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Autore: Nemsi    27/11/2012    3 recensioni
Voglio la verità. Riuscirò a piegarti, anche a costo di rubarti il bastone. Dovrai ascoltarmi. Me lo devi. E non mi importa se la tua mente geniale non la pensa così.
[What if relativa al 6x06- Gregory House PoV]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy | Coppie: Greg House/Lisa Cuddy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
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Titolo: L'importante è adesso
Fandom: House MD
Personaggi: Gregory House, Lisa Cuddy
Genere: romantico, one-shot
Rating: verde
Warning: nessuno
Parole: 700
Dedicata a: Luna Malfoy
SPOILER: l'episodio di riferimento è il 6x06.

L'importante è adesso

Voglio la verità.
Riuscirò a piegarti, anche a costo di rubarti il bastone.
Dovrai ascoltarmi.
Me lo devi. E non mi importa se la tua mente geniale non la pensa così.

Eccola che si avvicina. Credevo ci sarebbe voluto più tempo.
Non ha più i nervi saldi di una volta. Essere madre è una rovina. E per alcune donne lo è più che per altre.
E’ notte. Il mio team, o meglio Foreman visto che è l’unico a non avere vita sociale, è giù in laboratorio a compiere le analisi per il paziente. Fatica inutile, qualunque sia il risultato non sarà indicativo e saremo punto a capo.
E’ più bella del solito. Il tailleur nero con la gonna a pieghe e’ il mio preferito. Fa tanto educanda...
Continuo a giocherellare con la mia palla preferita, mentre aspetto che parli.
“Mi ha lasciato.” Lo sussurri appena, vedo pezzi del tuo orgoglio cadere a terra ad ogni parola.
A quanto pare neppure Lucas si è dimostrato “uomo” e “affidabile” allo stesso tempo. Forse stare con una donna che vede in lui solo il futuro babysitter ad vitam per la figlioletta bastarda era troppo da sopportare. Come biasimarlo...
“E io ti sembro un consulente per coppie scoppiate?” non c’è astio nella mia voce. Solo un po’ di scherno. Sono stato in manicomio in fondo, mica a Lourdes.
Ti vedo fremere. Quanto ti costa tutto questo Cuddy?
Forse quanto è costato a me rivelarti a quella festa anni ’80 quello che ho represso per anni? E dico forse.
Non sta andando come avevi previsto. Ti si legge in faccia.
Spiacente, ma questo sono io. Pacchetto tutto incluso.
“Sono stata una stupida ad illudermi.”getti la maschera così facilmente che mi lasci basito. E vedo lacrime lottare per non scivolare via dai tuoi occhi blu.
Mi alzo, annullo lo spazio tra noi. Non scappi. Sei abbastanza intelligente per sapere che non c’è nessun posto abbastanza lontano per fuggire da me.
“Dimmi House, è così divertente prenderti gioco dei poveri piccoli mortali che strisciano ai tuoi piedi?“ ed ecco la collera. Sputi il mio nome come fosse veleno. Ora ti riconosco.
“E tu ti diverti a farti sbattere da un investigatorucolo da quattro soldi, solo per dare un padre alla bastarda?” so di avere esagerato, ma non voglio trattenermi. Non sei qui per sentirti dire zuccherose bugie. E la verità è sempre amara.
La tua mano vola verso di me con tutta la rabbia di cui sei capace. La fermo in volo, senza difficoltà. Non puoi più arginare le lacrime che inondano l’oceano dei tuoi occhi.
“Stronzo!” lo sibili con un astio tale che stupirebbe Wilson, se fosse qui.
Mi limito a guardarti. Lascio la presa e il tuo braccio cade mollemente al tuo fianco. Sembri una bambola sgonfiata.
“Non abbiamo più nulla da dirci.” proclami sicura, racimolando quel poco di autocontrollo che ancora riesci a trovare in te stessa.
“Perché sei venuta?” te lo chiedo esplicitamente. Niente più giochetti.
Sorridi appena, il tuo rossetto sembra ancora più intenso ora che è bagnato di lacrime.
“Mi sono permessa di illudermi... come tanto tempo fa...” un’ammissione mesta, che sa di esami in facoltà e pianto represso.
L’afferro e la strattono verso di me. La gonna a pieghe volteggia come quella di una ballerina.
La bacio. E non ci vado piano.
Si abbandona a me, per poi aggrapparsi alla mia camicia con tutta la passione di cui è capace.
Ghigno mentalmente. Sapevo che sotto sotto era una tigre...
Ci stacchiamo solo quando ci manca il fiato.
“Intendi denunciarmi per molestie sessuali?” mi informo. Tutelarsi è importante.
Scoppia a ridere. Una risata così bella e gioiosa che per la prima volta mi rende davvero cosciente al 100% del perché proprio lei, tra tante.
Scuote la testa lentamente.
“Non penso.” mi dici sorridendo.
“Allora devo approfittare di questo tuo momento di magnanimità. E prima che si sparga la voce agli altri reparti… potrei rischiare la fila.” sento uno “stupido” sfuggirti dalla bocca.
“Le grandi occasioni capitano di raro. Adesso o mai più...” proseguo sulla falsariga dello scherzo, ma so fin troppo bene che tu sai valicare queste mie barriere. Quando vuoi almeno.
Annuisci.
“L'importante è adesso.” mormori prima di baciarmi ancora.

   
 
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