"Non ti muovere!" imprecò per l'ennesima volta Aomine, schacciando quell'inutile testaccia rossa sul cuscino.
Altre lamentele uscirono dalla sua stupida boccaccia.
Se c'era qualcosa che Kagami sapesse fare bene era protestare, qualsiasi cosa per lui era motivo di discussione ma per quanto ci provasse, con Aomine non riusciva ad averla vinta.
"Smettila di graffiarmi la schiena! Mi fai male!" urlò di nuovo, inutilmente.
"Idiota mi fai sbagliare!" rispose  il moro che un po' per vendetta un po' per necessità, impresse  più forte l'unghia sul corpo dell'altro , ghignando poi nel vedere il segno dapprima bianchiccio divenire poi più rosso degli altri.
Stavolta aveva davvero superato sè stesso, ammise nella sua solita  modestia sfalsata e d'altronde chi altro poteva superarlo se non lui stesso?
Eppure sentiva che mancava ancora qualcosa, quei segni s'intonavano benissimo col colorito dell'altro, la sua pelle ormai rossastra e come Kagami stesso continuava a ricordargli, dolorante, era uno spettacolo ma ci voleva un tocco finale, un marchio che contraddistinguesse davvero la sua opera.
Indugiò ancora col polpastrello dell'indice su quelle linee, sfiorandole in cerca d'ispirazione ,  divertito dall'espressione contrariata di cui Taiga faceva sfoggio. I suoi occhietti rossi socchiusi e iniettati di sangue, le sue buffe sopracciglia inarcate e le sue labbra tese in una smorfia rabbiosa, facevano pensare a una tigre pronta a sbranare.
Quest'associazione di pensieri gli portò un'idea . Si abbassò portando il  viso all'altezza della schiena del compagno , onde evitare stupide ribellioni gli tenne  i polsi schiacciati sulle lenzuola. Dischiuse le labbra e aprì leggermente la bocca per depositare un piccolo morso.
Ecco, adesso era davvero perfetto! Quel capolavoro gli  sarebbe rimasto almeno per una settimana.
"Ho finito!" esultò Aomine.
Kagami trasse un lungo sospiro preparandosi a bestemmiare, elencando mentalmente tutte le parolacce presenti nel suo ristretto vocabolario.
"BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA, SI PUO' SAPERE CHE CAZZO HAI FATTO?"
L'altro rise divertito "Aspetta che faccio una foto così lo vedi anche tu" afferrò il cellulare dal comodino in un gesto fulmineo che non venne intercettato in tempo dal rosso.
Seguì un flash e gli venne mostrata la foto.
Kagami si infuriò ancora di più vedendo che aveva subito le sue unghiate solo per farsi scrive "Aomine Daiki" sulla schiena.
"CHE DIAVOLO E'?"
Un altro risolino comparve sulle labbra dell altro che entusiasta gli rispose cordialmente :
"Sono contento che tu me l'abbia chiesto Kagami, questa è ...body art!"