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Autore: WheresIzzy    27/11/2012    4 recensioni
''...tirò fuori dalla borsa a tracolla due pezzetti di carta, Alice lanciò un urlo da frantumare i vetri, gli altri clienti del negozio la fissavano come se le fosse spuntata una seconda testa, ma a lei non importava, aveva QUEL pezzetto di carta. ''E come può un foglietto poco più grande di un francobollo far urlare una ragazza dalla gioia?'' avrebbe potuto chiedersi qualcuno. Beh diciamo che se sul suddetto pezzo di carta c'era scritto ''AEROSMITH- PERMANENT VACATION TOUR 1988- COSTA MESA (CA)- PACIFIC AMPHITHEATRE'' è piuttosto comprensibile il perchè Alice avesse frantumato i timpani a metà della West Coast. Ce l'aveva fatta, li avrebbe visti.''
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nuovo capitolo, per ora niente di interessante, i ragazzi arrivano nel prossimo, spero vi piaccia :D

''Hardesty vuoi stare attenta?''

''Scusi prof.'' Replicò Alice nervosa, non ne poteva più, mancavano 3 ore, 3 lunghissime strazianti ore ma poi sarebbe uscita di lì e avrebbe preso il treno che l' avrebbe portata verso il suo sogno...

 

Steven si avvicinò a lei, le accarezzò i capelli, la guardò negli occhi prima che Alice gli infilasse una mano nei pantaloni e...

 

''Hardesty! Sono stufa di parlare a vanvera, se non vuoi ascoltare quella è la porta!''

''Grazie a Dio, non aspettavo altro!'' E così dicendo prese la borsa e uscì dall'aula mentre i suoi compagni si scambiavano occhiate, dopotutto erano abituati ai comportamenti di Alice, la quale non fece in tempo a chiudere la porta che li sentì sparlare su di lei prima che la ''rompicoglioni'' gli ordinasse di tacere.

 

Scese giù in cortile e si accese una sigaretta per cercare di sbollire un po' la rabbia.

''Alice era ora, pensavo avessi deciso di fare la brava e non farti sbattere fuori nemmeno oggi!Chi hai fatto incazzare sta volta?'' si girò verso la ragazza alta con i capelli castani e ricci che aveva appena parlato: Savannah, la conosceva dai tempi delle elementari, addirittura da più tempo di Nancy, anche se si erano un po' perse di vista nel corso degli anni, facevano sempre volentieri una chiacchierata quando entrambe venivano cacciate dalle aule. Era una ragazza simpatica ma un po' logorroica, a scuola era decisamente popolare poiché l'aveva data a tutti, al contrario di Alice che si era autodichiarata una sfigata e parlava solo con chi reputava suo amico.

''La Richards'' commentò laconica Alice

''E ti pareva! Come te la passi?'' E senza aspettare la risposta continuò ''Ho sentito che vai a vedere gli Aerosmith oggi! Che fortuna!'' disse Savannah

''Eh già ancora non mi sembra vero, a proposito ho incontrato Carrie, riporto testualmente cosa mi ha fatto promettere di dirti:<>''

''E ti pareva, sta stronza, non deve neanche fare i corsi di recupero, è passata in tutte le materie... ''.

Carrie era la migliore amica/nemica di Savannah, alternavano periodi di amore a periodi di odio profondo e non la smettevano mai di punzecchiarsi...

DRIIIIIN. La campana dell'intervallo rimbombò in tutta la scuola e uno sciame di ragazzi si riversò nel cortile, tra cui Nancy.

Mentre la rossa blaterava eccitata Alice osservò i gruppetti di ragazzi: c'erano i punk, con creste altissime e spille da balia usate come piercing, gli skaters coi loro abiti xxl, i fighetti tutti alla moda circondati da ragazze, i tossici che si appartavano nell'angolo per farsi la dose e i motociclisti con giacche da far invidia a John Travolta in Grease, però con le braccia coperte da tatuaggi e i capelli lisciati all'indietro.

 

Alice annuì convinta, fingendo di ascoltare l'amica: era troppo agitata per tenere la concentrazione pressocchè su ogni cosa, così allungò una Camel Light a Nancy, di solito lei fumava Chesterfield oppure Winston ma quella volta aveva le Camel in borsa, se la rossa fumava stava zitta, o comunque parlava di meno, semplice, logico ed efficace. La campana di fine intervallo arrivò presto, troppo presto, la ragazza dai capelli rosa salutò l'amica, comprò la solita 7Up al bar della scuola e si avviò verso l'aula 104, fermandosi prima all'armadietto per prendere i libri e il pacchetto delle sue amate Chesterfield Rosse, entrò nella classe mentre tutti la fissavano, era vestita normale quel giorno! Maglietta dei Ramones un po' tagliuzzata, shorts bianchi e anfibi Doc Martens rossi, certo le si vedevano un po' i tatuaggi sulle braccia ma non era mica una tragedia!

Le due ore successive furono le più lunghe della sua vita, continuava a guardare fuori dalla finestra canticchiando Dream On ''Steven hai proprio ragione, non bisogna mai smettere di sognare, prima o poi vedremo realizzati i nostri desideri, magari non tutti, ma ogni tanto una botta di culo arriva...'' pensò.

L'autobus si fermò davanti al vialetto della villetta dove abitava, non era certo una megavilla di Beverly Hills ma nemmeno una catapecchia, una casa dignitosa, serviva a scaricare la coscienza dei genitori di Alice, i quali compensavano con i soldi il fatto che fossero sempre assenti. La ragazza salutò Danny, suo fratello di 13 anni e il suo cane Jodie, l'unico essere vivente che la capiva davvero, lanciò la borsa sul divano, corse in camera a cambiarsi e portò giù lo zaino con i vestiti per il concerto, oltre che una trousse con matita, eyeliner, l'immancabile ombretto nero, fondotinta, cipria e due rossetti uno neutro e l'altro rosso fuoco, avrebbe deciso sul momento quale mettere, il rosso era da groupie, e lei non voleva sembrare una groupie giusto? Non ne era sicura, scosse la testa cercando di scacciare via il pensiero.

Si fece aiutare dal fratellino teppista a fare la tinta, rifece il biondo e mise il blu sulle punte: l'effetto le piacque abbastanza, calzava a pennello con i suoi occhi azzurro chiaro anche se rimaneva convinta che il colore più adatto per lei fosse il nero.

 

Dopo mezz'ora, un hot dog e una lattina di birra sentì Nancy suonare il campanello, corse fuori con lo zaino, prima ovviamente salutò Jodie e Danny, raccomandò alla piccola peste di non fare vaccate mentre lei era via e saltò nella macchina dell'amica, sul cui sedile posteriore stava seduto Dean, il ragazzo di Nancy, Alice lo odiava davvero, era uno dei motociclisti: alto, muscoloso con i capelli castani e gli occhi verde scuro, faceva sempre lo stronzo con tutti, neanche fosse una rockstar! Alice non capiva come mai Nancy lo lasciasse comandare, forse non era così diversa dalle altre dopotutto...


Spazio autrice: wooooah sono già al secondo capitolo, e io che non credevo nemmeno di avere il coraggio di pubblicarla *//* ragazzi le recensioni sono sempre ben accette, anche se critiche. Non siate timidi, non mangio mica nessuno :D

  
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