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Autore: lightmeupstyles    28/11/2012    3 recensioni
Sono sempre stato un ragazzo timido e riservato ma lei scopriva il mio lato "oscuro".
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Erano mesi che non tornavo a casa.
La mia vita era totalmente cambiata da quanto ero entrato nei One Direction e di conseguenza anche i rapporti con i miei amici più stretti e la mia famiglia che mi mancava tremendamente.
Arrivato, avevo casa piena di gente, tra cui molti sconosciuti che si congratulavano con me e altre cazzate simili. Che falsi! Ma il mio umore cambiò radicalmente appena mi senti tirare da dietro le mie spalle.
Erano loro i miei VERI amici tra cu anche lei: Cassadee.
Stava lì, a sorridere nella stessa maniera con cui mi fece innamorare di lei. Gli occhi le brillavano.
"Ciao Niall" -disse abbracciandomi con forza mai sentita prima-
Ricambiai il saluto e sopratutto l'abbraccio. In questi otto mesi lontano da casa pensavo di riuscire a dimericarmi di lei ma appena i nostri corpi si toccarono sentì che nulla era finito.
"Come stai?" -le chiesi appena mi staccai dal suo profumato corpo-
Anniì e mi sorrise.
Stesi immobile a fissarla negli occhi. Avrei potuto prenderla per mano, stringerla verso di me e banciarla davanti a tutti ma feci il contrario e mi allontanai insieme ai ragazzi.
Sapevo che lei si era fidanzata con un suo compagno del corso di pittura e questo mi fece stare male per settimane. Avevo timore a rincontrarla, sapevo che provavo ancora qualche cosa per lei, non lo nego insomma: IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI.

Non ne potevo più di tutta quella gente. Erano ore che stavano a casa mia a blaterare. Volevo soltanto andare in camera mia e sdraiarmi sul letto.
"Mamma, sono stanco, scusati con gli ospiti ma vado a riposarmi un pò" -dissi con tono distrutto per accentuare la mia stanchezza-
E in fretta e furia entrai nella mia amata camera. Dio quanto mi era mancata.
Appena mi sedetti sul letto sentì un fastidioso intruso sotto il mio sedere. Mi alzai per vedere che fosse: un foglio di carta.
"Troviamoci nel retro alle diciotto e dieci, Cassie"
17:58. L'orologia puntava quell'ora.
Andai immediatamente nel posto di ritrovo mio e suo. Mi ricordo quando stavamo insieme e ancora nessuno lo sapeva e ci trovavamo lì di nascosto per vederci e da quel giorno divenne un posto fisso. Il nostro posto. I suoi genitori mi hanno sempre odiato. "Lei è perfetta, mentre lui è uno stupido ritardato che non andrà da nessuna parte" così dicevano ai miei. Che fosse perfetta non c'era da discuterne. Per me era sempre la più bella di tutte. Il mio canone di bellezza ideale e incontrai poche anzi pochissime ragazze che mi colpirono come lei faceva e fà tutt'ora. Insomma i genitori di Cassie erano i tipici tipi ottusi, regolari, perfetti, intelligenti e religiosi. Infatti non riuscirono ad accettare il fatto che lei perse la sua verginità con me a soli 15 anni. "Una vergogna" -dicevano- CAZZATE.
Da quando faccio parte dei One Direction ho una mariade di ragazze che mi amano, cosa di qui io non sono mai stato abituato. Io ero e sono un ragazzo goffo, impacciato, senza autostima e anche abbastanza brutto. "Perchè mi amate?" -chiedevo ingenuo- Era tutto così nuovo per me. Cassie è sempre stata l'unica per me. L'unica che mi ha amato per quello che ero. In fondo non mi conoscevano neanche. "Perchè sei bello e vero" -mi rispondevano- Bello io!? Mi sono sempre vergognato dei mio sorriso, del mio peso, dei miei capelli, della mia voce e del mio aspetto fisico. Finalmente mi sentivo apprezzato e amato proprio come quando stavo con Cassie.
"Hei" -disse a bassa voce prendendomi la mano-
La sua voce era un colpo alla mia salute. Sentivo sempre il cuore battermi all'impazzata, proprio come quando stavamo insieme.
"Cassie" riuscì a dire solo questo. CHE IMBECILLE.
"Speravo venissi anzi ne ero sicurissima" -disse sfoderando sempre il solito ammagliante sorriso-
La mia mano e la sua erano sempre unite.
Non sò che mi prese.
Sono sempre stato un ragazzo timido e riservato ma lei scopriva il mio lato "oscuro".
La tirai verso di me, trovandoci a neanche un cm di distanza. Sentivo il suo respiro sulle mie labbra.
La bacia con tutta la passione che avevo dentro di me e lei ricambiò. Di corsa andammo in camera mia. Chiusi la porta a chiave e poi ricominciai a baciarla.
"Era proprio questo quello che volevo" -disse sussurrando con la voce tremante-
L'iniziativa la prese lei. Mi prese dalla maglia e si buttò sul letto trascinando anche me. Mi levò la maglietta e poi iniziò a baciarmi il petto scendendo sempre di più.
Mi mancava.
Quando risalì la girai di forza e le aprì violentemente le gambe levandole le mutandine di fretta. Lei si aggrappò ai mie cappelli, spettinandomi e tirandomeli.
"Ti amo Niall" -disse in preda dal piacere-
Fare sesso con lei è sempre come la prima volta.

  
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