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Autore: pandafordinner    29/11/2012    1 recensioni
Se il titolo vi incuriosisce entrate a leggere, spero vi piaccia :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quell'estate del 2009 vorrei ancora rivivirla minuto per minuto. Mi mancano le emozioni che provai e che, nonostante siano passati tre anni, riesco a ricordare e distinguere in ogni minimo particolare. Riuscì ad avere un ragazzo che mi amasse più di qualunque altra cosa al mondo e di cui potermi fidare ciecamente. Ripensando al nostro primo incontro mi verrebbe da pensare che il destino, delle volte, ti riserva delle sorprese, forse vale la pena aspettare. 
 
 
"Frankie, possibile che dobbiamo far fare tardi tua sorella anche oggi"
"Mamma vi raggiungo in chiesa a breve, devo sistemare le ultime cose"
Non era assolutamente vero. Dovevo ancora vestirmi, sistemare questi capelli ribelli e, cosa più importante di tutte dovevo ancora riuscire a far abituare i miei poveri piedi a quei dannati tacchi, che mi avrebbero accompagnato per tutta la durata del matrimonio. Maledetta me che ho deciso di accettare quando quel giorno mia sorella mi offrì di farle da testimone, maledetta me perchè in questo momento potrei indossare delle ballerine invece che degli stupidi trampoli solo perchè non volevo sentirmi una nana in confronto al fratello dello sposo alias altro testimone. Oramai in casa ero sola, quindi qualunque mossa strana che avrei fatto a partire da quel momento, come correre senza scarpe per le stanze o, camminare come un tirannosauro rex per il salotto per provare le scarpe, non sarebbe stata ripresa da dannati fotografi che quella mattina avevano invaso casa mia dalla prima luce del sole.  Era stato un continuo di sorridi, fai gli auguri alla sposa ecc. fino a quando stufa mi ero rifugiata nel bagno per cambiarmi, lì almeno avrei avuto la mia privacy. 
Allora, ultima veloce guardata allo specchio e si va che sono in ritardo. Mi chiedo delle volte perchè non posso avere anche io uno specchio che parli e mi dica se sto bene o meno con quello che indosso. Durante tutto il tragitto da casa alla chiesa non facevo che pensare al modo in cui mia sorella mi avrebbe ucciso per il mio imperdonabile ritardo. Da lontano riuscì a distinguere la figura di mio padre e mia sorella che attendevano davanti la macchina il mio arrivo per iniziare. 
"Eccomi, sono pronta più o meno" continuai a sistemarmi continuamente il mio vestito blu per farlo sembrare abbastanza perfetto, e i miei capelli ricci per non farli sembrare un casco di banane. 
"Allora" il fratello dello sposo si avvicinò a me "sempre la solita ritardatrice eh? Questo devi portarlo tu, mi raccomando non cadere perchè ti lascio a terra"
"Senti giraffa non rovinare un giorno felice e, per quanto riguarda i miei ritardi non sembra siano problemi tuoi"
Non scorreva buon sangue tra me e quella specie di condor in via d'estinzione. Sarà perchè nonostante fossimo cresciuti insieme, lui era stato sempre uno di quelli con la puzza sotto il naso, mentre io ero la semplice ragazza che nessuno conosce. Quelle poche amiche che avevo mi erano fedeli e non mi avevano fatto cambiare, mentre lui...beh chiudiamo discorso.
A momenti sarei dovuta entrare in chiesa con dietro la mia fantastica sorella che a momenti sarebbe stata una donna sposata. Entrai sotto lo sguardo vigile di tutta la gente che era seduta sulle sedie. Mi sentivo a disagio, non mi era mai piaciuto avere gli occhi fissi su di me, avevo sempre cercato di evitare di catturare l'attenzione, ma in quel momento i loro occhi erano puntati su di me. Arrivai all'altare e tirai un sospiro di sollievo, ora toccava alla protagonista. 
 
Non avrei mai immaginato che mi sarei annoiata così tanto a questo matrimonio. Continuavo ad alzare gli occhi dal mio libro alla faccia sorridente di mia sorella. Mi alzai dirigendomi verso di lei, che era vicino alla band che avrebbe iniziato a cantare a momenti. Da lontano avevo notato che erano molto giovani, avranno avuto pressapoco la mia età. Mi ero di nuovo persa nei miei pensieri e non mi ero resa conto che stavo per scontrarmi con un ragazzo.
"Ehy tutto bene?" 
"Scusami". In quel momento lo vidi. Occhi verdi smeraldo, folta chioma riccia e splendido sorriso che creava delle fantastiche fossette. Mi incantai per un attimo, per poi andar via. Certamente un incontro del genere sarebbe rimasto per sempre nella mia mente. Quel ragazzo era bellissimo. Mai avrei immaginato che potessero esistere occhi così belli, mai avrei sognato che un ragazzo potesse avere dei ricci ribelli come i miei, mai avrei creduto che gli angeli esistessero anche in terra. 
"Sorellina, cosa ne diresti di suggerire una canzone alla band che dovrà esibirsi"
Tentai di rifiutare, ma già mi stava trascinando verso il palco dove si sarebbero esibiti i White Eskimo, così si chiamava la band. 
"Ehy" chiamai un ragazzo girato di spalle "vorrei suggerirvi una canzone"
Si girò e tornai a rivedere quel meraviglioso ragazzo che aveva degli smeraldi al posto degli occhi.
"Ciao, Harry piacere" mi porse la mano
"Frankie" ricambiai la stretta
"Vorresti suggerire qualche canzone?"
"Summer of 69 andrà benissimo, grazie"
 
 
Quello fu il giorno che lo conobbi. Certamente non è l'unico ricordo che ho di lui, ce ne sono miliardi stampati nella mia mente, ma non potrò raccontarli tutti, basteranno i più importanti...
 
Due mesi dopo il nostro primo incontro al matrimonio, io ed Harry eravamo diventati inseparabili. Amici quasi fratelli oserei dire. Trascorrevamo ogni singolo giorno insieme, facendo ogni giorno cose diverse. Chi ci vedeva o era geloso di noi o pensava che fossimo una coppia, ma solo l'idea di me ed Hazza fidanzati mi faceva scoppiare a ridere. 
Era un giorno come tutti gli altri quando quell'idea della coppia assunse altro valore. Stavamo trascorrendo una semplice serata a casa mia, abbracciati sul divano sotto ad una coperta, mentre commentavamo l'ultimo film che avevamo visto. Non ricordo il nome, ma fu quello che fece aprire gli occhi ad entrambi. La storia trattava l'amicizia tra una ragazza e un ragazzo che alla fine scoprono di essersi innamorati l'uno dell'altra. 
"Non ci credo a storie come in quel film io"
"Perchè no,piccola?"
"Semplice. Se due amici si mettono insieme e, col tempo si dovessero lasciare, niente tornerebbe come prima"
"Pessimista. Chi dice che si debbano lasciare?"
"Non esiste il vissero per sempre felici e contenti Hazza" mi alzai e andai verso la mia stanza per prendere il mio cellulare. Vidi la luce spegnersi e pensai subito fosse stato qualche stupido scherzo di Hazza che sapeva che avevo terrore del buio, ma quando mi raggiunse al piano di sopra preoccupato capì che non c'era il suo zampino.
"Tutto bene?"
"No, non va bene. Ho paura del buio e tu sai benissimo il motivo. Spero solo che ritorni presto la luce,altrimenti morirò" mi accasciai a terra, stringendo a me le gambe. 
"Frankie calmati ci sono io con te" mi abbraccio' continuandomi ad accarezzarmi i capelli per farmi tranquillizzare e devo dire che stava funzionando. Piano tornai a rialzarmi ed Hazza con me. Stavo per andare a cercare una torcia quando mi sentì afferrare per un braccio e tirare indietro. Alzai il viso e mi ritrovai a pochi centimetri dal suo. Il mio viso divenne rosso dalla vergogna, nonostante spesso succedesse che mi ritrovassi a questa vicinanza da lui, ma ora qualcosa era cambiato. Non è normale che il cuore batta così veloce vicino al tuo migliore amico o sì? Continuavamo a guardarci, i suoi occhi riuscivano a brillare anche nel completo buio, mentre i miei si confondevano nell'ambiente scuro. Guardò prima la mia bocca, poi ritornò a fissarmi.
"Posso?"
Sapevo che di lì a poco il mio cuore sarebbe esploso. Non riuscì ad emettere alcun tipo di suono, acconsentì solo con la testa. Avere sbagliato o meno non mi importava in quel momento. Ero felice e niente avrebbe rovinato quel momento. Alzò il mio viso e posò le sue labbra sulle mie, un brivido percorse la mia schiena. Mi avvicinò a lui ancor di più e giurai che il suo cuore stesse battendo come il mio. Sembrava che quel momento fosse stato desiderato da entrambi da tempo, ma era sempre stato sottovalutato. Sorrise nel bacio. Misi le mani dietro al suo collo e giocai con i suoi fantastici ricci. Amavo i suoi ricci, amavo il suo sorriso, amavo i suoi occhi, amavo lui, forse dalla prima volta, ma ero stata troppo stupida per ammetterlo.
 
Il momento più felice per noi furono quei quattro mesi che passammo insieme come coppia. Il tempo volò veloce senza che ce ne accorgessimo. Lui andando a scuola doveva sostenere gli ultimi esami prima di scegliere le tre materie che avrebbe continuato a studiare:legge, sociologia e business. Io invece ero ancora indecisa sul mio futuro. 
L'ultimo giorno che lo vidi stava cantando ISN'T SHE LOVELY sul palco di X Factor per i provini. Io e la mamma  lo avevamo iscritto ed era riuscito ad ottenere 2 si. Poi fu rifiutato e in seguito messo in una band con altri quattro ragazzi. La nostra storia finì in quel momento, io non lo vidi più e lui scomparì dalla mia vita.  Due anni dopo mi sono ritrovata ad ascoltare la loro nuova canzone alla radio: Io la ricordo l'estate del 2009 Hazza e tu?
  
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