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Autore: Adler90    27/11/2012    3 recensioni
Allora... questa piccola oneshot è stata partorita dalla mia malata mente quando, in anticipo di tipo un paio di settimane, mia madre mi ha costretto a tirar fuori tutti gli addobbi natalizi che abbiamo in soffitta! Spero vi divertiate a leggerla almeno quanto io mi son divertita a scriverla!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Ormai erano mesi che i due Dei si erano trasferiti a vivere assieme su Midgard.
Quella povera casetta nella periferia di New York ne aveva viste di tutti i colori ma ancora stava in piedi, forse solo grazie a qualche tipo di miracolo o magia.
Thor, mattiniero come al solito, scese al piano terra per preparare la colazione ed accese la televisione. 
Gli piaceva quella scatola tecnologica in cui, gli avevano assicurato più volte, non era stato intrappolato nessun essere umano per qualche specie di maledizione ma erano solo delle figure parlanti che si muovevano, forse, per magia.
Quella mattina stavano parlando di qualche tipo di festa midgardiana chiamata Natale.
Secondo quella strana tipa contenuta nella scatola parlante, durante il Natale, tutti erano più gentili, le persone si scambiavano regali e un uomo buono chiamato Babbo Natale, ma che a lui sembrava molto più suo padre Odino, scendeva nella notte dal camino portando doni da mettere sotto un albero di Natale.
Inutile dire che tale servizio televisivo aveva profondamente colpito il Dio del Tuono, non tanto per l'atmosfera di festa e i molteplici addobbi , ma piuttosto per quel tizio che scendeva dal camino e portava regali  alle persone buone.
Lui era una persona buona, ergo, lui avrebbe ricevuto un regalo.
Loki, invece, probabilmente no... ma quello sarebbe stato un problema che avrebbe affrontato in seguito.
Non appena scese il fratello, ancora mezzo addormentato, cominciò a tempestarlo di domande su questo "Natale" e su come riuscire a procurarsi un albero.
Inutile dire che la voglia di Loki di rispondere a tale sfilza di domande di prima mattina era pari a zero... Senza contare poi che l'incontro programmato su Asgard con Odino per quel giorno non aiutava per nulla il suo buon umore.
Stava già scontando la sua condanna, perchè doveva pure conferire periodicamente con il Padre degli Dei per parlare dei suoi progressi?
<< Thor, ti prego! Smettila di blaterare e chiedere stupide cose su queste ancora più stupide abitudini umane! Sono inutili esseri inferiori che non hanno nulla di meglio da fare che inventarsi scuse per essere più buoni! Lo vuoi capire che il Natale è solo un'invenzione umana per spingere le persone a comprare oggetti inutili da regalare ai loro ancora più inutili amici??? >>
Il biondo lo fulminò con lo sguardo. Non poteva parlare di una festa così bella e sminuirla in tal modo... magari solo perchè sapeva che a lui, Babbo Natale, non avrebbe portato nulla.
<< Fratello! Ci troviamo su Midgard e dobbiamo farci passare per normali midgardiani! Non possiamo non festeggiare questo Natale! >>
Loki sospirò.
Normali midgardiani? 
Ma se era il fratello per primo a far difficoltà a mescolarsi con i terrestri! Se non fosse stato per lui, Thor, starebbe ancora girando con armatura e martello.
<< Thor... non tutti i midgardiani lo festeggiano il Natale! Smettila di fare il bimbo e fissarti su queste cavolate insignificanti! Ci sono cose ben più importanti di questo tipo il mio incontro con-... >>
<< Non è vero tutto ciò! Il Natale è festeggiato in ogni parte del mondo ed è inutile che trovi scuse improbabili per impedirmi di unirmi agli altri mortali in questa festività! Ormai ho capito che non tutto ciò che esce dalla tua bocca corrisponde al vero e stavolta non mi impedirai di far ciò che voglio... E soprattutto non mi interessa se non ti piace in Natale solo perchè sai che Babbo Natale non porta doni alle persone che hanno dimostrato di essere cattive! Tipo te... >>
Sbottò Thor non lasciando neppure finir il fratello.
Il moro restò allibito alle parole dell'altro Dio, non si sa se per la quantità di idiozie che riuscì a ficcare in un'unica frase o perchè se la fosse presa per una cosa così stupida, ma decise di non seguirlo quando se ne andò sbattendo con forza la porta; era meglio lasciargli sbollire la rabbia mentre lui andava all'incontro con Odino.
Del resto se ne sarebbe occupato al suo ritorno.

Thor percorse per quasi tutta la mattina le strade illuminate a festa di New York guardando ogni singola vetrina dei negozi addobbata di rosso e oro e chiedendosi perchè tutti potevano festeggiare il Natale mentre lui no!
Chi era Loki per impedirgli di procurarsi un semplice albero? 
Era lui il maggiore, quello responsabile per entrambi e che prendeva le decisioni... 
Basta, con o senza l'aiuto del fratello avrebbe avuto il suo tanto agoniato alberello!
Ora... dove poteva procurarselo? Ne aveva visti molti in giro ma erano tutti protetti da teche di vetro o si trovavano al sicuro nelle case; di certo non poteva prendere uno di quelli.
Girò tutto il giorno per le vie cittadine, sempre più scoraggiato, fino a che non arrivò casualmente ad un parco pubblico.
Gli si illuminò d'improvviso lo sguardo quando vide decine e decine di alberi, esattamente come cercava lui, lungo i viali di quel luogo pubblico.
Non c'erano teche a proteggerli e di certo non appartenevano a nessuno; stavano solo aspettando che qualcuno se li portasse certamente a casa!
Scelse con cura l'albero che gli pareva più adatto al Natale di due Dei e poi, senza farsi troppi problemi, lo sradicò completamente da terra.
Per tutta la strada le persone si girarono a guardarlo ma ovviamente il Dio era troppo felice e orgoglioso della sua impresa per farci caso.
Arrivò a casa dopo un'oretta, miracolosamente non fermato dalla polizia, e cominciò con i tentativi per far passare l'albero dalla porta.
Partendo dal presupposto che Thor non si era minimamente curato di procurarsi un abete che riuscisse a passare dall'entrata, impiegò 10 minuti buoni per rendersi conto che tale pianta non sarebbe entrata neppure volendo per quella piccola apertura.
Sbuffò lasciando a terra l'abete ed entrò in casa.
Ne riuscì con Mjolnir stretto in pugno e posò l'arma a terra solo dopo essersi curato di allargare abbastanza la porta per farci passare l'albero; lo trascinò dentro fino al salotto e, vicino al caminetto, tentò di alzarlo.
Altro sbaglio di calcoli, il soffitto era troppo basso!
Si, perchè era il soffitto troppo basso e non l'albero ad essere troppo alto e questo comportava una sola soluzione: l'abbattimento dell'ostacolo.
Il Dio alzò semplicemente la mano richiamando il suo fedele martelo che, passando attraverso due muri a giudicare dal rumore provocato prima di raggiungere il suo proprietario dal giardino, arrivò fino a Thor.
Il biondo salì in camera da letto e, con una bella martellata, sfondò parte del pavimento che si trovava esattamente sopra al luogo dove avrebbe dovuto essere posizionato l'albero. Ridiscese e dopo aver pulito i calcinacci sistemò per bene l'albero, centrando ovviamente il buco nel soffitto.
Ora si che era tutto perfetto.

Loki tornò abbastanza tardi la sera, trattenuto dalle mille domande di Odino sulla nuova vita, sulla relazione, ormai di dominio pubblico, col fratello, e la sistemazione su Midgard.
Non appena vide da lontano come era ridotta la porta cominciò a sudare freddo, che era successo?
Ok, la casa era ancora in piedi ma in che condizioni?
Rallentando sempre più dopo ogni passo riuscì finalmente a oltrepassare l'ingresso dopo alcuni minuti ma fu costretto a trattenere il fiato non appena lo sguardo si fermò sul buco, dell'esatta grandezza di Mjolnir, nella parete.
Cominciò ad aumentare la velocità del respiro e la paura per ciò che avrebbe trovato all'interno.
Aveva conquistato troni, tramato per la distruzione di mondi e persone ma non aveva mai avuto più timore per il futuro di ora.
<< ...Thor...? >>
Chiamò in un sussurro, ormai con il cuore in gola, ma restò praticamente senza parola nella visione di ciò che aveva combinato il fratello nel salone.
Gli ci vollero minuti per recuperare la parola e alla fine gli uscì solo un semplice
<< perchè...? >>
La visione di quell'abete, con ancora le lucine sopra ovviamente spente perchè scollegate dalla fonte di alimentazione, che sfondava il soffitto, non faceva affatto bene al suo cuore.
<< THOR SPERO TU ABBIA UN'OTTIMA SPIEGAZIONE PER TUTTO CIO'!! >>
Tuonò rilasciando tutta la sua furia, cominciando pure a cambiare colorazione facciale. 
No vabbè... la stupidità aveva limiti... 
PERCHE' SUO FRATELLO INVECE NO???
L'altro Dio lo raggiunse poco dopo, tutto sorridente, almeno finchè non incrociò lo sguardo del Dio dell'Inganno... anche se ora avrebbe potuto benissimo esser scambiato per quello dell'Ira.
<< Fratello... che ti prende? Non ti piace? Eppure io trovo che si adatti perfettamente con la tua tappezzeria verde! >>
Servirono parecchi profondi respiri a Loki prima di prender parola.
<< Perchè... il... buco...? >>
Riuscì solo a chiedere, puntando con il dito il soffitto, dove una volta c'era il pavimento della loro camera da letto.
<< Era troppo basso e l'albero che ho preso al parco non ci stava! Allora l'ho bucato >>
Il colorito del Dio moro continuò a virare fino a raggiungere un violetto acceso all'aggiunta di quelle nuove informazioni.
<< Parco...? Non ci stava...? Troppo basso...? Quindi hai pensato di risolvere il tutto a modo tuo...? >>
Mormorò quasi ansimante, riuscendo alla fine a raggiungere un tono quasi isterico con la voce.
<< Ma mi pare ovvio che tu abbia deciso di adattare la casa ad un albero che hai rubato al parco INVECE DI ASPETTARMI E ANDARNE A COMPRARE UNO ASSIEME!!! >>
Urlò ormai completamente fuori di sè, utilizzando tutto il fiato che aveva in corpo. 
Possibile non capisse? Possibile non ragionasse prima di agire? Possibile non riuscisse a star fermo? 
Se non ci riusciva da solo avrebbe pensato lui ad aiutarlo.
Mormorò a labbra stretta un'antica formula prima ancora che Thor potesse aprir bocca per riempirlo di scuse e motivazioni a cui neppure lui ci credeva e, dopo un lampo verde, tirò un sospiro di sollievo alla fine.
<< Bene Thor, sono stanco morto dopo tutta la giornata passata a sopportare il Padre degli Dei e le sue insulse curiosità quindi ora andrò a riposare. Tu verrai con me e mi terrai compagnia almeno finchè non tornerai normale e riaggiusterai tutto ciò che hai distrutto in una singola giornata da solo! >>
Raccolse da terra il morbido orso gigante in cui aveva tramutato Thor, con tanto di enorme fiocco rosso al collo, e si diresse verso la camera da letto stringendoselo a sè.
Basta preoccupazioni per quella serata, ora voleva solo riposare assieme al fratello in formato orsacchiotto gigante.
<< Sogni d'oro mio amato fratello! >>
Sussurrò finalmente tranquillo, stringendosi l'immobile Dio del Tuono bloccato in quella forma morbida e coccolosa almeno fino all'indomani mattina.

   
 
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