Il loro primo bacio era stato... strano.
John non ha altro modo di definirlo.
Erano giù, nell'appartamento di Mrs Hudson - scappata in cucina a prendere tè o biscotti o qualcosa che John proprio non riesce a ricordare - e parlavano dell'ultimo caso risolto.
John rimproverava Sherlock di essere stato troppo avventato con quel rapitore - aveva due pistole, santo Dio - e Sherlock rimproverava John di non avergli lasciato il tempo nemmeno di fargli una domanda che subito si era frapposto fra lui e i proiettili, sparandogli un colpo preciso alla mano, facendo schizzare in aria la pistola e urlare di dolore il criminale.
Avevano riso, concordando sul fatto che era tutta colpa di Anderson, per un motivo che non valeva la pena nemmeno di ricercare: "è sempre colpa di Anderson", era diventato il loro motto.
E poi Sherlock l'aveva guardato. Uno sguardo, niente più.
Aveva occhi belli, Sherlock, e John ne era profondamente attratto.
Era stupido dire di no. Era stupido ignorare quel tuffo al cuore quando ogni mattina scendeva a fare colazione e trovava il suo migliore amico già in piedi, a volte con il violino fra le mani, a volte con strani contenitori inquietanti da cui provenivano strani rumori, a volte semplicemente seduto sulla sua poltrona con solo un lenzuolo addosso.
E diceva "buongiorno, John" come se stesse aspettando da ore che scendesse solo per poterlo accogliere.
John l'aveva visto avvicinarsi piano, sfiorando il legno del tavolo con le dita da pianista, e poi aveva inclinato piano la testa verso sinistra, come faceva sempre quando voleva decifrare qualcosa di difficile.
E John, in quel momento, era il suo puzzle. Il suo bellissimo rebus da risolvere.
Sherlock lo aveva baciato così, senza motivo, uno sfioramento di labbra, leggero e perfetto, e la mano destra che s'infiltrava piano fra le sue ciocche bionde.
John non aveva chiuso gli occhi, Sherlock sì.
- Mrs Hudson potrebbe tornare da un momento all'altro, Sherlock.
E Sherlock aveva socchiuso le palpebre, lento, languido, respirando sulla bocca di John e sorridendo appena, stringendo il suo braccio in una presa dolce e che diceva tutto ciò che non si erano mai detti.
- Mrs Hudson ci ha visti due minuti fa, John, ed è corsa a prendere la macchina fotografica.
- Cosa?!
E Sherlock aveva riso, aveva riso tanto e forte, e John l'aveva guardato per lunghi e interminabili secondi, con il cuore gonfio di un sentimento troppo forte da esprimere a parole.
Ed era stato strano, il loro primo bacio. E bellissimo.
E John pregò, pregò di poterlo fare ancora, e ancora, fra un assassino e una sparatoria, di poter baciare ancora quell'uomo che aveva la fortuna di vivere ogni giorno.
Ps. I'm a Serial Addicted
Oggi è giornata angst (l'avete saputa la forsequasinotizia che le riprese sono rimandate a marzo, sì? Bene) e paradossalmente ho scritto fluff. Adoro descrivere i loro primi baci, e ne avevo sinceramente bisogno. Ho preso spunto da questa meravigliosa fanart <3 e insomma. Ora vado a collassare sul letto perché ho dormito sì e no quattro ore. Vi amo tutti, sapevatelo, ma una dedica particolare alle ragazze del TCTH. Siete il mio respiro, ecco u_u
ps. Il titolo è una famosa frase di John Cena. Così, per dirvelo.
Jess