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Autore: Phobos_Quake 3    27/11/2012    1 recensioni
Capitolo finale di “Dolls And Robots War”. Incredibilmente, con somma sorpresa di tutti, Alice rivela di essere ancora viva tramite un messaggio audio salvato su un floppy disk spedito a Shinku. Inoltre, ha costruito nuove Alice Maidens basandosi sugli appunti di Rozen, quindi identiche alle Rozen Maiden in tutto e per tutto. La battaglia finale sta per iniziare!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10:

L’Ultima Battaglia Sotto Il Monte Fuji



Non aveva più la sua voce, ma era femminile ed era fin troppo famigliare.
-N… No! Non posso crederci… Dimmi che non è vero!- dissi tutta tremante.
-Mi spiace deluderti, ma sono proprio io!-
M’inginocchiai con le lacrime agli occhi. E non fui l’unica. Anche le altre si unirono a me.
-Ehy, che reazione! Non pensavo di emozionarvi così. Vi sono mancata?-
-Come… come diavolo hai fatto a…- chiese Kirakishou che, strano a dirsi, era sconvolta quanto me.
Laplace, o meglio, Alice, iniziò a ridere.
-Ricordate il nostro ultimo scontro?-
Annuimmo.
-Ricordate che presi la testa di Laplace con una mano fingendo di distruggerla? Ebbene, in realtà stavo trasferendo la mia “anima” nel suo corpo. Fortunatamente il trasferimento fu molto più rapido di quanto pensassi. Ha avuto la stessa rapidità di quando si scarica un’immagine. Ah, ah, ah, ah, ah!-
Mi misi le mani tra i capelli continuando a piangere disperata. Non potevo credere a quanto sentivo. Speravo fosse solo un brutto sogno.
-Quindi… le Alice Maidens hanno fatto finta di non conoscerti. Loro sapevano che tu eri la loro madre!- disse Kirakishou.
-Vedo che sei intelligente, cara la mia signorina tutta panna. Sono state davvero delle bravissime attrici. Anche quando Rokushi ha combattuto con me, è stata bravissima. Davvero un’attrice fenomenale. Da premio Oscar!-
-Se avessi continuato a combatterla…-
-Già, se avessi continuato, sarebbe stata costretta a uccidermi, ma avrebbe esitato e voi avreste scoperto l’inganno. Sapevo, però, che una vostra sorellina, troppo affezionata a Laplace, non avrebbe mai permesso che morisse di nuovo e quindi l’ha interrotto.-
-Shinku…- disse la mia candida sorella.
Probabilmente mi aveva guardato, ma io avevo gli occhi fissi sul vuoto.
-Eh. La morte di Laplace l’aveva così sconvolta… era normale che interrompesse lo scontro per non vederlo morire di nuovo. Come ci si sente, adesso, sapendo che ora dovrete combattere contro qualcuno che consideravate un amico?-
La domanda era rivolta a me, ma non risposi. Ero troppo sconvolta.
-Mmmmh… la linea è occupata vedo. Dimmi Kirakishou, come ti senti?-
-Delusa sinceramente. Delusa perché ho fatto tanto per riportarlo tra noi e adesso…-
Non la vidi in faccia, ma sono pienamente sicura di dire, a giudicare dal tono della voce, che l’imperturbabile Kirakishou stava piangendo.
-Adesso dovrai distruggerlo con le tue mani. È questo che volevi dire?-
Kirakishou non rispose.
-Chi tace acconsente. Dimentichi una cosa però… come farai, anzi, come farete?-
-Ho anch’io una domanda per te!-
-Sentiamo!-
-Come ti senti in un corpo dalle fattezze maschili?-
Alice rise di gusto.
-Non ne sento differenza. È come tutti gli altri. Ti va bene come risposta?-
Io mi alzai e mi diressi verso Alice. Il mio corpo si muoveva meccanicamente. Alzai la testa e lo fissai in quegli occhi diventati tristemente di colore arancione. Qualcosa si strinse al mio collo e fui tirata all’indietro.
-Stagli lontano, stupida! Cosa pensavi di fare?-
Non ero in me e dissi una cosa che non sarebbe mai uscita dalla mia bocca.
-Volevo farmi uccidere. È colpa mia se Laplace è stato posseduto da Alice. Non merito di vivere!-
Uno schiaffo fortissimo da parte di Kirakishou mi risvegliò.
-Non è stata colpa tua!- mi disse.
-Ma…-
-Allora che avete deciso di fare? Non potete scappare da qui. Conoscete la leggenda no? Resterete qui per sempre. Anche se, per miracolo, riuscirete a scappare, vi darò la caccia e vi distruggerò. Ora capite perché ho scelto questo posto come campo di battaglia? Ah, ah, ah, ah!-
-Siamo… siamo condannate… Ha il corpo di Laplace… non abbiamo alcuna speranza di batterlo!- dissero le altre.
Laplace… no, Alice, lanciò un’onda energetica dalla mano destra costringendoci a evitarla scansandoci e fluttuando. Suigintou la prese in pieno, ma tanto si riparò con le ali. Lo scopo di Alice era separarci. Con una rapidità incredibile, Alice fluttuava davanti a me.
-Una volta ti ho lasciato vivere e mi hai distrutta. Non commetterò lo stesso errore! Sarai la prima a morire!- disse e mi afferrò il collo.
Avevo perso così tanto la voglia di combattere, che non reagii minimamente. Volevo che tutto finisse. Tutta al più, l’ingrato compito di distruggere colui che un tempo era il nostro amico Laplace, assorbendo le Rose Mystiche delle altre, sarebbe toccato a qualcun’altra.
-Fai… quello che devi fare!- dissi chiudendo gli occhi in segno di resa.
-Con piacere!-
Sentii un rumore metallico, lo stesso che fanno due spade quando cozzano tra loro, e il braccio di Alice vibrare. Era la spada di Kirakishou, che non appena riaprii gli occhi la vidi spezzarsi in due.
-Brutta mossa, candida rosellina!-
Alice mi scaraventò a terra come se fossi immondizia e rivolse il suo sguardo inquietante verso Kirakishou.
-S… svegliati Laplace!- disse.
Alice iniziò a ridere fragorosamente.
-Ti piacerebbe non è vero? Ma ormai lui non esiste più!-
Alice cercò di attaccare, ma Kirakishou evitò il colpo scansandosi e lanciandole contro le sue lame di ghiaccio. Ogni volta che si scontravano con il suo corpo, andavano in frantumi senza farle il minimo danno. Suigintou arrivò a darle una mano, usando i suoi dragoni, che la scagliarono contro una parete, ma non fu sufficiente. -State solo tentando delle mosse disperate. Sapete una cosa? Mi piace! Disperatevi ancora di più!- disse Alice rialzandosi.
Dal terreno, spuntarono le piante di Suiseiseki che si avvinghiarono ai suoi arti.
-Presto, Souseiseki, attaccala ora!-
Souseiseki impugnò le cesoie, pronta a spiccare il volo, ma all’improvviso si bloccò. Rimase ferma dov’era.
-Che cosa fai?- le chiese la gemella.
-È tutto inutile. Non funzionerà. Le mie cesoie si spezzeranno come la spada di Kirakishou. Non servirà a nulla!-
Alice rise divertita, si liberò senza sforzo, con uno scatto fulmineo apparve davanti a Souseiseki e le ficcò una mano nel petto.
-Addio, maschiaccio!-
Suiseiseki gridò disperatamente il nome della sorella, mentre quest’ultima cadde a terra supina.
-N… no… non di nuovo!- dissi.
-Fuori una. Chi sarà la prossima?-
Il corpo di Souseiseki s’illuminò e la Rosa Mystica uscì dal suo corpo.
-Ah no! Stavolta non mi faccio fregare così facilmente!-
Alice afferrò la Rosa Mystica con la mano sinistra e iniziò a urlare di dolore. La manica e il guanto scomparvero in un attimo, ci fu un’esplosione e si ritrovò senza un braccio.
-A… assurdo…- disse tutta tremante.
La Rosa Mystica si diresse, volando sopra la sua testa, velocemente verso di me ed entrò nel mio corpo.
-N… no… non di nuovo!- ridissi.
Ero diventata un disco rotto. Non facevo altro che ripeterlo e non muovevo un muscolo.
-Non ti permetterò di distruggermi una seconda volta grazie all’aiuto delle Rose Mystiche. Muori Shinku!-
Alice volò verso di me, ma i rovi di Hinaichigo si avvolsero sulle sue orecchie frenandola.
-Maledetta mocciosa!-
Alice tagliò i rovi, compì un salto e affondò il suo pugno nel petto di Hinaichigo. Entrambi tornarono a terra in sincrono, ma Hinaichigo era prona e non si muoveva più. Anche la sua Rosa Mystica entrò nel mio corpo.
-A quanto pare, il copione si ripete!- disse Alice.
-Ma se ti uccido per prima, non accadrà!- aggiunse.
-Sei una stupida!- disse una voce.
La voce era di Laplace. Stava cercando di riprendere il controllo di sé. Infatti, i suoi occhi cambiano colore come la voce. Occhi arancioni, voce di Alice. Occhi rossi, voce di Laplace.
-Stai zitto idiota! Non permetterti più d’insultarmi.-
-Sei una stupida ripeto! Anche se sconfiggerai Shinku, la sua Rosa Mystica e le altre due che ha in corpo, andranno sicuramente a qualche altra Rozen Maiden. In ogni caso, sarai sconfitta!-
Questo la fece stare zitta per qualche secondo, infatti, gli occhi rimasero rossi per un po’, finché non tornarono arancioni.
-Ma torna a dormire coniglio pazzoide!-
-Laplace ha ragione!- dissi finalmente riprendendomi.
-Anche se mi uccidi, sarà qualcun’altra a prendersi le Rose Mystiche!-
-Sta zitta!-
Mi lanciò un’onda energetica buttandomi a terra. Quando alzai la testa, vidi che stava correndo verso di me, ma i rovi bianchi di Kirakishou e le piante di Suiseiseki le fermarono i movimenti. A un tratto, atterrò davanti a me Kanaria, con il violino, che mi dava le spalle.
-K… Kanaria!-
-Kanaria non poteva rimanere a guardare! Anche Kanaria deve combattere!-
-Smettila di blaterare, allora, e attacca!- dissero le due.
-Primo movimento: Prolog!-
La melodia creò una tormenta di neve, ma che non servì a nulla. Non riuscì neanche a congelarla.
-Come prologo è stato deludente!- le disse.
Si liberò dei rovi e delle piante, dopodiché raggiunse Kanaria con un balzo.
-Come mai, non tremi di paura questa volta?-
-Kanaria ha una fifa blu, ma non lo vuole far vedere!-
Suigintou intervenne con un calcio rotante che fece barcollare Alice, ma in realtà fingeva. Ci stava prendendo in giro.
-Scansati sorella, è il momento del secondo movimento!-
Non se lo fece dire due volte e volò in alto.
-Ogni tentativo è inutile e tu lo sai!-
-Eine Kleine Nachtmusik!-
Musica classica. Finalmente. Solo una volta aveva usato un brano del genere. L’onda d’urto scaraventò Alice poco lontano. Peccato che si rialzò subito pulendosi lo smoking, anche se aveva una mano sola.
-Forza. Hai ancora un movimento da sfruttare. Vedi di non deludermi però, altrimenti sarai la prossima a morire!-
Kanaria rivolse il suo sguardo verso di me.
-Abbi cura della Rosa Mystica di Kanaria!- mi disse.
La pianta di Suiseiseki tornò a immobilizzarla.
-Ho capito, scusa un attimo!-
Alice si liberò ancora e si diresse verso di lei.
-Rettifico: sarai tu a morire adesso!-
Suiseiseki reagì disperatamente usando il getto dell’annaffiatoio che colpì Alice in pieno volto. Sapete quale fu il risultato? Nulla. Non le accadde assolutamente nulla.
-Suiseiseki! Terzo movimento: What's Hidden There?-
Questo non era propriamente un movimento d’attacco, ma servì solo per far scomparire magicamente Suiseiseki. Più precisamente a nasconderla, proprio come suggeriva il titolo.
-Affascinante, ma ora basta!-
Alice lanciò un’onda energetica che distrusse il violino di Kanaria. Suiseiseki ricomparve.
-Ma che…?-
-Rieccoti!-
Suigintou e Kirakishou cercarono di aiutarla, ma non fecero in tempo. Poterono vedere il suo povero corpo colpito da un violento calcio che le perforò il petto. Un’altra Rosa Mystica che finì dentro di me.
-Bene. È arrivato il vostro turno. Devo solo scegliere chi sarà la prima tra voi!- La spada di Kirakishou era tornata sulla sua mano.
-È tutto inutile, fiocco di neve!- le disse Alice.
Saltò e con un calcio volante le perforò il petto.
-Gin… sama…- disse prima di cadere a terra.
-Dannazione!-
Suigintou tentò la mossa disperata di attaccarla con i suoi dragoni, ma niente.
-Alice!- gridò Kanaria.
Il violino tornò in suo possesso.
-Movimento finale: Hurricane!-
La melodia creò, appunto, un vero e proprio uragano, ma quando Alice fu investita, non si mosse di un millimetro.
-Complimenti per i gusti musicali, ma è tempo di finirla con i concerti!-
Volò verso Kanaria e le perforò il petto con la mano. Kanaria cadde all’indietro, s’illuminò e mi ritrovai con l’ennesima Rosa in corpo.
-Siete rimaste sole sorelline. Che avete intenzione di fare?-
-Cos’hai intenzione di fare tu! Lo sai che quando Shinku, o io, assorbiremo l’ultima Rosa Mystica, sarai spacciata?-
-È un rischio, certo…-
Alice mi si parò davanti.
-Troppe volte ti sei salvata. Ma ora basta!-
Sollevò la mano, pronta ad affondarla nel mio corpo, ma Suigintou riuscì a mettersi tra noi due e ad abbracciarmi. In sintesi, si prese il colpo al posto mio.
-S… Suigintou!- dissi.
-O… Ora falla a pezzi!- disse prima di accasciarsi a terra.
L’ultima Rosa Mystica entrò nel mio corpo e ci fu un intenso bagliore. Per la seconda volta, avevo un lungo abito bianco, come quello di una principessa, con due ali dello stesso colore dietro la schiena.
-Ci incontriamo di nuovo… ma stavolta non mi farò battere!-
-Se tu non avessi il corpo di Laplace…-
Alice mi colpì con un pugno. Non mi fece nulla. Usò un calcio, ma il risultato fu lo stesso. Più colpiva, più non serviva a nulla.
-Dannazione!-
-Ora capisci cosa proviamo quando ti colpiamo e non serve a nulla?-
Non mi rispose e tentò di colpirmi ancora e ancora. Fu allora che i suoi occhi tornarono rossi.
-Ogni tentativo è inutile. Smettila di renderti ridicola!- disse Laplace.
Di nuovo gli occhi arancioni.
-Ti ho detto che devi stare zitto e tornare a dormire!-
-Scordatelo! Sei tu che devi dormire!-
-Piantala, cretino!-
Approfittando del litigio tra le due personalità, disposi i corpi delle mie sorelle in fila, supine e con le mani unite sul petto. Alice/Laplace continuavano a litigare tra loro con insulti che non sto qua a riscrivere. Vi lascio immaginare. All’improvviso, Alice riprese il controllo e stava per lanciarmi un’onda energetica, ma Laplace la fermò, sollevò il braccio al cielo, chiuse la mano a pugno e si diede una violenta botta sul petto perforandolo. Io rimasi sconvolta, mente lo vidi inginocchiarsi e perdere olio dal petto e dalla bocca.
-L… Laplace…- dissi in lacrime senza riuscire a muovermi.
-Tu… sei un pazzo. Un vero e proprio… coniglio pazzoide…- disse Alice.
-Questo… è il mio corpo… non il tuo. Preferisco esplodere… piuttosto che essere posseduto… da te! Lo faccio… per le mie amiche…- le rispose.
Laplace mi guardò, gli occhi erano i suoi, e mi sorrise.
-Vi voglio bene, piccole dame!- disse.
Sollevò il braccio al cielo, lanciò un’onda energetica e il soffitto gli crollò addosso.
-Laplace…-
Prima che potei inginocchiarmi e piangere, ci fu un’esplosione terribile. Questo fece tremare la caverna. Stava per crollarmi tutta addosso. A un tratto, il mio corpo cominciò a muoversi contro la mia volontà. Comparve il violino di Kanaria e dissi sempre contro la mia volontà:
-Movimento extra: The Real Escape!-



Nota 9: Kanaria suona: Prolog degli Änglagård, Eine Kleine Nachtmusik di Wolfgang Amadeus Mozart, What's Hidden There? degli Svanfridur, Hurricane di Bob Dylan, The Real Escape degli Everon.
   
 
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