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Autore: Revengeance_    26/11/2012    2 recensioni
Mi spogliai senza pudore, che ormai avevo perso da tempo, ma mi fermò prima che potessi indossare la maglietta
-Bel tatuaggio-
Si riferiva alla strofa di Streets che ho tatuata sul braccio
“No reason to tell you, what's in mind,
But in the game of life I'm doin' fine,
No reason to tell you, which way to be,
The streets have opened my eyes to see.”
-Oh, grazie.. Anche a me piacciono molto i tuoi-

Prima fanfiction pubblicata su EFP con gli A7X, abbiate pietà della mia anima.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Racconti incompiuti di Huntington Beach e Frammenti'
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Radiant Eclipse
[Racconti incompiuti di Huntington Beach I]

Era una notte senza luna e io, strizzata in un vestitino inesistente di vernice rossa con una manica lunga che mi copriva tutto il braccio sinistro, passeggiavo annoiata su una piazzola di sosta appena illuminata; avevo sonno e il trucco pesante copriva le occhiaie costruendo, con i tacchi vertiginosi, di dubbio gusto, che indossavo, la cornice perfetta per quello che era il mio lavoro.

Ormai erano quattro anni che la strada era casa mia, ventuno che il sole non mi scaldava il cuore: sono scappata di casa da una madre alcolizzata e un padre drogato a 17 anni, per quel che mi riguarda potrebbero anche essere morti.

Avevo appena finito la birra ripensando ai tempi passati, quando quello che sembrava a tutti gli effetti un tourbus si fermò a pochi metri da me. Ancheggiando e con movenze da pantera in fase di caccia, come mi aveva detto una volta un cliente, mi avvicinai spedita e decisa alla portiera aperta
-Cercate compagnia ragazzi?-
dissi schifandomi del tono da puttana, quale ero, che avevo usato e sbattendo le lunghe ciglia brillantinate
-Si tesssshoro, ma shoolo io!-
Guardai meglio il mio interlocutore, palesemente ubriaco, riconoscendo tra il trucco sbavato e i capelli afflosciati Synyster Gates
-Con molto piacere mr. Haner-
già sapevo che quella sera non avrei concluso niente, anche mentre stava fermo sembrava instabile, ma almeno avrei avuto qualcosa da raccontare... A chi lo volessi raccontare non l’ho mai capito. Mentre arrancavamo (io per il suo peso, lui per la sbronza) nello stretto corridoio del mezzo, nel gentile tentativo di portarlo nella sua cuccetta, si presentò… Più o meno…
-Uuuuuna fannn! Shono Shynysher Gatessss, lieto di fareeh la tuah conossssscenzah.-
Allietandomi (?) con il suo alito più alcolico di uno shot di assenzio puro, quello illegale.
Finalmente riuscii a farlo sdraiare, non prima di avergli promesso che gli avrei fatto tante coccole e aver smesso di ridere dopo che aveva ammesso la sua relazione con Zacky Vengeance il suo “pasticcino ripieno con gli occhi color del mare in una dolce mattina di luglio”. Parole sue.
-Ehy Gates, lascia in pace questa signorina che altrimenti te la farà pagare cara!-
Sobbalzai a quella frase e sorrisi amaramente, tornando alla realtà, girandomi verso il ragazzo che aveva parlato che, con i suoi occhi azzurri, guardò il mio “sorriso”. Forse capendo più di quello che sarebbe dovuto trasparire.
-Già, il tuo amico è un chiacchierone… Vuoi approfittare tu della mia presenza?-
Aggiunsi cambiando nuovamente il sorriso, in uno sincero, quando sentii il leggero russare che proveniva dalle mie spalle e guardandolo negli occhi
-No e chiamami Jimmy-
Dopodichè si avvicinò velocemente e mi strinse tra le sue braccia tatuate, quella smorfia che cercavo di spacciare per sorriso diceva davvero così tanto a quegli occhi incredibili? Oppure i miei occhi verde scuro erano una finestra aperta sulla mia anima per lui? Stretta tra la Vergine Zombie e il Cavaliere Senza Testa iniziai a versare lacrime, accorgendomene solo dopo un po’ e rimanendo stupita quasi non capendo cosa fossero quelle gocce bagnate che mi rigavano il viso
-Shhhh… È tutto finito, ora ci siamo noi con te-
aggiunse accarezzandomi la schiena
-Con chi stai parlando Jimbo?-
Fui costretta a staccarmi da lui e girarmi verso la voce, fin troppo conosciuta, che aveva rivolto la parola a Jimmy
-Con la mia nuova amica. Matt, Johnny, Zacky lei è..-
mi resi improvvisamente conto di non essermi ancora presentata
-Piacere io sono..-
mi interruppi, il mio nuovo nome era il titolo di una loro canzone, ma venni incoraggiata dalla stretta del braccio del batterista attorno alle mie spalle
-…Radiant, Radiant Eclipse-
arrossii, ma probabilmente il mio non era nulla in confronto al rossore che notai sul volto di Zacky quando spostai gli occhi dalle fossette che si erano formate sul volto di Matt nell’udire il mio nome. Appena dopo la mia presentazione, infatti, Synyster si era mosso nel letto e aveva parlato nel sonno cercando “Zee cucciolo mio” facendoci scoppiare tutti a ridere. Anche il diretto interessato nonostante il colore tendente all’aragosta. Ci riprendemmo dalle risate dopo una buona manciata di minuti e io tentai, inutilmente e cercando di evitare gli sguardi di tutti, di rendere il mio “vestito” quantomeno accettabile
-Ti prestiamo qualcosa noi, tranquilla!-
Mi disse Zacky sorridendomi e accennando alle valige in fondo alla stanza
-N-Non preoccupatevi, non ce n’è bisogno, sto benissimo così-
sorrisi a Jimmy cercando di essere convincente, ma ricevetti un’occhiataccia
-Non dire stronzate!-
mi zittii, Matt tossicchiò
-Noi andiamo dillà se vi serve qualcosa beh..-
Johnny lasciò cadere il discorso e si allontanò con gli altri due; Rev , intanto, si era reso conto di aver usato un tono forse troppo duro e cercò di rimediare buttandola sul ridere
-Il vosso non è pev niente il tuo colove, cava! Con i capelli di quel colore stupendo poi..-
il tono in falsetto e la r moscia mi fecero sorridere e annuii, arrossendo per il complimento ai miei capelli verde acqua, accettando dei vestiti decenti e lui si voltò indicando le valige
-Vengeance, Christ, Shadows, Gates e la mia-
mi avvicinai alla valigia verde di Zacky e presi una maglietta dei Misfits, poi frugai nell’anonimo borsone grigio di Johnny da dove trafugai un paio di pantaloni neri e una cintura. Mi spogliai senza pudore, che ormai avevo perso da tempo, ma mi fermò prima che potessi indossare la maglietta
-Bel tatuaggio-
Si riferiva alla strofa di Streets che ho tatuata sul braccio
“No reason to tell you, what's in mind,
But in the game of life I'm doin' fine,
No reason to tell you, which way to be,
The streets have opened my eyes to see.”
-Oh, grazie.. Anche a me piacciono molto i tuoi-
dissi accennando con il mento alle sue braccia e stringendomi le spalle; con quest’ultimo movimento, però, gli feci notare che avevo qualcosa tatuato anche sulla schiena
-Posso vedere?-
mi limitai ad annuire e a dargli le spalle slacciandomi il reggiseno e facendo un risvolto ai pantaloni per fargli vedere meglio
-Radiant Eclipse-
lesse ad alta voce mentre passava la mano sui contorni della scritta che mi decorava la parte alta della schiena, da scapola a scapola. Passò le dita anche sui contorni delle ali sotto il mio “nome” e non solo lì, sentivo le sue mani percorrermi la schiena delicatamente fino ad arrivare al tatuaggio che avevo poco sopra l’elastico dei pantaloni
- Hope will fall tonight with broken wings, descending entity in me.-
come il mio nome d’arte disse questa frase ad alta voce, soffiandomi le parole sul collo scoperto, intanto le sue mani avevano ripreso a vagare sul mio corpo. Non reagii, non mi mossi nemmeno, non più curante dell’effetto che il mio corpo faceva agli uomini, troppo abituata a mani estranee sulla mia pelle.

[Via del Campo c'è una puttana gli occhi grandi color di foglia se di amarla ti vien la voglia basta prenderla per la mano ]

Mi girò e venni avvolta di nuovo da quelle grandi braccia, sentii il sinistro scendere sotto le mie ginocchia per farmi perdere l’equilibrio e prendermi in braccio; mi portò fino ad una cuccetta, che capii essere la sua, e mi adagiò su di essa
-Dormi qui-
mi disse sbadigliando
-E tu?-
chiesi impensierita
-Mi arrangio-
sorridendomi fece per dirigersi verso il salottino dove si trovavano i divanetti; non so perché ma lo trattenni per un braccio, avrei potuto dirgli “Ehy, tranquillo, ci vado io dillà” invece dissi
-Rimani qui...-
“…Con me” avrei voluto aggiungere, ma almeno questo non lo feci. Mi voltai di spalle e mi accoccolai verso la parete, lo sentii sdraiarsi dietro di me e poco dopo le sue braccia mi circondarono, percepii la pelle nuda del suo petto sulla mia schiena scoperta: mi girai e cominciai a baciarlo delicatamente seguendo la scritta rossa e nera “Fiction” che aveva tatuata sul petto, ero come in trance, ma lui mi fermò per poi stringermi a se
-Dormi..-
chiuse gli occhi
-Mi chiamo Alexandra-
furono le ultime parole che dissi prima di chiudere gli occhi e addormentarmi tra le sue braccia, ma non prima di aver scorto un sorriso sulle sue labbra.

Radiant Eclipse/Alexandra

Angolo della tizia alta un tappo e una Vigorsol:
Se stai leggendo qui significa che sei ancora in vita! *ringrazia di non aver commesso un omicidio* questa è la prima di una serie di one shot/ mini long fiction che avranno per protagonisti i cinque ragazzoni e il mio nuovo pg (e altre eventuali comparse) :3 appena pubblicherò la seconda OS/mini long creerò la serie. :3
Mi lasci una recensioncinainaina? *Offre Zacky che fa gli occhioni da cucciolo*
Revengeance_

   
 
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