24 HOURS.

<< Vigliacchi. >> Aveva urlato Blaine mentre era in piedi fissando ancora con aria sconvolta la teca, dove fino al giorno prima vi era l’enorme trofeo delle regionali, vuota, con lo schermo nero del computer sulla piccola mensola contenutavi dentro.
<< Non mostra neanche il volto.>> aggiunse Tina premendo il tasto replay per indicare il viso appositamente sfocato di un ragazzo misterioso che teneva il loro enorme trofeo conquistato con tanto lavoro.
<< dobbiamo riprendercelo.>> affermò Sam togliendosi la mascherina nera da sopra gli occhi per tentare, quanto possibile, di avere un aspetto più serio.
<< ..dobbiamo fare squadra. Se andiamo soli non ci ascolteranno. >> continuò il ragazzo agitando vorticosamente le mani.
<< ascolteranno me.>> Disse con tono fermo Blaine mentre si passava una mano tra i capelli pieni di gel.
<< Non puoi tornare da solo alla Dalton..>> si irrigidì Tina
<< E perché no? L’ho fatto molte volte.. voglio dire sono pur sempre gli stessi amici di prima..>> rispose con tono ovvio incrociando le braccia.
<< Gli stessi che ti hanno quasi accecato.>> obiettò Sam.
<< Cosa dobbiamo fare allora?>> si arrese infine Blaine sospirando profondamente.
<< Dobbiamo andarci assieme.. faremo gruppo. E ci riprenderemo il trofeo.>> li incitò il ragazzo biondo.
<< Senza offesa, ma non credi sia meglio .. semplicemente dirlo al corpo insegnanti?>> disse Tina fissandolo con curiosità-
<< No, questa volta ha ragione Sam>> obiettò Blaine, notando uno sguardo di stupore negli occhi dell’amico.
<< Non faranno nulla ugualmente, non ci ascoltano mai. Archivieranno il fatto, e non comunicheranno mai ai giudici. Inoltre ora che il professor Schuester è fuori servizio.. bhé dobbiamo cavarcela da soli.. dobbiamo agire.>> pensò mentre girava in tondo per la stanza.
< Da bravi supereroi quali siamo..>> aggiunse facendo sbottare a ridere tutti i presenti nella stanza.

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Quella Ssra Blaine era tornato a casa piuttosto turbato. Tutta questa faccenda con i Warbler e quel ragazzo misterioso che non faceva altro che tenero in mano il loro trofeo, la personificazione materiale di tutto il loro lavoro, di tutto il loro impegno.
Trattata come un giocattolo per bambini, di quelli finti, indistruttibili.
E poi perché tenere nascosto il proprio volto. La cosa non aveva molto senso.
Sebastian.
La prima persona che gli era venuta in mente, era l’unico la dentro in grado si escogitare un piano simile.
Ma sarebbe davvero stato così vigliacco? .. anche dopo aver accettato la propria sconfitta?
Era di certo la persona più meschina che avesse mai incontrato, probabilmente lo aveva pensato, ma non sarebbe mai stato in grado di metterlo davvero in atto.
Questo stava a significare che ci doveva per forza essere qualcun’ altro, dotato della sua stessa indole malefica, che aveva avuto il coraggio di farlo. Ovviamente, gli altri ragazzi che componevano il gruppo, non era di certo tipi molto svegli.
Anzi a dirla tutta si lasciavano facilmente trascinare.
Dopo che si era lasciato sfuggire a Sebastian del loro numero speciale sulle regionali dello scorso anno, non si erano tirati indietro quanto li aveva costretti a battersi contro le Nuove Direzioni beccandosi poi una granita colma di sale, in faccia.
Eppure era ovvio che, di un trofeo non conquistato, non se ne sarebbero fatti assolutamente nulla.
No, il loro obiettivo era un altro. E Blaine lo aveva capito benissimo. Lo stavano chiamando era come se volessero che lui andasse li.
Certamente il creatore di questo piano doveva avere una grande fantasia. Non potevano semplicemente spedirgli una lettera, farlo chiamare da Nick, del quale aveva ancora il numero in rubrica, o da chiunque altro?.. sicuramente il trofeo faceva parte di un’opera teatrale messa in scena da loro stessi.
Tanto per fare più scena. Altrimenti che senso aveva tutto questo?... , il computer, il volto oscurato.
Era davvero un amante delle cose in grande, questo ragazzo.
Era tardo pomeriggio, Blaine aveva passato tutto il tempo seduto a studiare con pause intervallate per mangiare qualche biscotto, che Cooper andava a posargli delicatamente sul tavolino, fingendo di essere una spia in missione, come in uno di quei vecchi telefilm che trasmettevano ancora nelle domeniche pomeriggio. << Coop, dai sto studiando.>> aveva risposto infine vedendo suo fratello avvicinarsi con fare fintamente cinematografico con un biscotto in mano.
<< Sono in missione segreta. Se non lo mangi quel biscotto si autodistruggerà in meno di dieci secondi..>> aveva detto bisbigliando fissando l’orologio.
<< Voglio proprio vedere.>> aveva aggiunto Blaine tenendo la faccia fissa sui libri.
<< Dai Bi. Devi sempre rovinare tutto..>> rispose con tono offeso suo fratello.
<< e se mi si autodistrugge nello stomaco?...>> << Il tempo passa! Ticatactictactictaaac!

<< Va bene…. >> disse afferrandolo e dandogli un morso << contento?>>.
Cooper annuì felicemente. In quello stesso momento il cellulare di Blaine vibrò sul tavolino.
<< Copertura saltata soldato!.. chi è?>> disse assumendo uno sguardo più serio e composto.
<< E’.. è Sam.>> disse con tono decisamente triste e deluso.<< I Warblers hanno rubato il nostro trofeo delle regionali.. e bhè io e lui stiamo cercando di trovare un piano d’azione per riprendercelo..>> disse spostando velocemente e attentamente le piccole dita sui tasti del display elettronico.
<< Cosa vuol dire che vi hanno rubato il trofeo?>> Chiese Cooper con fare sorpreso mentre fissava suo fratello chiudere i libri con fare esausto.
<< Che non so come diamine abbiano fatto.. ma questa mattina il nostro primo posto alla regionali è stato rimpiazzato da un pc con un filmato di un ragazzo dal volto coperto e la voce camuffata..>> disse gridando istintivamente alzandosi dal tavolo con fare veloce.
<< Okay, sta calmo.. >> aggiunse suo fratello afferrandolo per un braccio mentre tentava di rimetterlo seduto.
<< Scusa Coop è che.. la cosa è strana, forse sto impazzando o qualcosa di simile. Fatto sta che è come se. .è come se volessero che io andassi li appositamente per loro.>> disse sbattendo le palpebre con fare veloce.
<< Vai allora.. sono pur sempre i tuoi amici. Jeff, Nick e Wes- Dai Bi sono più che sicuro non ti accadrà nulla. Fidati di me!>> lo rincuorò
<< Ci scambi quattro chiacchiere e finisce tutta li. Rieccoti il trofeo e la tua dignità. Solo.. non andarci con quel costume da supereroe. Sembreresti piuttosto ridicolo..>> disse dandogli una pacca sulla spalla prima di alzarsi e andare in camera sua salendo le scale.
Blaine decise di fare lo stesso. Raccattò i propri libri e si diresse verso la sua camera, buttandosi sul letto e immergendo la faccia nel cuscino.
Aveva pensato a quello che gli aveva detto Cooper.
Voglio dire, Nick lo conosceva da anche prima di entrare alla Dalton.
Anzi era stato lui a convincerlo di andare con lui. Poteva considerarlo uno dei suoi pochi veri amici. E gli aveva fatto male vederlo scappare a gambe levate senza preoccuparsi di come stesse, mentre lui si contorceva sotto i suoi piedi urlando per il bruciore del sale dentro gli occhi.
Non era neanche venuto a trovarlo nel periodo di convalescenza in ospedale.
Da quel momento non li aveva più visti. Se non di sfuggita l’ultima volta dietro le quinte delle regionali. Ma era stato solo un breve gesto con le mani, un saluto senza neanche scambiarsi parola.
Doveva davvero fidarsi e tornare alla Dalton.
Da solo?.. ci avrebbero messo meno di dieci secondi a scaraventarli in faccia un’altra granita. O chissà che cosa. Fatto sta che sarebbe stato da veri vigliacchi non andarci e mandare i suoi amici a fare il lavoro sporco.
Non sarebbe stato affatto carino nei loro confronti.
Rimase immerso nei suoi pensieri per parecchio tempo, sdraiato sul letto con la faccia sepolta dentro il cuscino.
Poi il telefono vibrò ancora.
Questa volta non era Sam.
Era un numero anonimo. Con fare incuriosito afferrò il cellulare con il display ancora accesso e l’icona verde di un messaggio appena ricevuto.
C’era un allegato multimediale. Lo fece caricare pochi secondi. E poi iniziò.
Il video si apriva con un’ inquadratura sul trofeo, riposto nella teca.

Questo è un messaggio per Nightbird.
Siamo entrati in possesso di .. Qualcosa che ti è molto caro. Ma tranquillo, lo tratteremo bene.

La telecamera si spostò poco più basso verso destra.
Kurt era seduto su di una sedia con un espressione piuttosto preoccupata sul volto, dietro di lui due ragazzi con indosso la divisa della Dalton lo tenevano ben saldo, facendo pressione sopra la sua spalla per non farlo scappare.

Ti diamo due ore. Abbiamo in mente un piano B se mai decidessi di non presentarti, o di farlo con qualche amico.
Non so se mi spiego. Non costringerci ad attivarlo.. Oh dimenticavo, non parlarne con nessuno.

Il messaggio si interruppe tutto d’un tratto. Facendo comparire solo la scritta “Replay” sul piccolo schermo davanti i suoi occhi.
Prima ancora che potesse rendersene conto. Blaine aveva già afferrato le chiavi della macchina e stava guidando verso le Dalton.






Angolo autrice;
Qualcuno di voi adesso mi odia perché ho lasciato The other part of me così, in disuso .. ma come ho già detto erano ben 15 capitoli già scritti. ç_____ç PERSI ASSIEME A TUTTE LE MIE FOTO KLAINE. Dopo aver piango come una cretina per venti minuti dentro un cuscino. Ho deciso che potevo farmene una ragione lool.
E ho iniziato a scrivere questa, che è mooolto più bella! Okay ora me ne vado.
^^^^^^ Una semplice recensione può salvare una fangirl. Ricordatevelo. Potete seguire gli aggiornamenti anche sulla mia pagina facebook, -- > Twosongbirds_
Per vostre, recensioni, critiche, commenti e “ritirati che fai un favore all’umanità” vari. Sono sempre qui. Un abbraccio, vi voglio bene **
_June