Le prime dolci note dell’ennesima canzone cominciarono a librarsi nell’aria di quella sera di Giugno, ancora troppo fredda per essere definita estiva.
Frank si strinse nella giacca di un vestito ancora troppo leggero e guardò verso la spiaggia gremita di ragazzi e ragazze. Alcuni ballavano, altri bevevano e chiacchieravano, tutti abbracciavano qualcuno.
Ma non lui. Non Frank, il piccolo Frank, il timido Frank, l’innamorato Frank; non aveva avuto il coraggio di invitare la persona che avrebbe voluto avere al suo fianco in quel momento. Forse perché era del suo stesso sesso, forse perché rimaneva senza parole ogni qualvolta fosse in sua presenza, forse perché era Gerard, il suo migliore amico.
Così ora era là, seduto sulla sabbia, distante dalla festa a canticchiare svogliatamente quella canzone lenta:
-I need you right here, by my side, you’re everything I’m not in my life-
-We’re indestructible, we are untouchable, nothing can take us down tonight- Una voce, molto più allenata a cantare della sua, completò il verso della canzone, facendolo sussultare. Il proprietario di tale voce gli tese una mano, Frank sollevò il viso e sentì il cuore sciogliersi sotto uno sguardo verde-nocciola dolce e morbido come la piuma di un pulcino.
Strinse quella mano dalle affusolate dita da disegnatore e si alzò, senza mai perdere il contatto con quegli occhi  che sembravano carezzargli il cuore.
Mille domande premevano dietro le labbra di Frank ma il tocco della pallida mano che si poggiava delicata sul suo fianco mise a tacere tutto.
Poggiò una mano sulla spalla dell’altro e intrecciò le dita alle sue, stringendole come se non dovesse mai più lasciarle.
No matter what, I’ve got your back, I’ll take a bullet for you if it comes to that.
Ballavano lentamente, sulla sabbia; I loro occhi facevano l’amore, pensò Frank, quel contatto faceva bene al cuore, acqua fresca su una scottatura.
Non si lasciava sfuggire nemmeno un dettaglio di quel viso, dai capelli corvini che gli solleticavano la nuca al naso leggermente all’insù che gli donava una dolcissima aria appena infantile.
‘Cause nothing matters anyway.
All’improvviso le distanze fra i due si annullarono in un bacio danzante, lento e denso come miele.
La musica li avvolgeva, la risacca del mare era parte di essa, le stelle e la luna erano testimoni di ben più di un semplice ballo scolastico. Erano testimoni di qualcosa di nuovo che stava nascendo, qualcosa che avrebbe cambiato due vite da allora per sempre.
Lentamente la mano del ragazzo si spostò dal fianco di Frank al suo viso e le loro labbra si allontanarono quel poco che bastò al più alto per pronunciare poche parole, in un soffio.
-We’re gonna be the last ones standing-




BEEEEENE, bon jour, gentaglia, rieccomi qua con questa Flashfic molto..flash. Beh, che dire, l'ispirazione  mi ha colto ascoltando No Matter What ( per chi non la conoscesse: http://www.youtube.com/watch?v=yPk84Dxen_w ) e ho buttato giù questo flash diabetico a livelli letali.
Spero vi piaccia, guys.
Alla prossima! 
                                                                                                                                                                                                                                                                                   -Popcorn