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Autore: M4RT1    27/11/2012    5 recensioni
Chi l'ha detto che a diciotto anni si smette di crescere? Che gli adulti non possono maturare ancora?
Beh, credo che dalla prima alla terza stagione qualcosa sia cambiato nei nostri RIS, in tutti loro.
Quindi... ecco qui come la pensano su quest'esperienza :D
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono stata promossa Capitano molto giovane. Avevo trent'anni.
Tutti hanno pensato che fosse per mio fratello, che io fossi una raccomandata. Sbagliato.
Ma ho dovuto lottare per affermarmi.
Ho dovuto lottare e basta. 
Ricordo Lily Paravidino... chi la dimenticherebbe? Ricordo che fu la mia prima indagine seria.
La prima volta che provai davvero qualcosa in più del senso del dovere. Ansia, paura, eccitazione. Sentivo che dovevo farlo, che dovevo prenderla. E non perchè fosse il mio lavoro. Non solo.
Ho continuato così. E ora c'è la Banda. E c'è stato Samuele, e Stefano. Non si può dire che la mia vita sia stata costellata dai successi, in campo amoroso.
Alex, Stefano... morti, colpevoli o innocenti che fossero. E poi i miei uomini, i miei colleghi, la paura che possa succedere loro qualcosa, e che sia colpa mia...
Il Lupo, la vendetta, i colpi. Orlando accoltellato, Orlando steso sul pavimento, Emiliano ferito, Flavia morta, investita. Gerry, trapassato da due proiettili... le sue scuse... le bombe, i conti alla rovescia, le indagini finite male.
Qualche anno fa sarei morta al solo pensiero di tutto questo.
Eppure ora no. Ora continuo a combattere.
Forse, dopotutto, aveva ragione Guido, quando disse che sarei ancora cresciuta.

Lucia Brancato


Dopo Veronica credevo che il mondo fosse finito.
Il bambino morto, lei sola, così... distante.
E poi mi chiamò Flavia.
La squadra disgregata, la fine di tutto. La fine di Ghiro, credevo.
E invece no.
Ora sono qui, anche se non si può dire che sia tutto rose e fiori, ma sono vivo. E per vivo non intendo solo l'attività respiratoria, ovviamente. In questo senso anche il ficus di Selvaggia è vivo.
Io Vivo e lo sento: sento l'adrenalina, lo sforzo della corsa, il cuore che batte frenetico. Sento la vita scorrere dentro di me quando lavoro. Quando sto con i miei amici.
Certe volte mi fermo, e tutto mi crolla addosso: le morti dei miei amici, Flavia uccisa, il rivolo di sangue che le colava dalla bocca, Stinco... lui è morto quanto lei, è morto portandosi con sé una parte del suo migliore amico. E poi c'è mio padre, la sua malattia, c'è la Banda, le bombe, il pericolo di essere fatto fuori.
Eppure è tutto questo che mi fa sentire vivo.

Daniele Ghirelli detto Ghiro


Atleta, carabiniere, eroe, scienziato... chi sono? Non lo so più nemmeno io.
So che però non sono niente di quello che gli altri credano.
Non sono un atleta, perchè fingevo. Mi drogavo, e l'idea mi fa ancora schifo. Mi faccio schifo per quello che ho fatto.
Carabiniere? Non proprio. Sono uno scienziato.
Eppure, non mi sento tale: non faccio scoperte, rendo visibile quello che esiste di già.
Eroe? No, non  lo sono. Faccio solo il mio lavoro.
E poi c'era Eleonora, e ora c'è Isabella...
Mi sento male, mi sento tirare da tutte le parti, e al centro ci sono io. Ci sono io con i miei dubbi.
Perchè non sono come gli altri? Come Milo, per esempio? Lui è così naturale, e ingenuo. Lui vive.
Io non vivo, io mi divido tra vite diverse, come per scegliere quella adatta a me.
Ma se non so chi sono, come posso scegliere cosa voglio fare?
Crescendo lo scoprirò, forse. Ma non sono già cresciuto abbastanza?

Bartolomeo Dossena, per gli amici Bart


La mia ex moglie, un carattere tremendo, troppa professionalità.
Ero sbagliato, lo so.
Sbagliavo tutto, dal salutare così freddamente allo sbattere la porta durante le riunioni.
E mi odiavo, ma non potevo fare altrimenti.
Dovevo difendermi, proteggere quell'Orlando che credevo di essere.
Eppure non lo ero.
L'ho capito col tempo, crescendo.
Non ero già scesciuto abbastanza? No, forse no.
Dovevo ancora cambiare. 
E poi c'è stato un ciclone: Lucia, il bacio, i pattini, il Lupo... la coltellata, il dolore, e ancora Lucia. E poi l'ansia, l'eccitazione, l'eccitazione nel comprare l'anello, la delusione. Lucia e Stefano, il loro bacio... il mio odio, la morte di Stefano.
Ero lì per lei, come sempre.
Lei non era qui per me.
Ora forse sì. Col tempo.

Orlando Serra


Crescere? Sì, mi dicono spesso che sono cresciuto, forse perchè sono il più piccolo.
E devo dire che per essere il più giovane ne ho viste tante.
Solo ieri ero appeso al cornicione di un palazzo, e pensavo a tutto il resto: a mia figlia, a Bianca, a Giada.
Certo che 'sti RIS ti cambiano la vita.
Solo tre anni fa ero un ragazzino fresco di laurea con una fidanzatina un po' rompiscatole, ma ora no. 
Ne ho viste tante.
Lily, il rapimento, il proiettile... acqua salata, la sensazione di non respirare mai più, la vista che si annebbiava... e poi c'era il Lupo, la Banda... Giovanni Zanchi che aggredisce Bianca... Giada, i nostri litigi, il matrimonio e la separazione... e poi ancora Bianca, e ancora il Lupo, e ancora sparatorie, proiettili, voli... e per voli intendo voli veri, dato che sono restato appeso al parapetto e ho pure tenuto Ghirelli mentre scalava quel dannato palazzo.
E ora sto qua, e devo scegliere tra Bianca e il mio lavoro. Mi sembra una scelta che dovevo già fare una volta, no?
Che ho già fatto. E mi aiutato Bianca, mi ha fatto capire che quella non era la mia vita.
E questa? Qual è la mia vera vita?
Forse lo capirò più avanti, dopotutto sono comunque il più giovane...

Emiliano Cecchi, Milo


Sono arrivata in un momento di crisi, lo so.
Avevo paura che succedesse qualcosa, paura di non essere accettata, paura di non essere all'altezza.
Non so se lo ero, se lo sono, ma quel che è certo è che mi hanno accettata.
Sono una di loro.
Certe volte mi sento ancora un po' spaesata, lo ammetto, mi sento sempre la campagnola con la testa tra le nuvole, quella che perdeva il mouse e si ritrovava pezzi di cranio della vittima nel taschino del camice.
E, in effetti, io sono lei. Lei è me. Siamo entrambe Bianca, ma in modi diversi.
E poi ora ho Milo. Ho Lucia, Ghiro... ho gli altri.
Sono parte di loro, della mia squadra.
Cambierò ancora, lo so... forse diventerò noiosa come Bart, o timorosa come Emiliano... per ora, sono solo Bianca. Bianca la ragazza un po' addormentata.

Bianca Proietti


N.d.A.: un po' di introspezione dei personaggi... spero vi piaccia :P
  
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