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Autore: someonelkpayne    29/11/2012    4 recensioni
Mi ero appena trasferita a Manchester con mia mamma e mio fratello, Liam.
Io e mio fratello ci somigliamo molto, entrambi castani e ricci, con gli occhi color nocciola, e la stessa identica voglia sul collo. Lui ha un anno più di me, andiamo molto d’accordo e abbiamo le stesse amicizie.
Mia mamma, è la persona più straordinaria che possa esistere al mondo, è dolcissima e nonostante tutto il dolore che ha passato sopporta ancora me e mio fratello.
Mio padre è morto due anni fa, per me, mia mamma e mio fratello è stato un trauma superare tutto ciò, ed è per questo che ci siamo trasferiti qua da Londra. Stiamo cercando di avere una nuova vita.
LEGGETE; SARA' INTERESSANTE!!!!
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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‘Sceeeeeeeeeendiiiiiiiiiiii’ La voce di mia mamma risuonava per le scale ancora deserte.
‘Svegliati Emily!!!!!!’ Gridava ancora.
Mi alzai con poca voglia dal letto, aprii l’armadio ed optai per un paio di jeans stretti scuri e una felpa larga nera, e le mi vans viola.
‘Arrivooooooo’  Le dissi scendendo le scale.
‘Non puoi urlare in questo modo alle 7:30 del mattino. Mi toglierai l’udito. E ho ancora 18 anni. Vorrei averlo almeno fino ad ottanta anni!!’ Esclamai una volta in cucina.
‘Dov’è Liam?’ ‘E’ già uscito!!’  Presi  un biscotto, bevvi una sorsata di latte caldo e uscii di corsa, salutando mia mamma con un bacio sulla fronte.
Mi incamminai per le strade vuote, fuori  faceva freddo così presi dalla borsa con i libri una sciarpa di lana grigia e me la avvolsi intorno al collo.
Dopo neanche cinque minuti ero già nel cortile della scuola con una marea di gente che chiaccherava o che ripassava alcune materie; io mi sentivo sperduta, fuori luogo, infondo questo era il mio primo giorno di scuola e l’unica persona che conoscevo era mio fratello. Decisi di andare a cercarlo. Non lo trovai, ma sentii la campanella suonare, così mi avviai nella mia classe, alla prima ora avevo chimica. Perfetto, la mia materia preferita!! Entrai in classe, il professore era già là e mi accolse, mi dette i miei libri e mi assegnò l’unico posto rimasto, in seconda fila vicino alla finestra, accanto ad un ragazzo.
Da ciò che avevo capito alla fine di quell’ora è che si chiamava Josh Devine, e che era davvero figo. Ahaha
Passai il resto della giornata saltando da una classe all’altra, conoscendo professori e persone nuove. Quel Josh, però non lo rividi più.
All’ora di pranzo decisi di andare in cerca di mio fratello, dato che non avevo molta fame. Girai per tutti i corridoi, gli spogliatoi, ma non lo trovai, cercai nel cortile, ma non c’era. Ad un certo punto sento la vibrazione del mio telefono, lo prendo, e vedo che era un messaggio di mio fratello, diceva
“Ti prego, Emily. Aiutami” Ero sconvolta, non avevo idea di dove poteva essere, decisi così di chiamarlo. *tuu-tuuu* sentii la suoneria del suo telefono in lontananza, iniziai a correre per il bosco dietro alla scuola, finché non si fece più vicina. Ad un certo punto mi voltai e notai, che dietro ad un albero c’erano lui. Gli corsi incontro. Era in uno stato pietoso, aveva i capelli tutti sporchi e arruffati, gli occhi rossi e pieni di lacrime. Aveva tantissimi sgraffi sia sul volto che sul corpo e un livido nero intorno all’occhio sinistro. Per un momento lo guardai immobile,  scioccata. Teneva gli occhi socchiusi e per un momento pensai che non respirasse più, mi avvicinai a lui, gli presi la testa con una mano, mentre con l’altra cercai di alzarlo. Non riusciva neanche a camminare, lo portai fino al limite del bosco, al confine con la scuola. La campanella non era ancora suonata e tutti i ragazzi erano sempre fuori. Facemmo il giro della scuola senza farci vedere da nessuno e trovata una panchina lo feci sedere lì sopra. Gli diedi da bere un po’ d’acqua, finché non sentii dei passi avvicinarsi a noi. Si facevano sempre più vicini, mi voltai verso mio fratello e vidi che le sue condizioni erano pessime, cercava di parlare, ma non ci riusciva e non capivo nulla di ciò che diceva. Dovevo aiutarlo, ma non sapevo che fare, mi voltai e… dove prima sentivo il rumore dei passi adesso c’era Josh, che stava correndo verso di noi. ‘Oddio, che gli è successo? Chiamo l’ospedale?’ chiese rivolto a me, ma fissando mio fratello. ‘NO! Non chiamare l’ospedale! Io… Io… Io non lo so, l’ho trovato così’ Le lacrime iniziarono a rigarmi il volto, non riuscii a trattenerle, la gola mi bruciava appena tentavo di respirare, mi lasciai andare dopo due secondi vidi solo nero.

*Josh’s  POV*
Dovevo fare qualcosa, non potevo lasciarla lì da sola svenuta con il suo ragazzo picchiato a sangue. Vidi che suo fratello tentava di tenere gli occhi aperti, ma non ci riusciva a causa del livido. Chiamai mia mamma al cellulare, le mi sarebbe stata d’aiuto visto era un’infermiera. *tuu-tuuu* ‘Pronto, tesoro’ ‘Mamma ho bisogno di aiuto!’ ‘Che è successo? Ti sei fatto male?’ ‘Nono.. Io no, senti vieni a scuola con la tua auto. Ho bisogno di aiuto’ ‘Ok, due minuti e sono lì’.

*Liam’s POV*
Cercai di aprire gli occhi, ma ogni volta che ci provavo una fitta all’occhio, me lo impediva. Sentivo di essere in un posto nuovo, ma non capivo dove, cerca di muovere un braccio, ma non sentivo altro che le lenzuola morbide di un letto. Ad un tratto mi ricordai tutto. Le loro mani su di me. I pugni che arrivavano. Le offese che ancora risuonavano nelle mie orecchie. Ogni parola detta era peggio di cinquanta pugnalate, avrei preferito morire, piuttosto che farmi picchiare così.
Ad un tratto sentii una voce familiare. Mia sorella. Oddio, menomale stava bene. ‘Em.. Emi… Emily’ riuscii a bisbigliare, abbastanza perché lei se ne accorgesse e venisse da me. ‘Ehy, Liam! E’ tutto okay, non muoverti’ mi assicurò vedendo che cercavo di alzarmi. ‘Do… Dove siamo?’ chiesi non riconoscendo il posto ‘a casa di Josh, è un ragazzo della scuola, ci ha aiutati lui!’ mi rispose mia sorella. ‘G.. Grazie Josh. Mi dispiace se ti abbiamo recato disturbo, adesso ce ne andiamo’ dissi, alzandomi e mettendomi a sedere sul letto. ‘Ehy, Liam, se non te la senti potete anche non farlo. Potete restare qua anche per cena, e magari fino a domani mattina’ ‘No, no, adesso ce ne andiamo’ mia sorella era dalla mia parte adesso. ‘Ah, okay!’ Mi alzai, mi misi le scarpe e con l’aiuto di mia sorella uscii dalla stanza.

*Emily’s POV*
Dovevo tornare dentro. Dovevo salutarlo. Dovevo ringraziarlo, per quello che aveva fatto per noi. ‘Aspetta un attimo qua’ dissi a Liam. Tornai di corsa dentro casa, Josh era seduto su una sedia nel corridoio, ‘Ehy, ti sei dimenticata qualcosa?’ mi chiese vedendomi Non posso credere a ciò che stai per fare Emily. Quella stupida vocina! Non farlo. Mi avvicinai a lui ‘Sì’ mormorai quando ormai mancava meno di mezzo metro tra le nostre teste. Mi avvicinai sempre di più, sempre di più. Non farlo Emily. Sei un’idiota. Mi ripeteva la mia coscienza. Basta! Non devo darti ascolto! Ormai però ad un centimetro dalle sue labbra. Mi avvicinai ancora, finche le nostre labbra non si sfiorarono, chiusi gli occhi, aspettai una sua reazione, ma niente, le nostre labbra erano ancora attaccate. Ad un certo punto mi prese per i fianchi, mi baciò con più foga. Le nostre lingue si unirono, come non mai. Non avevo mai baciato una persona così, fu bellissimo, finche non si staccò da me e disse: ‘Wow. Baci proprio bene’ ‘Anche tu Devine!’ replicai sorridendo. ‘Adesso devo andare. Ci vediamo domani a scuola’ mi voltai verso la porta e uscii. Mio fratello era appoggiato al muretto che mi guardava. ‘Wow, avete già fatto???’ ‘Deficiente! Non abbiamo fatto nulla!’ replicai dandogli una pacca sulla spalla ‘Ah no?? Sai che vi ho visto?!’ continuammo così fin tutto il tragitto verso casa. Tornammo a casa, mia mamma, rimase scioccata nel vedere il volto di mio fratello, ma le spiegammo tutta la storia e dopo avergli medicato le ferite ce ne andammo tutti a dormire.

  
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