabili.
 
-"Oh, mio delicato giglio, mi permetta di assaggiare le sue dolci labbra rosee e ca-"
 
La testa del biondo si schiantò contro il suolo, sotto al 'grazioso piedino' dello spadaccino.  
 
-"Tsk, stupido donnaiolo!"
 
 
 
Lo guardò con disprezzo, tenendo la solita espressione severa, quanto spaventosa. Sanji si rialzò all'istante, per restituire il gentile gesto affettuoso al migliore amico e scoppiarono in un'amichevole discussione tra compagni educati e pacati. Invece di fermarli, il capitano, Luffy, scoppiò a ridere, tenendo le mani al ventre. Marta li osservava senza dir nulla, cercando di rispondere al moro.
 
-"Barbona? Io non sono una barbona, sono Marta! E poi cosa sarebbe una barbona? Una costellazione?" Lo guardò con aria infantile, mentre cercava di ignorare gli altri due, che si azzuffavano più in là.
-"HAHAHAHAH!  Questa sì che è bella! Se tu non sei una barbona,  io sono il re dei pirati!" Si indicò il petto, fiero di sé. "E lo sarò!" 
 
Luffy iniziò a ridere fragorosamente, anche se non avesse alcuna idea di cosa significasse la parola "costellazione", ma smise pochi istanti dopo. L'altra lo guardava, stizzita. E l'animale che l'accompagnava lo fissava con gli stessi occhi. Cos'aveva appena detto? Le era entrata una lumaca nelle orecchie, oppure aveva appena affermato di  voler diventare il re dei pirati? Irritata, mandò avanti la conversazione. 
 
-"Stai forse insinuando chediventerò una costellazione? Scordatelo! E poi, sarò io la signora dei pirati. Sei solo un ragazzino!" Interruppe un attimo il discorso, notando di avere solo un paio d'anni di differenza, ma poi riprese, con aria offesa"In ogni caso… NON SONO UNA BARBONA!"
-"A-ah.." Luffy indietreggiò. Perché scaldarsi così tanto? Non aveva detto nulla di male. "SÌ, HO DETTO CHE SEI UNA BARBONA. ED ASSEMBLANDO LE COSE… SEI LA BARBONA DEI PIRATI!"
-"Un attimo." Lo interruppe lei. "Cosa significa barbona?" 
-"Non ne ho la più pallida idea."
 
I due cominciarono a ridere insieme, mentre Sanji e Zoro, avendo sentito la conversazione fermarono la loro lotta all'ultimo sangue, per disperarsi: un'altra cretina no... Uno bastava, per l'amor del cielo! 
La bionda aveva già conquistato la simpatia di Luffy e viceversa, infatti, i due stavano per cominciare le presentazioni, ma vennero interrotti da un rumore sordo e disturbante. La porta venne aperta con un calcio ed un uomo entrò nel locale, accompagnato da altri ragazzi. Avevano un'aria ostile, erano armati ed alcuni di loro sghignazzavano con aria divertita, come se sapessero cosa sarebbe successo. Erano sicuramente dei pirati. 
Si guardarono intorno e scagliarono via alcuni tavoli, prima di agganciare lo sguardo alla fanciulla seduta di fronte a Luffy e di avvicinarsi con indiscrezione. Il capo della banda sbatté le mani al tavolo e guardò la ragazza come se la conoscesse.

-"Guarda guarda chi si fa vedere. La bimba del Crim e il suo cucciolotto." Sorrise con aria malsana, guardando il cane che gli ringhiava contro, pronto ad attaccarlo alla minima mossa.
-"Ian? Che diavolo sei venuto a fare qui? Non ho alcuna intenzione di venire a far parte della tua ciurma, te l'ho già detto!" Si difese la ragazza, arricciando le sopracciglia.
-"Davvero? Non è una frase saggia da dire, piccola. Avremmo potuto divertirci, insieme. Ma te l'ho già detto, no? Sei restata al fianco di quel pazzo per troppo tempo. E la cosa non mi piace affatto... Quindi, non mi servi."

Questo fece viaggiare le mani nella giacca, per tirar fuori una pistola e puntarla contro la giovane. Luffy, Zoro, Sanji... Lo guardarono, scioccati e pronti ad intervenire. Luffy, furioso si mise a strillare...

-"TOCC-" 

Prima di sbarrare gli occhi, interrotto da uno sparo...



Allora.  Salve a tutti! Ho scritto questa storia svariate volte, aiutata dalla mia amica Lynne, un'altra scrittrice, qui su EFP. 
Spero che vi sia piaciuta, sul serio... e non esitate a far critiche costruttive per aiutarmi a migliorare. Ve ne sarei grata! ^^
   
 
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