26/11/2012
1 recensioniSono di nuovo qui ad infestare questo sito. ^^
Ciò che segue (=P) sono tre flashfic, piuttosto corte devo dire (u.u) e abbastanza senza senso, che parlano di tre personaggi (>u<), che mi sono venuti così, per ispirazione (xD).
(Perché tutte ‘ste faccine? NdTutti) (Perché m’andava. ^^ ndMe)
Oooora, per chi segue “Un’eccentrica vacanza!” (*silenzio tombale* °-°), gente, non mi sono dimenticata del nuovo capitolo, ho solo avuto qualche intoppo…^-^’
E ora non mi resta che lasciarvi e augurarvi buona lettura! ^.-
~ Sasuke Uchiha
Quando Sasuke, all’incirca all’età di quindici anni, pensava al suo futuro si immaginava: ancora ricercato, sfregiato da diverse cicatrici, abbastanza decrepito da avere l’artrite, ma troppo orgoglioso per ammetterlo, e circondato da così tanta solitudine da riuscire a sentire l’eco dei suoi pensieri.
Deprimente, s’era detto.
Ora Sasuke ha all’incirca ventotto anni, è un ex nukenin, l’unica cicatrice che ha gli è stata fatta da Naruto, durante la quarta guerra ninja, è orgoglioso, ma non ha l’artrite, i suoi pensieri sono coperti dagli schiamazzi di due bambini che scorrazzano per casa e dalle urla di sua moglie Sakura, tanto che la solitudine sembra un lontano miraggio, e lui ancora pensa al futuro: quando, finalmente, sarà artritico e potrà poltrire tranquillamente sulla poltrona di qualche ospizio.
Non vedo l’ora, ha pensato.
130 parole
~ Nauto Uzumaki
Da quando Naruto è diventato Hokage, ha iniziato ad odiare la sua firma. Su ogni documento scrive: “Uzumaki Naruto” e così su tutti i fogli. Uzumaki ovunque!
A volte scrive Namikaze, giusto per variare; tanto è comunque il suo cognome. Ha anche provato ad addestrare Konohamaru, Moegi e Udon ad imitare la sua firma, scatenando però una rivolta di massa.
Così ha desistito.
Da qualche tempo imbosca confezioni di ramen precotto in ufficio, per passare in tempi morti in migliore compagnia. Ciò che non ha ancora capito è come questi tempi morti riescano a tramutarsi in riunioni di gruppo. Gente che entra, nessuno bussa, al diavolo l’educazione. È sempre riuscito a nascondere il suo pranzo, illegale secondo chissà quale strampalata regola, fino a quando non si è fatto scoprire da Sakura, rischiando il linciaggio.
Altra brillante idea abbandonata.
Così adesso si consola con pensieri perversi sulla sua dolce e ingenua fidanzata. D’altronde, tale maestro, tale allievo; Jiraiya e un eccellente maestro. E da bravo Hokage premedita meticolosamente dal principio quella che lui chiama ‘Missione Hinata’.
Sicuro che nulla lo fermerà.
170 parole
~ Tsunade
Tsunade, da qualche mese a questa parte, può fieramente affermare di aver raggiunto la tanto agognata pensione. Niente ninja, niente missione, addio inutili documenti, benvenuta terza età. Basta ore seduta su quella scomoda poltrona, con Shizune – quella scocciatrice! - a metterla sotto torchio.
Eppure manca qualcosa.
Poi vede proprio Shizune entrare sorridente dalla porta, con TonTon sottobraccio, e già si sente meglio.
Ha le sue amatissime bottiglie di sake, tutta l’agiatezza che potesse desiderare, dorme il mattino, il pomeriggio e – perché no? – anche la sera. Quando mangia s’ingozza, al diavolo la linea! Quelle piattole dei consiglieri non sono più affar suo; è così tranquilla e rilassata che rischia di convertirsi in un vegetale. Non sarebbe affatto male: neanche una responsabilità.
Ma qualcosa continua a non andare.
Quando ne ha voglia, esce di casa, gira per il villaggio e si perde nella sua euforia. Famiglie felici che scorrazzano per le strade di terra battuta, coppie di innamorati che si godono la bellezza di quel posto in cui sono nati, venditori sorridenti che parlano con i clienti come se li conoscessero da una vita – e forse è vero. –. Tsunade sente di essersi persa qualcosa, finché non vede i suoi ninja, quelli che tanto l’hanno fatta penare. Ragazzi che dai dodici anni ha visto crescere, insieme ai loro maestri, e che ormai sono adulti, le sorridono, la salutano, come fossero la loro famiglia. Le parlano con naturalezza - perché loro sì che si conoscono da una vita! -. Sono loro a mostrarle quanto è veramente bello quel villaggio in cui lei stessa è nata.
E ora non c’è niente che non va.
270 parole
Angolo Autrice
Finishhhh! ^^
Lo so, lo so, non dovrei scrivere flashfic. u.u Sono abbastanza negata, ma mi sono venute di getto in un momento di follia. ^///^
Ditemi se vi sono piaciute e accetto anche tanti (tantiiissimi. u.u) consigli su come scrivere flashfic o drabble, che, se Dio vuole, un giorno riuscirò a scrivere più decentemente…o almeno lo spero per voi perché siete voi poveri sciagurati a dovervi sorbire le mie storie. xD
Alla prossima e grazie a tutti per aver letto. ^^