Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: bieber life    28/11/2012    2 recensioni
Ciao,mi chiamo Bianca. Nome strano,vero? Quando sono nata ero molto chiara,così a mia madre venne l'orribile idea di chiamarmi così. Abbiamo opinioni diverse in tutto,l'unico con cui andavo d'accordo era mio padre,che è morto sei anni fa. Faccio parte di una comitiva di bulli. Se me ne vergogno? Abbastanza. E' l'unico modo che ho di sfogarmi: prendermela con gli altri.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Arrivo a scuola. Guardo quel grande edificio e mi preparo a trascorrerci l'ultimo lungo anno.
Sospiro e comincio a camminare. 
Non guardo nessuno,sguardo deciso. Mi diriggo verso il posto dell'appuntamento che ho preso con i miei amici.
Guardo l'orario: 7.55.
Sono arrivata.

-Hey- sussurro.
-Eccoci qui,l'ultimo anno insieme-,mi dice all'orecchio Maria. Io e lei siamo le uniche ragazze della nostra banda.
-Purtroppo sì. Mi mancherà la professoressa di Latino-,dico sarcastica. 
Scoppiamo in una risata,forse di rassegnazione. 
Suona la campanella ed entriamo in classe. Mi siedo da sola.
Arriva la professoressa e fa ammutire tutti. 
-Buongiorno- dice seria. Lo è sempre. -Come sono andate le vacanze?- chiede.
Dicono "Bene" in coro,beati loro. Io ho passato un inferno.
-Abbiamo un nuovo studente,che molti di voi forse conosceranno- dichiara. -Justin Bieber ha deciso di trasferirsi nella nostra città sconosciuta per passare l'ultimo anno di liceo in pace. Esaudiamo questo suo desiderio e per favore niente baccano-.

Justin Bieber? Oh,lo conosco. Non l'ho mai sentito cantare e non lo seguo,però l'ho sentito dire. 
Tutte le ragazze si alzano e gli chiedono di sedersi accanto,si disperano,litigano. Io,invece,continuo a disegnare.
-Posso sedermi qui?-,sento una voce maschile. Mi giro,è lui.
-No,non voglio nessuno accanto-,dico sincera. 
Quelle galline delle mie compagne mi guardano male. Le fulmino con lo sguardo e fanno finta di niente.
Justin,nel frattempo,si guarda attorno cercando qualcuno "normale",anche se qui non esiste. 
Mi diverto. E' bello vedere qualcuno in difficoltà. Ti fa capire che non sei l'unico. 

La professoressa interrompe i miei pensieri. -Signor Bieber,per favore,si sieda accanto Bianca-,mi indica. No,cazzo,non lo voglio.
Mi limito a sbuffare. Torno nel mio disegno. 

-Molto bello,complimenti- sussurra. 
-Grazie- bisbiglio.
-Prego. Sei davvero carina,sai?- dice sorridendo. Che denti perfetti. 
Non rispondo. 
-E anche molto bella-. 
Non rispondo ancora e,stavolta,mi alzo e me ne vado. Sento voci stupite,ma nessuno mi blocca. Non sopporto tanta gentilezza. E' troppo per me.
Vado al mio "ritrovo",in cui ho passato questi quattro anni e in cui passerò anche questo. E' molto speciale,sono l'unica che sta qui.
Mi siedo a terra con le gambe incrociate e apro il mio zaino: prendo il diario (segreto) e inizio a scrivere. Strano che una cattiva ragazza abbia un diario? Non credo. 
Non me ne rendo neanche conto che è già passata un ora. Mi alzo,ripongo le mie cose e torno in classe. 
La professoressa è ancora lì,si alza e mi passa accanto con aria scontrosa,senza dire nulla. La odio.
Mi viene incontro Rayan,altro ragazzo della mia banda.

-Non abbiamo avuto modo di salutarci per bene- dice prendendomi e stringendomi a sé.
-Ti ho già detto che sono cambiata. Non voglio stare con te.- dico stufa.
-Volevo solo vedere la tua reazione,scema. Ti voglio bene.- mi abbraccia.
-Anche io. Ora però lasciami,non voglio che qualcuno pensi male.- 

Mi annusa i capelli e mi lascia. Quel ragazzo non ci sta molto con la testa,ma lo adoro per questo. E' molto simpatico,per questo l'anno scorso avevo una cotta,che però non ho mai dimostrato,me l'ha detto lui e io ho accettato. Poi ha esagerato e l'ho mollato. Non mi piace essere toccata. Devo dire io quando,come e dove. 
Torno al mio posto. Justin non si è mosso per tutta l'ora. Quant'è strano.

-Scusami se in qualche modo ti ho infastidito,stavo solo cercando di fare amicizia- mi dice pentito.
-Sono molto irritabile,comunque non preoccuparti. Non picchio i tipi come te.- dico scherzosa. Anche se,in fondo,è vero.
-Già,lei picchia quelli che trova carini.- s'immischia Luke. L'ultimo componente della nostra banda. Anche lui è divertente,ma tende ad essere più romantico.
-Madonna,Luke! Fatti i cazzi tuoi una volta tanto.- dico incazzata. Ma lui sa che in realtà non lo sono davvero.
-Va bene,vi lascio a fare "amicizia" da soli. Ah,Bià,non scordarti che stasera abbiamo l'appuntamento con gli altri a casa di Maria-.
-Sì,lo so. Me l'avete detto circa venti volte. Verrò,tranquilli.- affermo,calma. 

Mi schiaccia l'occhio e va via. 

-Strano il tuo amico,eh.- dice Justin.
-Qui siamo tutti strani.-
-Anche io lo sono. Abbastanza.-
-L'ho notato-.

Arriva il professore e facciamo lezione. 
Passano così cinque lunghe ore e usciamo da scuola. 

-Torniamo a casa insieme-,mi dice Maria.
- Sì,andiamo.- 

Cominciamo a chiaccherare e non la finiamo più. 
Entriamo nel discorso di Justin e,casualmente,lei aveva qualche sua canzone nel cellulare. 

-Ecco,senti.- mi porge il cellulare e lo prendo. Lo avvicino all'orecchio e mi sembra di passare in un altro universo. Quella voce,quella musica,quell'armonia,erano meravigliosi.

  
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