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Autore: silvi    29/11/2012    3 recensioni
"Volete sapere che è successo la prima volta che sono uscita con mia moglie?"
Callie ci racconta il primo appuntamento con Arizona
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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Volete sapere che è successo la prima volta che sono uscita con mia moglie?

Ero stanca, avevo fatto un intervento di osteosintesi di almeno dieci ore, le avevo detto che saremmo uscite. Ero stanca ma non vedevo l’ora di vederla e avevo il terrore di vederla. Era bellissima, l’avevo evitata per giorni in ospedale dopo che quella pazza mi aveva baciato in quello schifoso bagno.

Adesso dovevo uscire con lei, non sapevo che mettermi, non avevo avuto tempo di pensarci, erano già quasi le otto e avevo ancora il camice addosso. Mi ha incontrato nel corridoio, andavo verso lo spogliatoio degli specializzandi anziani, mi ha detto: “Calliope!”. Già aveva capito come prendermi, le ho dovuto spiegare perché ero ancora in quello stato, che sarei corsa a casa e mi sarei messa qualcosa di più elegante. Sapete che mi ha risposto? “Metti quella maglia azzurra che avevi stamattina, sarai bellissima, andiamo da Joe prendiamo un bicchiere di vino e ti accompagno a casa, sei stravolta.” Io non avevo idea di cosa intendesse, ma avevo una gran voglia di vino e di letto, e anche di Arizona. Ma questo mi terrorizzava.

Abbiamo bevuto, riso, lei mi ha raccontato di come in realtà fosse cattivissima, che l’orsetto sul camice era solo una copertura, “Così posso spaccare i culi a tutti e nessuno può dirmi niente, io salvo i bambini!”, mi ha raccontato di come si pavoneggiasse con i pattini a rotelle e che per niente al mondo li avrebbe voluti cambiare con delle scarpe vere. “Dovrai informarti su dove li vendono, tra un paio di anni me ne dovrai comprare un paio nuovi!”. Era completamente pazza, aveva già fatto programmi a lungo termine, io non la conoscevo proprio, mi stava raccontando tantissime cose, ma io non sapevo ancora niente di lei. Era super interessata ai miei racconti sui corpi di pace, mi ha raccontato che il suo sogno era curare i bambini africani. Ma questo lo sappiamo tutti, come potremmo mai dimenticarlo!

Le sue labbra erano bellissime, avrei voluto baciarle di nuovo, lo volevo fare con tutta me stessa. Indovinate cosa è successo quando ho deciso di baciarla. Ero lì a contemplare le sue bellissime labbra, senza ascoltare bene quello che mi stava raccontando quando ad un certo punto la testa mi è scivolata dalla mano, ho quasi sbattuto il mento sul bancone, mi sono appisolata solo un momento, che figuraccia.
Ha cercato di dissimulare il disappunto con una risata, io il mio imbarazzo allo stesso modo.

Mi ha accompagnato a casa, avevo le farfalle nello stomaco. So che è un modo di dire, ma era quello che sentivo sul serio, non avevo mangiato nulla, avevo bevuto ben tre bicchieri di vino e quella donna al mio fianco mi faceva girare la testa, o forse era il vino.

Arrivate davanti al portone, dopo ben due minuti di auto, le ho chiesto se voleva salire, forse l’alcol cominciava ad avere effetto, avevo perso un pochino di inibizione. Lei non era molto sicura, mi ha confessato poi che aveva avuto paura che io la usassi per una notte e via. Povera scema. Io morivo di paura alla sola idea di avvicinarmi e lei invece si preoccupava che la sfruttassi per una notte di sesso.

Alla fine è salita, non aveva poi così paura, le ho offerto del vino e ne ho preso dell’altro anche io, come se ce ne fosse bisogno. Iniziava ad avere delle guancie belle arrossate anche lei, ad un certo punto per sbaglio ho sbattuto contro lo stereo ed è partita la musica. Lo so che sembra una stupidaggine da film, ma vi giuro che ho sbattuto, ero ubriaca, se lo avessi voluto non ce l’avrei fatta. Beh posso solo dire che quella canzone la adoravo, non potevo non ballare. Quando ho cominciato a ballare non ha potuto resistere neanche lei, abbiamo ballato come matte, per circa otto minuti, non di più. Poi siamo crollate, io mi sono seduta sul divano e lei si è accomodata vicino a me. Nel frattempo che poggiava la testa sulla mia spalla io già dormivo. Ci credete? Neanche un bacio ci siamo scambiate, ci siamo addormentate ubriache sul divano di casa mia.

So che può sembrare il tutto poco romantico, ma credetemi quegli otto minuti sono stati i più belli della mia vita. Almeno finché non mi ha baciato la mattina successiva!
  
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