La pallida luce della luna si rifletteva sul pugnale, gettato nella sabbia ai piedi della ragazza.
"Tu mi amavi?"
No. Non lo amava. A dodici anni non si può parlare d'amore. Lei non aveva amato Luke. Non poteva però negare che le fosse piaciuto.
Ma Luke non era stato solo la sua cotta dei dodici anni, Luke era stato tutto quello che non aveva mai avuto: un amico, un fratello, un padre. Era stato il suo eroe.
E gli eroi non falliscono.
Gli eroi non tradiscono.
Gli eroi sono eroi fino alla fine.
Lui era stato di nuovo un eroe, alla fine.
L'eroe di tutti.
Il suo eroe. Il ragazzo che le aveva donato un pugnale, che l'aveva accettata per quello che era, che le aveva promesso una famiglia.
"Tu mi amavi?"
Avrebbe dovuto farla a Talia quella domanda. Era stata Talia ad amarlo. Talia, che come lei sapeva che Luke sarebbe sempre stato un eroe. Lo sapeva anche mentre lo affrontava sul monte Otri.
Perché Luke alla fine aveva salvato l'Olimpo, aveva ucciso Crono e aveva decretato la vittoria degli dei.
E adesso cosa rimaneva di lui?
Burro di arachidi, biscotti bruciati e un pugnale gettato nella sabbia.
***
Angolo dell'autrice:
Un piccolo tributo all'eroe di Annabeth, Luke. Una cosa che mi è venuta di getto ieri sera mentre tentavo di prendere sonno. Non è venuta fuori esattamente come volevo, ma pero che vi piaccia.