FUOCO

Non ti era mai piaciuto quell’uomo, vero?
Così pacato e pieno di sé, occhi inespressivi come il mare in un giorno di foschia… Che a volte emana più fascino di quelle iridi.
 
Lo avevi odiato dal primo momento che lo vedesti, e lui aveva odiato te.
Ti eri fatto umiliare da un ufficiale che invidiava la tua libertà.
Codardo.
 
Avevi lasciato che ti imprimesse nella carne il disgusto nei tuoi confronti, che ora è diventato motivo di vanto…
Tranne quando quella “P” la  scoprono le persone sbagliate…
 
In uno scatto di ira zittisci Gibbs e Hector, che non sanno, non capiscono cosa sta per succedere, e quindi vanno contro gli ordini.
E mi infastidiscono. Li odio quando non comprendono.
«CONTRO. ORDINE. SCIÒ! SCIÒ! ZITTO.» Devi pensare, gustarti la vendetta…!
Fortunatamente compare la sagoma dell’Olandese e comprendono.
 
Alzi lo sguardo. È lì: impettito sul ponte dell’Endeavour…
 
In quegli ultimi giorni aveva dato il meglio di sé: il tuo odio era aumentato in maniera esponenziale alla notizia che quel fanatico materialista, quell’ assassino mascherato da giustiziere, quel nano bastardo voleva estirpare la pirateria servendosi della pirateria stessa, anzi, si era servito di una magia pagana: una nave fantasma, costringendo il suo capitano a ottemperare ai suoi ordini.
Del tutto incoerente, caro Lord.
 
Stava distruggendo la pirateria. In Inghilterra e nei Caraibi avvenivano impiccagioni di massa, senza processo, senza assistenza legale; in nome della “giustizia”. La tua giustizia…
 
Aveva sotto controllo il mare.
…E il mare è tuo, vero Jack?
È tuo e di nessuno.
 
Avresti preferito essere tu a premere il grilletto, guardando i suoi occhi vacui, come avevi fatto con Barbossa? Sarebbe stata una delle tue più grandi soddisfazioni guardarlo mentre perde tutto, tutto quello per cui si è battuto, mentre capisce di non avere scampo, mentre la Perla Nera e l’Olandese Volante si affiancano alla sua nave.
Ma va bene così…
 
Tutti aspettano un tuo cenno: attendono la tua sentenza e ti guardano frementi. Lo sanno. Lo sanno benissimo che spetta a te.
Gibbs si avvicina con il fiatone, visibilmente teso, sussurra «…Capitano?»
 
È solo una questione d’affari.
 
Non urli, non spari il primo colpo. Agisci come è giusto che sia: con calma, come quando lui ti guardò dall’alto del suo rango, della sua superbia e ti condannò alla forca. Pacato, cattivo. Imprimi tutto il tuo odio, la tua rabbia.
La tua vittoria.
Per la Perla.
Per quegli uomini.
Per i Pirati.
Per il mio polso…
 
Hai perso, amico.
«Fuoco.»

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The End

 
 
 
 
 
 

Angolino di Harley!
 
Ehy! Eccomi di nuovo a solcare le meravigliose, impetuose acque di questo fandom.
Ho deciso di narrare, sotto forma di apostrofe a Jack, la mia scena preferita di tutta la saga (probabilmente).
 
Jack, anzi, Capitan Jack, si ricorda dei grandi torti che gli ha fatto Cuttler: lo ha marchiato come pirata, lo ha obbligato a lavorare per la Compagnia delle Indie Orientali, gli aveva fatto affondare la Perla perché Jack aveva deciso che degli schiavi non sono “merce”. E ora Capitan Sparrow si trova a emettere la sua sentenza: FUOCO.
Sinceramente ho adorato il modo con cui lo dice…
Per non parlare dell’attacco di isterismo conto Gibbs: “Sciò! Sciò! Zitto!” Meraviglioso! xD
 
Nano bastardo: è quello che penso. Uno dei migliori cattivi di sempre… Ma comunque nano!
 
Cosa ne pensate? Si capisce qualcosa? Sono sicura che appena la pubblico mi renderò conto che ci sono almeno 3 frasi senza senso…Portate pazienza! xD E soprattutto, anche se vi fa schifo, recensite! Non so voi, ma per quanto io odi le critiche, dopo due giorni inizio a trovarle costruttive… xD
Un particolare grazie a FannySparrow, senza la quale non sarei stata in grado di pubblicare anche quella (meravigliosa) foto... :)
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Un bacio :)
Harley Sparrow