Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: SmartisPanda    15/06/2007    11 recensioni
ad alcuni di voi l'avevo promesso questo continuo^^ perciò...eccolo qui^^ Edward avrà ancora a che fare con il Primo Alchimista e gli Homunculus...ma stavolta rischierà sul serio di perdere qualcosa di importante...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(ED ECCOLA QUIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! lcontinuo del mitico Primo Alchimista!!!!!!!! non so come verrà....la sto ancora inventando, ma....intanto vi dò questo inizio^^ ok??????)

Pioggia…freddo…umido…e raffreddore…eccolo lì, il FullMetal Alchemist, che viaggiava e viaggiava in luoghi strani, fuori dal mondo e dalla città, che nessuno conosceva…per cercare una sola cosa: la pietra filosofale.

Per quanto tempo l’aveva cercata, per quanto tempo l’aveva bramata…per quanto ancora doveva sopportare quel dolore nel cuore e nel resto del corpo senza avere nulla in cambio? perchè non aveva fatto ancora nessun progresso?

Quel giorno pioveva veramente forte, i suoi occhi dorati guardarono la città appena uscito dalla stazione…che schifo, fu il primo pensiero. Quella città faceva ancora più schifo con la pioggia…era tornato a Central City dopo circa un mese, era tornato da solo, perché Alphonse era rimasto a Resembool, altrimenti si sarebbe arrugginito da quella pioggia…Lui, invece…poteva anche ammalarsi, pur che portasse i vari rapporti all’ufficio di quell’uomo…quell’uomo che lo faceva lavorare come un cane…dopotutto era un “cane dell’esercito”…pensò con asprezza...ma non voleva che quel bastardo approfittasse così della sua posizione inferiore alla sua!!!!

Camminò a testa china fino all’ingresso del Quartiere Generale, con il naso tappato e gocciolante…per non parlare dei propri abiti…appena era uscito dalla stazione era bagnato fradicio…ora lo era fino all’osso…

Entrò dentro il grande e tetro edificio, lasciò una pozzanghera sotto di sé appena vi mise il piede dentro.

-etchi!- fece un piccolo starnuto, quasi non udibile, ma qualcun’ altro lo sentì.

-salute Acciaio…mica ti starai beccando il raffreddore, vero?- era il colonnello…non lo vedeva da un mese, eppure…già non lo sopportava –carino da parte tua rifarti vivo dopo tutto questo tempo.- disse sarcastico.

-anche io non sono felice di rivederla, colonnello.-

-ma che simpatico umorismo…pensavo che…- e si avvicinò in modo che non potessero sentirli orecchie indiscrete –il Primo Alchimista ti avesse messo la testa a posto.- Edward lo fulminò con lo sguardo, ma poi il colonnello mostrò uno dei suo sfarzosi sorrisi, quelli che avrebbero fatto svenire una ragazza dall’emozione… -ma guardati…sei bagnato come un pulcino…-

-stai forse insinuando che sono pic..picc…e…e…ETCHU!- si mise la mano davanti, in modo da non starnutire in faccia al colonnello, questo fece capire a Roy che al ragazzo non conveniva starsene sull’ingresso in quello stato.-

-dai…vieni con me.- disse prendendolo per un polso.

-ma dove mi sta portando?!-

-in un certo posto…sta tranquillo.- disse, lo condusse in uno stanzino che non aveva mai notato e lì lo mollò. –tieni.- e gli lanciò degli abiti rossi e neri…li riconobbe subito…erano i suoi vecchi abiti…fino a quel momento aveva utilizzato quelli da Maggiore…Maggiore…ancora non ci credeva…-cambiati. Ti aspetto qua fuori.-

-grazie.- disse con voce bassa. Appena il colonnello uscì dalla porta Edward si rimise i propri vecchi abiti…erano stati ricuciti e rimessi come nuovi…la sua mente cavalcò all’indietro, gli sembrava di essere tornato a quando era un semplice Alchimista di Stato...quei vestiti erano ancora caldi...si era scordato di quanto potessero essere caldi degli abiti fatti dalla sua amica d'infanzia.

-hai finito?- chiese Roy dall’altra parte./p> -sì, arrivo.- disse, riprendendosi dai ricordi e uscì dalla stanza.

-quelli puoi metterli ad asciugare nella tua stanza. Non credo ti farò partire ancora con questo tempo. Sei troppo mal messo.-

-grazie.- disse sarcastico…quanto odiava quando lo prendeva per il culo, ma non poteva dire assolutamente nulla, nemmeno ora che era salito di grado, dopotutto era ancora sotto di lui.

Entrarono nel suo studio…lo studio in cui era sempre ritornato, ogni volta che ci entrava sentiva la bocca dello stomaco chiudersi e contrarsi…che fosse allergico a quelle quattro mura? O era allergico all’odore del Colonnello che riempiva la stanza? Un odore che odiava...non come quell del padre, ma...non lo sopportava quell'odore, forse più del latte./p> -bene…hai fatto progressi?- chiese Mustang sedendosi sulla sua solita poltrona, lasciando lui nella solita posizione, davanti alla sua scrivania, in piedi…a volte stava seduto sul divano, ma quella volta volle stare in piedi.

-no.- disse abbassando il capo.

-e sulle questioni che ti ho affidato?-

-quello sono state compiute…ma sulla Pietra…no.-

-capisco…sempre la stessa storia, eh?- disse con un sorriso indifferente, ma sembrava divertito.

“grrr….ma come fai a sopportarlo?” chiese una voce dentro la sua testa…sapeva bene chi fosse, ogni tanto spuntava e commentava quanto stava succedendo.

“non lo so…”

“picchialo, insultalo, FAI QUALCOSA!”

“è un mio superiore, vuoi farmi licenziare??”

“ma almeno avrai una bella soddisfazione!”

“su questo non ci sono dubbi Gibbon, ma…per la pietra devo riuscire a stare all’interno dell’esercito.”

-già.- si limitò a dire, distogliendo lo sguardo da Roy, ma dato che gli sembrava stupido rispondere solo così, aggiunse –non ho ancora trovato nulla…come al solito…ma riuscirò a trovarla…COSTI QUEL CHE COSTI!- non si era accorto di aver urlato, ma Mustang sì.

-calmati…era solo per dire…comunque…ho un favore da chiederti…-

-sarebbe?-

-devo andare a prendere delle ricerche a East City…di persona…potresti…stare tu a controllare la situazione?- chiese, prendendo la giacca.

-ma…-

-mi affido a te ^^-

-ma…-tentò di dire Ed, ma Mustang iniziò a parlare a raffica.

-sì, sì se troverò delle informazioni sulla pietra prenderò qualche libro^^ tranquillo, mi affido a te piccolo Acciaio ^^-

-ma io…- aveva sentito la parola piccolo, ma non fece in tempo a dire nulla che Mustang era già sparito…lasciandolo solo nell’ufficio… si voltò a destra e a sinistra…cosa doveva fare?

Si sedette sulla poltrona di Roy e attese che qualcuno venisse a chiedere qualcosa nell’ufficio di Mustang, così da spiegargli cosa doveva fare un Colonnello…non ne aveva la più pallida idea, fino a quel momento aveva visto Roy prendersi beffe di lui, a non fare nulla oppure ad impegnarsi al massimo per arrivare in alto…boh…
  
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