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Autore: MadappleStyles    29/11/2012    3 recensioni
Evelin, ragazza italo-inglese, pazza dei one direction, vuole riuscire a incontraare i suoi idoli al concerto di Verona, essendo nativa del veneto, ma purtroppo non riesce a trovare i biglietti in tempo. Julia, la sua migliore amica, per tirarle su il morale la convince ad andare a visitare la cittą per due giorni, quello del concerto e quello dopo, sperando di poter incrociare i suoi idoli. Il primo giorno non ci riescono, il secondo, Evelin va a sbattere contro un ragazzo nella Hall dell'albergo in cui alloggia con la sua amica. Questo strano ragazzo indossa una felpa pesante con il cappuccio calato sul capo e tiene la testa bassa, scusandosi ripetutamente, fino a quando i loro sguardi non si incrociano facendo scontrare i pozzi color oceano in tempesta di lei con quelli color del mare calmo di lui....
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2°: Che botta sul deretano!
 

OOOh… Che bello! Zayn, certo che voglio baciarti, ma no, non mi importa di Perrie, tanto la molli!

-Evy svegliati cazzo! È un’ora che ti chiamo! Sono le 9, vuoi alzarti e continuare a setacciare la città o devo proprio prenderti a calci in culo per farti uscire dal letto? Poi non lamentarti se non vedi i tuoi One Direction!

Perché la mia amora mi deve sempre svegliare sul più bello, proprio quando Zayn mi stava per baciare??

Controvoglia mi alzo dal letto e mi avvio verso il bagno, mentre Julia scende a ordinare la colazione, giusto per accelerare i tempi. Mi feci una doccia super veloce, infilai i miei adorati shorts in jeans, indossai la mia canotta verde fluo e ci misi sopra una felpa grigia da uomo con la cerniera aperta. Misi le mie superga bordeaux e presa la borsa scesi uscii dalla mia stanza per dirigermi nella sala ristorante dell’hotel.

Stavo rovistando nella mia borsa (enorme e piena di cose essenzialmente inutili) alla disperata ricerca del telefono.

-Ma dai, non è possibile! Dove diamine sarà finito? Sono sicura di averlo messo…

BUM!

Non riuscii a finire la frase che qualcuno mi venne addosso, facendomi finire a terra.

-Che botta sul deretano! Cacchio, guarda dove vai!- sbottai innervosita.

-Scusami, non ti avevo vista, ero distratto, mi dispiace! Ti sei fatta male? Aspetta, ti aiuto ad alzarti!

Una mano grande, di un ragazzo, mi venne tesa e io la afferrai per rialzarmi. Mi diedi una spolverata ai jeans e finalmente alzai gli occhi, incrociando lo sguardo di quel ragazzo che si era scusato in inglese. Rimasi pietrificata. Non era possibile. Quegli occhi che mi fissavano in attesa di una risposta alla sua domanda li avevo già visti. Per la precisione ogni mattina, nel poster che troneggiava sulla mia porta.

POV NIALL

Che cavolo! Ma come faccio a dimenticarmi ogni mattina il telefono in camera!?! Liam ha ragione a dirmi che devo stare più attento. Cacchio, ora devo farmi di nuovo venti piani in ascensore da solo per andare a recuperare quell’aggeggio!

Complimenti Horan!

BUM!

Cacchio che botta! O diavolo, ci mancava solo questa, ho praticamente investito una ragazza.

-Che botta sul deretano! Cacchio, guarda dove vai!- sbotta questa ragazza dai lunghi boccoli castani. Ha un bel fisico da quanto riesco a vedere, ma sembra alquanto incavolata.

Le sei appena andato addosso stile caterpillar! Direi che l’essere incavolata è il minimo!

Giusto. Meglio che mi muova a scusarmi, altrimenti mi prenderà pure per un maleducato.

-Scusami, non ti avevo vista, ero distratto, mi dispiace! Ti sei fatta male? Aspetta, ti aiuto ad alzarti!

Le allungai una mano, che lei prontamente afferrò, alzandosi. La vidi che si spazzolava con le mani i pantaloncini in jeans e poi finalmente alzò gli occhi incrociando il mio sguardo.

Penso che quando finalmente i nostri occhi si incrociarono la mia mascella sia finita sul pavimento. Erano gli occhi più belli che avessi mai visto. Erano di un azzurro scuro, quasi grigi. Non ne avevo mai visti di così belli. Li vidi sgranarsi quando incrociarono i miei. Quelle ciglia ricoperte di mascara li facevano sembrare ancora più grandi. Era stupenda. Quella ragazza era veramente stupenda.

Ci mise un po’ a rispondermi e quando finalmente lo fece, in un inglese perfetto, vidi le sue guancie imporporarsi e abbassò il viso, sorridendo timidamente

-Tranquillo, non è successo niente. Ero distratta pure io, quindi non c’è problema.

-Bè, dato che ci siamo mi presento, sono Niall, tu?

-Evelyn, piacere. Anche se già ti conoscevo. Sono una Directioner.

Ecco, come non detto. Ora mi dirà che è pazza di Zayn o di Harry. Sono sempre loro che cuccano cacchio!

-Oh, bè, è un piacere conoscere le nostre fan. Immagino che stasera sarai al concerto! Se riesci a metterti nelle prime file ti manderò un saluto dal palco!- magari riuscivo a fare colpo. Anche perché se era in un hotel di Verona è a dir poco improbabile che non venga al nostro concerto se è una Directioner.

-A dire il vero no. Non vengo al concerto, sono qui con una mia amica per il week-end.

Oh, ma cacchio, che sfiga! Cioè io incontro una fan e pure carina, che non sclera davanti a me e lei non partecipa nemmeno al concerto.

-Che peccato. Ma tu alloggi qui?- tanto vale tentare anche questa. Questa ragazza mi ha colpito, vorrei proprio conoscerla. È strano, è la prima volta che mi succede, ma solo con uno sguardo mi ha smosso qualcosa dentro.

-Sì, fino a domani. Poi domani mattina prendo il treno e me ne ritorno a casa.

-Ma non sei inglese? Parli un inglese perfetto, pensavo fossi in vacanza qui.

-Sono italo-inglese. Mia mamma è nata e cresciuta a Londra, mentre mio papà è veneto. In più ho vissuto a Londra dai miei nonni per un paio d’anni quando ero piccola e adesso ci torno ogni volta che mi è possibile.- la vidi sorridere e arrossire. Che sorriso stupendo.

-Oh, bè, ora si spiega il fatto per cui non hai un aspetto molto inglese. Io sono molto più pallido di te!

-Infatti! Mia nonna mi dice sempre che ho preso tutto da mio padre, che sono troppo italiana. Solo gli occhi e i capelli mi salvano!- rise.

-Ora scusami, ma devo raggiungere la mia amica, mi sta aspettando per fare colazione e ormai mi avrà data per dispersa. È stato un piacere conoscerti e parlarti Niall.- disse allungandomi una mano.

Io la strinsi.-Spero di rivederti prima di domani. Ehi, ma aspetta. Non vuoi nemmeno un autografo? Mi hai appena detto di essere una Directioner e te ne vai così?- era la mia ancora per rivederla. Le avrei lasciato il mio numero.

-Ti ho incontrato. È già un bel regalo.- disse voltandosi.

Merda! Ok, pensa Niall. Ha detto che doveva ancora fare colazione. Bene. La sala ristorante. C’era ancora una piccola speranza. Non potevo farmela scappare così.  

   
 
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