E’
Mio!
Urla esasperanti
invadevano l’ambiente. Hermione Granger, sudata e spossata, continuava a
spingere sotto la richiesta del Medimago.
“Spinga”
Hermione spinse
con tutte le sue forze, urlando quasi a traforare i timpani dei Medimaghi
presenti.
Improvvisamente le
urla della giovane donna vennero coperte da altre urla: un pargolo era venuto
alla luce.
“Complimenti
signorina Granger… è un bel maschietto!”
Hermione scoppiò
in un pianto di gioia.
***
In sala d’attesa
nel frattempo due uomini passeggiavano nervosamente avanti e indietro
lanciandosi sguardi pieni di astio.
“Volete piantarla?
Non riesco a concentrarmi nella lettura!”, sbottò Harry Potter comodamente
seduto su di una sedia intento a leggere Strega
Moderna.
“Sfregiato,
piantala tu! E continua a inebetirti con quelle stronzate per
donnicciole!”
Harry lo guardò in
tralice e tornò alla lettura.
Ron intanto
continuava a passarsi nervosamente una mano tra i capelli, non riusciva più ad
aspettare.
“E anche tu
Lenticchia, piantala! Tanto lo sappiamo tutti che è mio!”, asserì prendendo il bicchiere
colmo di caffè poggiato sul tavolino in vimini.
“Non vorrei Malfoy, ma con tutto il rispetto… è mio!”, disse
Harry.
“E’ mio!”, la voce roca di Ron li raggiunse,
ma Draco se ne fregò altamente e continuò a sorseggiare il suo caffè.
“Ron…”, sospirò
Harry, “… cosa diavolo c’entri tu? Il caffè era suo, ma l’ha preso con i miei
soldi!”
Draco ghignò e
bevve il suo caffè, non dando
attenzione ai due Grifoni.
Ron si rabbuiò e
continuò a passeggiare, non riusciva proprio a stare tranquillo, l’ansia si era
impossessata di lui.
“Ormai dovrebbe
aver finito, no?”, dopo soli cinque minuti, il rosso ruppe nuovamente il
silenzio.
“Rilassati,
Lenticchia. Tanto è mio!”
“Ormai che l’hai
bevuto…”, mormorò Harry, voltando la pagina della sua interessantissima
rivista.
“Non è detto che
sia tuo, Malfoy!”, ribattè Ron incrociando le braccia al
petto.
“Ormai si trova
nelle mie viscere… è palese! E’ mio!”
“Ma io non parlo
del caffè…”, disse Ron avvicinandosi al biondino.
Harry sbuffò
sonoramente gettando la rivista nella poltrona accanto stanco di quei
battibecchi da poppanti.
I due ragazzi lo
guardarono malamente, mentre Harry si stiracchiava mormorando parole sconnesse,
“Di sicuro non è mio!”
“Ci mancherebbe
altro!”, dissero contemporaneamente Ron e Draco, facendo sogghignare il ragazzo
occhialuto.
***
In Sala Parto,
Hermione attendeva impaziente che il Medimago le poggiasse il frugoletto tra le
braccia.
Un misto di gioia
e puro terrore.
Gioia per essere
diventata mamma, puro terrore per il colore dei capelli che avrebbe sfoggiato la
sua piccola creatura.
Sarà
biondo?
Sarà
rosso?
Se è biondo come
la prenderà Ron?
E se fosse rosso?
Draco cosa farà?
Questi i pensieri
che invadevano la sua mente.
Poi improvvisamnte
il Medimago apparve al suo cospetto con un frugoletto tra le mani. Hermione non
osò guardare.
***
Continuavano a
passaggiare sotto gli sguardi avviliti del grande Harry
Potter.
“Piantatela… vi
prego!”
I due lo
trucidarono con lo sguardo. Poi la porta si aprì e ne uscì un simpatico uomo in
camice.
Attendevano la
tanto agognata frase, la frase che avrebbe decretato un vincitore.
Inutile dire che
il povero Medimago venne assalito senza pietà da Draco e
Ron.
“Allora?”, chiese
speranzoso il rosso.
L’uomo sorrise: “Complimenti signor Potter… è un bellissimo maschietto!”
Non c’è niente da
aggiungere.
Vi ha strappato
almeno un ghigno? XDXDXD
Un bacio a
tutti
Gemellina &
redRon