SOLO UN’ECCEZIONE
Le
nubi nere della notte si confondevano con il buio del cielo,
vanamente,
cercavano di farsi spazio, urtando l’una con l’altra, causando, a volte,
un
rombo assordante, aumentato poi dal temporale increscente.
Tempo
strano.
Temporale
senza pioggia.
Un
temporale senza pioggia era molto raro a Konoha, ed effettivamente, loro si
trovavano solo nei dintorni del villaggio della foglia.
In
una città di collegamento, sempre nella terra del fuoco.
Erano
in missione, per essere precisi, come Ino tendeva a ripetere continuamente, una
missione
di
livello A.
Erano
tempi di guerra, Orochimaru aveva da poco attaccato Konoha, causando la morte
del Sandaime.
Le
missioni importanti venivano affidate persino ai genin, nonostante stessero
competendo per il ruolo di chunin.
La
squadra 10 era stesa proprio sotto le stelle, o meglio, quello che si riusciva
ad intravedere delle stelle. Coperte dalle nubi, si poteva vedere solo la luce,
a volte confusa con quella più accecante dei lampi. Ma non potevano pretendere
molto, comunque.
Erano
in missione, c’era la guerra, non potevano permettersi il lusso.
L’unica
che comunque si lamentava, era Ino.
L’unico
che comunque l’ascoltava, era Shikamaru.
Choji
dormiva, nonostante i lampi fossero abbaglianti e più ritmati.
Asuma
non c’era, ovviamente i jonin venivano chiamati per più alte cariche.
«dannazione!
Se piove mi uccido. Se piove, io mi uccido»
«smettila
Ino. Sveglierai Choji»
«cosa
me ne importa?! Sai, con la pioggia i capelli mi si arricciano e già tanto se
non siano diventati un boccolo unico con tutta questa umidità! Uffa, cosa ne
puoi capire tu…»
Ino,
stesa fra Choji e Shikamaru portò le braccia al petto, corrucciando il viso in
un broncio.
Shikamaru
trovò alquanto importante sbuffare, in quel momento.
«voi
donne siete così isteriche. È meglio non avere proprio a che fare con voi»
il
ragazzo socchiuse gli occhi, abbagliato dalla fastidiosa per quanto attraente
luce di un lampo.
Ino
decise di non rispondere.
Sarebbe
stato meglio, sicuramente si sarebbe arrabbiata più di quanto non lo fosse già.
Passò
qualche minuto, un tuono fece sussultare gli unici due svegli.
«dannazione…dannazione!»
«Ino
piantala»
«vedi
di piantarla tu! Non prendo ordini da te!»
«fa
come ti pare. Era solo un avvertimento»
ci
tenne a precisare il Nara. Chiuse gli occhi cercò in qualche modo di prender
sonno, anche se sapeva che tale cosa, era impossibile.
Un
po’ per qual temporale imprevisto, un po’ per le lamentele della Yamanaka.
«sai
Shikamaru…tu sei un po’ come una nuvola. Una nuvola bianca»
incominciò Ino, dopo qualche attimo di
riflessione, come per soppesare le parole e scegliere quelle giuste da dire.
Shikamaru
non aggiunse nulla, si limitò a trattenere per un secondo il fiato, cercando di
capire se il concetto che Ino gli stava spiegando fosse una cosa bella o
brutta.
«…ma
a me le nuvole non piacciono. Offuscano il cielo, ricoprendo il loro azzurro e
coprono lo splendore del sole. Le nuvole bianche sono insignificanti»
terminò
la ragazza, lasciando che un sospiro le uscisse dalle labbra.
Shikamaru
fece spallucce a modo suo, incurante del moto d’irritazione che, lentamente,
gli saliva su per la gola.
«…a
me piacciono le nubi –continuò Ino- nonostante anch’esse offuschino il cielo e
lo splendore del sole, brillano di una luce tutta loro, per quanto possa essere
tetra, ma misteriosa ed intrigante…ed è così rara. Una nube è perfetta e rara»
«se
io sono una semplice nuvola, che di grazia, sarebbe una nube, Ino?»
la
ragazza trattenne piuttosto maliziosamente una risatina divertita.
Da
essere superiore.
“le
donne non sono superiori a noi uomini. Semmai è il contrario”
«tsk,
Sasuke-kun, ovvio. Tu non sarai mai perfetto come Sasuke-kun.
Sasuke-kun
è raro per non dire unico. Ce ne vorrà di tempo perché ne nasca un altro come
lui»
«la
perfezione non esiste. Si può solo imitare. “perfetto” è solo una parola e non
mi sembra che il tuo
Sasuke-kun sia così perfetto»
«nah,
sei solo invidioso»
«se
lo dici tu…»
passarono
altri minuti in silenzio, un silenzio strano.
Rumoroso.
La
tensione era palpabile, l’irritazione di Shikamaru era parecchia.
Ma
Ino era cieca, lei vedeva solo Sasuke-kun e di Shikamaru non gliene
importava nulla.
«…invece
tu Ino sei come un fulmine…»
Shikamaru
tacque, qualche secondo e riprese fiato.
«…e
i fulmini non mi piacciono. Sono troppo orgogliosi e si portano alla
distruzione da soli. E poi vengono sempre accompagnati da un lampo e di
conseguenza un tuono.
Disturbano
la quiete, sono troppo rumorosi e per di più, mettono in pericolo gli umani»
Ino
si voltò stizzita verso il suo compagno.
Sguardo
imbronciato, sopracciglia corrucciate.
Irritazione
dipinta sul volto.
Un
lieve sorriso si affacciò sulle labbra sottili e ben delineate della ragazza.
«…eppure
ho sempre pensato che tu fossi un’eccezione fra le nuvole bianche. Sei libero…e
sai essere sereno nella tua tranquillità solitaria. Sei completamente
indifferente ai variamenti e ti lasci trasportare dal vento: quello che gli
altri dicono. Eppure sei sempre presente, tutti possono contare su di te, sei
una cosa normale e quotidiana»
Shikamaru
aprì la bocca per dire qualcosa, ma la richiuse.
Ino
si prese una ciocca di capelli fra le dita e cominciò a rigirarla, piuttosto
nervosamente.
Il
ragazzo respirò a fondo.
«…anche
tu sei un’eccezione fra i fulmini. Sei Fiera…indomabile, vieni solo quando vuoi
tu e brilli di una luce tua. Sai essere intrigante e forte. Un fulmine è raro,
un po’ come te, affascina molti e sa essere letale»
entrambi
tacquero, senza sapere cos’altro aggiungere.
L’irritazione
svanita non appena le parole dell’altro colmarono quella sensazione di vuoto
nel petto.
Choji
si girò, voltandosi dalla loro parte, un lieve mugolio uscì dalle sue paffute
labbra socchiuse, che fece sorridere appena i due.
Tornarono
seri.
Ino
rimase girata verso di Choji, dando le spalle a Shikamaru.
Shikamaru
si voltò nuovamente verso il cielo, osservando assentemente le nubi scure.
Poi
un lieve sospiro da parte della ragazza.
«…ma
sei sempre e solo un’eccezione»
Shikamaru
sorrise, chiudendo gli occhi.
«…e
l’eccezione è solo un allontanamento dalla regola comune. Questa rimane quella
favorita»
Ino
piegò le labbra all’insù. Batté ciglio, lasciandolo chiuso.
«…e
tu rimani quello. Solo un’eccezione…»
sospirarono
entrambi, ignari di averlo detto nello stesso momento.
Nessuno
dei due aprì nuovamente bocca, con la convinzione di essersi detti tutto,
si
lasciarono incastrare nella tela del sonno e della stanchezza.
Solo
un lieve sorriso sul volto di entrambi a testimoniare quel piccolo
scambio d’affetto avvenuto fra di loro.
E
per il resto, nulla importava.
Un’eccezione
è pur sempre uno strappo alla regola comune.
E
la regola comune è quella che si favorisce.
Ma
l’eccezione c’è.
A
volte, le cose cambiano…
…e
l’eccezione può anche prendere il sopravvento sulla regola comune…
Un
fatto, da non sottovalutare.
END
Oddio. Non ho parole. Ma da dove cavolo mi è
uscita fuori ‘sta sottospecie di Shikamaru x Ino?
Io che non so fare altro che Sakura x
Sasuke?? Eh, adesso avete capito che posso fare anche altro.
Una Shika x Ino…mi sorprendo di me stessa
ù_ù.
Non so, secondo voi mi è venuta bene?
Insomma, magari sono un pochino OOC e credo di avere fatto Ino un po’ troppo
oca riguardo ai capelli, ma ovviamente era tutto voluto ù_ù.
(insomma, Ino assomiglia un po’ a me quando
piove…-.-‘)
va beh, ditemi cosa ne pensate, è
importante! Questa è l’ispirazione della notte!!
See ya!