Voglio andarmene.
Non è un pensiero coerente, non è nemmeno un pensiero concreto e serio. Solo una vaga sensazione, mentre guido nella notte verso Long Island e mi rigiro nella testa parole slegate, prive di significato.
Si, sono stanco.
Mi piace viaggiare in macchina da solo, godermi in silenzio l’abitacolo buio, la calma, la musica, questa sensazione di stare nel flusso dei veicoli come una foglia caduta nel fiume, trasportata dalla corrente. Specialmente in questo periodo non riesco mai a rilassarmi tanto come quando vado a controllare i progressi della mia nuova casa… Sta diventando una specie di scusa per me, ci vado un po’ troppo spesso. E’ solo che ho bisogno di questi momenti, posso riflettere, cercare di ritrovare la mia serenità.
Sono esausto.
Ho perduto la direzione. Ho fatto troppi errori.
E’ strano a dirsi, ma mi viene da pensare al successo che hanno avuto i concerti di ritrovo con Art…  Tutta quella gente completamente presa dal passato, da Simon and Garfunkel, un duo che non esiste più.
Io sono Paul Simon, ora, e non voglio vivere sugli allori.
E’ che sono stanco…
Però è bello viaggiare così, di notte, solo con i miei pensieri.
E poi non c’è il silenzio opprimente della solitudine, non da quando ho preso l’abitudine di ascoltare questo nastro in macchina. Ha un suono così bello, così rilassante… Come se volesse dirmi: “va tutto bene, stai tranquillo, va tutto bene”.
E’ diverso dalle cose che ascolto di solito, dalle canzoni che suono, le mie canzoni: è un soffio di novità.
Chissà chi sono questi musicisti… Magari potrei rintracciarli, potremmo suonare qualcosa insieme…
…Che belle queste note che mi cullano il cuore, sprigionandosi fluide nell’abitacolo scuro…
 
Seguendo il filo d’Arianna di quelle note sconosciute, Paul Simon e Roy Halee andarono in Sudafrica e diedero vita a Graceland.