27/11/2012
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Era solo una goccia di sangue...
Non credevo che l'essenza della vita dell'uomo fosse il sangue... una cosa di qui ho così tanto bisogno, una cosa che l'uomo non ha potuto ricostruire.
Avevo bisogno del sangue di qualcuno per salvarmi, per salvare la vita di me stessa e per vivere accanto alla mia famiglia, ma ciò era solo una delle fasi difficili della mia vita.
Ogni persona, morta o viva che sia, per una volta nella sua vita si è tagliata e ha sanguinato, solo io, una ragazzina di 16 anni, sanguina dall'interno.
Ho il cuore che si ferma, sono sotto osservazione da 3 settimane, e mi devono donare qualcosa di prezioso, che probabilmente non arriverà mai!
«Come ti senti?» chiese mia madre invana, non potevo parlare, ero in coma, la sentivo sì, ma non riuscivo a dirle che mi sentivo il cuore a pezzi realmente e non metaforicamente.
Mi veniva spontaneo pensare "Ma come vuoi che mi senta? Sono sull'orlo di una morte quasi certa... come dovrei sentirmi?"
Ma qualcosa bloccava i miei occhi, e non mi lasciava aprirli.
Finalmente il dottore entrò dalla porta, lo riconobbi dall'odore di Amuchina che emanava a chilometri.
«Si risveglierà presto!» incoraggiò mia madre.
«Entro quanto?» domandò lei con la voce tremolante.
«Dopo che le abbiamo effettuato la trasfusione.»
«C'è un donatore?!» domandò mia madre stupita, balzando in piedi.
«Sì, e vorrebbe conoscere la sua figlia!»
«Buongiorno!» disse una voce sconosciuta proveniente dall'entrata.
«Ah, eccola qui signor Edward Roberts. Questa è la madre della bambina a qui donerà il suo sangue.»
"Bambina a chi?" mi domandai.
«Piacere!»
«Il piacere è tutto mio signor Roberts, la ringrazio moltissime, lei non ha idea della mia felicità! La ringrazio tanto per la sua generosità! Gliene sarò eternamente grata!»
«Non si preoccupi, l'importante è che sua figlia stia bene.»
"Molto gentile da parte sua, ma ora fatemi aprire questi maledetti occhi, che sto dormendo da tre settimane!"
Per sapere di più non perdete il prossimo capitolo...
Rave