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Autore: TheSlayer    28/11/2012    2 recensioni
Valerie. Quello era il suo nome d’arte. Harry non sapeva molto altro di quella ragazza misteriosa che ballava su uno dei palchi di quel locale di dubbio gusto. L’unica cosa che sapeva era che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso per un secondo. Sembrava così libera, così felice mentre si muoveva a tempo di musica, incantando tutti gli uomini presenti nel locale.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Reach Out

Like you're perfume,
Your skin is smooth.
The way you move,
Im in the mood.
Tease the crowd,
Please the crowd,
I'm boiling i want you to see me now.
You get me girl.

Valerie. Quello era il suo nome d’arte. Harry non sapeva molto altro di quella ragazza misteriosa che ballava su uno dei palchi di quel locale di dubbio gusto. L’unica cosa che sapeva era che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso per un secondo. Sembrava così libera, così felice mentre si muoveva a tempo di musica, incantando tutti gli uomini presenti nel locale.
 
Valerie aveva addosso solo un body nero dal corpetto sicuramente troppo stretto e paillettes ovunque, un paio di calze color carne con la cucitura nera dietro le gambe e un paio di scarpe con il tacco pericolosamente alto.
Eccola che si avvicinava al palo e cominciava a girarci intorno, senza perdere il ritmo, con aria estremamente sexy.
 
Harry non era mai stato il tipo di ragazzo da passare le sue serate in un locale in cui ragazze poco vestite ballavano intorno a dei pali per il piacere di uomini che sbavavano e cercavano di avvicinarsi al palco per inserire banconote nelle cinture delle ballerine.
 
Invece tornava in quel locale tutti i venerdì nella speranza di vedere Valerie muoversi a ritmo di quella strana musica che era un misto tra dance e rock and roll. E ci andava da solo, perché non voleva che nessuno dei suoi amici o dei suoi compagni di band lo scoprisse.
 
Era ben attento a camuffarsi per bene, in modo che nemmeno i paparazzi lo riconoscessero. Non poteva permettersi che i giornali pubblicassero articoli su di lui. Harry Styles, cantante diciottenne della nota boy band One Direction, beccato mentre entra in un locale di lap dance. No, i suoi manager gli avrebbero staccato la testa e l’avrebbero obbligato a non uscire più di casa.
 
Valerie era stata raggiunta da due colleghe e avevano iniziato una coreografia, adesso. Un uomo, forse più ubriaco degli altri, cercò di avvicinarsi al palco con una banconota in mano e un tizio della security lo prese di peso e lo buttò fuori.
 
Nessuno poteva avvicinarsi al palco su cui ballavano Valerie e le sue colleghe. Non che Harry ci avesse mai provato. Cercava di sedersi abbastanza lontano per non farsi notare troppo. Magari l’avrebbe anche spaventata. Un ragazzo da solo che tutte le settimane si sedeva ad un tavolino con un bicchiere di birra e la osservava attentamente. No, Harry sapeva che era sbagliato, ma non riusciva a smettere di tornare.
 
La nuova coreografia prevedeva un grande movimento di capelli ed Harry lo trovò irrestibilmente sexy. Valerie e i suoi lunghi capelli mossi e biondi che sfumavano in rosa confetto sulle punte. Valerie e quei magnifici occhi azzurri che sembravano così pieni di vita mentre ballava.
 
Harry non capiva se la ragazza lo facesse perché le piaceva ballare, se apprezzava l’attenzione degli uomini o se lo facesse solo per pagarsi gli studi o l’affitto. Tante delle ragazze che finivano a fare quella vita lo facevano solo perché erano carine, sapevano muoversi un pochino e non riuscivano a trovare nient’altro. Ballare la lap dance era un modo veloce per guadagnare.
 
Valerie lo aveva notato, ma lui non lo sapeva. La ragazza aveva riconosciuto quello strano ragazzo che sembrava troppo giovane e bello per frequentare così assiduamente un locale di bassa lega come il Moonshine. Era impossibile non notarlo con quei bellissimi occhi verdi.
 
Un altro uomo tentò di avvicinarsi al palco e prendere la caviglia di Violet, una delle sue colleghe. Senza perdersi d’animo, la ragazza gli pestò la mano con il tacco, prima che uno dei ragazzi della sicurezza lo trascinasse fuori. Quello era probabilmente il quinto maniaco della serata, ma le ballerine erano abituate. Sapevano che il team di sicurezza non avrebbe permesso a nessuno di fare loro del male.
 
Harry si ritrovò a fine serata, con il bicchiere di birra vuoto e una gran voglia di rivedere Valerie. Ma la ragazza era scesa dal palco perché il locale stava per chiudere e lui, ancora una volta, non aveva trovato il coraggio di farle un cenno, di farsi notare in qualche modo. Era solo riuscito a fissarla, incantato e ipnotizzato dai suoi movimenti.
 
Il ragazzo era sempre stato convinto di avere un tipo ideale di ragazza. Un tipo che era ben lontano da tutto ciò che rappresentava Valerie. A lui piacevano le ragazze carine, riservate e un po’ timide. Invece la ballerina era completamente l’opposto di quello che gli era sempre piaciuto e non riusciva a spiegarselo. Non la conosceva nemmeno, come poteva essere così attratto da lei?
 
Senza nemmeno sapere come, Harry si ritrovò fuori dal locale, appoggiato al muro mentre Valerie e le sue colleghe, dopo essersi cambiate in abiti normali, uscivano dalla porta di servizio e ridevano. Le ragazze si fermarono a guardarlo, probabilmente un po’ intimidite. Chissà quanti maniaci avevano tentato di abbordarle dopo l’orario di lavoro. Il ragazzo sospirò, pensando di non avere avuto la migliore idea del mondo e cominciò a camminare verso la sua auto, pentito di aver fatto la figura del molestatore.
 
“Hey, ricciolino!” Una voce femminile lo chiamò. Harry si voltò, sorpreso di vedere Valerie fare qualche passo avanti verso di lui. Così quella era la voce della misteriosa ballerina, cominciò a pensare il ragazzo. Le si addiceva. Non era eccessivamente alta.
“Dici a me?” Chiese Harry.
“Sì.” Rispose Valerie. Le ragazze, dietro di lei, non davano segno di volerla lasciare sola. Comprensibile. Erano spuntati anche un paio di ragazzi della security, probabilmente per assicurarsi che Harry non volesse rapirla, o peggio.
“E’ da un po’ che frequenti il locale.” Disse Valerie. Aveva un bell’accento. Probabilmente era di Londra.
“Ehm, sì.” Rispose Harry, imbarazzato. Era sempre stato sciolto e spigliato con le ragazze e adesso sembrava un adolescente alle prese con la sua prima cotta.
“Vuoi diventare un go-go dancer?” Chiese la ragazza con un’espressione divertita.
 
Era ancora truccata come quando era sul palco, anche se adesso era avvolta in un caldo cappotto di lana viola con una sciarpa panna che spuntava dal colletto.
 
“No.” Rispose Harry, arrossendo appena. “Però mi piace molto come ballate. Siete brave.” Aggiunse.
Valerie gli si avvicinò di più.
“Cosa ci fa un bravo ragazzo come te in questo locale?” Gli chiese, osservandolo da capo a piedi.
“Potrei chiederti la stessa cosa.” Ribatté, aprendosi in un sorrisetto che metteva in mostra le sue fossette.
 
Valerie lo osservò attentamente. Aveva un viso familiare, ma non riusciva a capire dove l’avesse già visto. Certo, erano tre settimane che ogni venerdì occupava quel tavolo un po’ nascosto pensando di non essere notato da nessuno. Però la ragazza era sicura di averlo già visto da qualche altra parte. Era attratta da lui. Voleva conoscerlo. Voleva scoprire i suoi segreti. Perché un ragazzo così bello passava le sue serate da solo, in quel locale?
 
“Chi ti ha detto che sono una brava ragazza?” Scherzò la ballerina. Dietro di lei, le sue colleghe ridacchiarono. Harry riconobbe Violet, che probabilmente aveva cominciato ad usare quel nome d’arte per via del suo colore di capelli.
“Non sembri tanto male.” Rispose il ragazzo senza perdere il sorriso.
“Anche tu.” Disse Valerie, rispondendo al suo sorriso. “Perché non ci incontriamo di giorno, in un luogo ben affollato e ne parliamo?” Suggerì dopo qualche secondo.
 
Il cuore di Harry cominciò a battere più veloce. Valerie, la ragazza che tormentava i suoi sogni da esattamente tre settimane, gli aveva chiesto di uscire. La voleva conoscere disperatamente. Voleva sapere se la realtà era soddisfacente come la fantasia che si era creato nella sua mente.
 
“Mi piacerebbe.” Rispose Harry.
“Bene.” Disse Valerie, sentendosi coraggiosa. Sapeva benissimo che quel ragazzo all’apparenza inoffensivo poteva essere un maniaco. Era per questo che voleva incontrarlo di giorno e in un posto ben affollato. Era così attratta da lui che voleva correre il rischio. Tanto ci sarebbero voluti parecchi appuntamenti per decidere se avrebbe potuto fidarsi di lui o no.
 
“Allora ci vediamo domani, al Pret-A-Manger che c’è al Gloucester Arcade.” Annunciò Valerie. “A mezzogiorno e trenta.” Aggiunse prima di fare qualche passo in direzione delle sue amiche.
“Aspetta! Non mi dai nemmeno il tuo numero?” Chiese Harry. Valerie si voltò a guardarlo.
“No. Se, per qualche motivo, non riusciremo ad incontrarci domani, vuol dire che non è destino.” Rispose la ragazza.
“Io sono Harry, comunque.” Aggiunse il ragazzo con una nota di disperazione nella sua voce. Non voleva che la ballerina se ne andasse. “Posso almeno sapere il tuo vero nome?”
“Valerie.” Rispose la ragazza, arricciando le labbra in un sorriso misterioso. “Ci vediamo domani, Harry.” Aggiunse poi, prendendo la mano di Violet e camminando verso una delle auto parcheggiate.
 
Harry aveva finalmente trovato il coraggio di parlare con la misteriosa ballerina. Non sapeva nulla in più di prima, ma era contento di avere l’occasione di vederla fuori dal lavoro. Voleva imparare a conoscerla. Era sicuro di avere avuto un colpo di fulmine.
 
Valerie sorrise mentre si allacciava la cintura di sicurezza. Così il nome del ragazzo ricciolino era Harry. Era un bel nome. Chissà qual era la sua storia. La ballerina non vedeva l’ora di scoprirla. Per qualche motivo voleva rivederlo lontano dal locale in cui lavorava. Non aveva mai creduto nei colpi di fulmine, ma, dopo la prima volta che aveva incrociato lo sguardo di Harry, aveva prontamente cambiato idea.

 



Buongiorno!
Eccomi con una One Shot sul caro Harry.
Ieri stavo ascoltando un CD e non riuscivo a togliermi dalla testa questa idea, quindi ho dovuto per forza scriverla. Lo so, è finita così. Siete autorizzate ad odiarmi XD

Volevo semplicemente descrivere il momento in cui Harry conosce finalmente questa ragazza misteriosa che lo ossessiona da settimane.
Chi lo sa, magari un giorno, quando avrò finito di scrivere la long, la riprenderò e la continuerò. In ogni caso grazie per aver letto e, se avete voglia di farmi sapere cosa ne pensate, mi farebbe molto piacere :)

Se volete passare, sto pubblicando anche una long: "Another World"!
<3
   
 
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