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Autore: Severa Crouch    29/11/2012    1 recensioni
Prendere personaggi a caso e vedere come vivevano un momento della saga in cui non sono protagonisti, ecco, lo scopo della raccolta potrebbe essere quello di creare una sorta di istantanea, per dimostrare che ogni personaggio ha la propria vita, che si snoda in parallelo con gli eventi narrati dai libri e solo occasionalmente i fili si intrecciano.
Tre song-fiction per tre situazioni diverse.
Dolores Umbridge - Prospettive di carriera
Filius Vitious/Pomona Sprite - Abbracci
Percy Weasley/Penelope Light - I pericoli di una scommessa
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Dolores Umbridge, Filius Vitious, Percy Weasley, Pomona Sprite
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Questa raccolta partecipa al contest "Dieci decimi di contest" indetto da Ferao sul forum di Efp. Lo scopo del contest era quello di creare dieci pacchetti, con dieci limitazioni e tutta una serie di prompt da poter utilizzare. Ho fatto del mio meglio, ma sono piena di riserve, e della seconda storia mi vergogno un po', ma tant'è, sono 3 storie da 800 parole, per i miei standard sono pochissimo, almeno la tortura non è lunga!


Titolo: Prospettive di carriera

Canzone: Il bandito e il campione – De Gregori.

Personaggio: Dolores Umbridge

Lunghezza: 800 parole.

Avvertimento: Missing-Moment

Contesto: HP e il prigioniero di Azkaban

Rating: giallo

Citazione Follow the Mad: Ci sono due ragazzi morti

Prompt: Sollevare.

 

 

Prospettive di carriera

 

 

Fu antica miseria o un torto subito
a fare del ragazzo un feroce bandito
ma al proprio destino nessuno gli sfugge
cercavi giustizia ma trovasti la Legge.

 

 

La carriera. Dolores Umbridge adorava pensare alla sua carriera. Passava le notti ad immaginare il giorno in cui sarebbe stata messa a capo di qualche importante Ufficio del Ministero, magari proprio del Wizengamot. Dolores osservava Caramell e pensava che le vie della politica fossero piuttosto misteriose, se persino uno come lui era riuscito a diventare Ministro della Magia.

In tempi di guerra, quando Tu-Sai-Chi seminava il terrore, Bartemius Crouch aveva dato un'impronta divertente al Wizengamot: processi sommari, moltissime condanne, alcune addirittura senza processo. Dolores ricordava la reverenza e il timore che molti colleghi nutrivano nei confronti dei giudici.

L'arresto di Augustus Rookwood aveva lasciato sgomenti i dipendenti del Ministero, perché rendeva legittimi i sospetti su chiunque e le istruttorie, di quei tempi, non erano accurate: quel pazzo di Alastor Moody aveva carta bianca e se lui diceva che l'indagato era colpevole, finiva ad Azkaban, senza tanti complimenti.

Poi c'era stato quel piccolo incidente nella famiglia di Bartemius: il figlio era finito ad Azkaban, mentre il padre aveva dovuto dimettersi; così il potere era passato nelle mani di Caramell: prudente, riflessivo, aveva preso le distanze dalla politica di Crouch da subito. Nelle aule del Wizengamot il divertimento era finito.

L'ascensore aveva smesso di salire, le porte si erano aperte per lasciar entrare Alastor Moody con la sua camminata claudicante, il volto sfigurato e l'espressione perennemente arcigna.

Dolores non si scompose, era abituata ad avere a che fare con gli Auror: burberi, disordinati, che nascondevano dietro alla caccia ai maghi oscuri la loro trascuratezza. Fece finta di controllare il trucco per lasciare che l'odore della cipria coprisse quello sgradevole di Moody: “Buongiorno, Alastor. Tutto bene?”

“Ci sono due ragazzi morti,” fu la prima cosa che disse l'Auror, senza curarsi minimamente delle buone maniere: era una fortuna che di lì a breve Moody sarebbe andato in pensione, oramai era impossibile lavorare con lui.

“Ricominciano le aggressioni?” chiese Dolores Umbridge preoccupata.

Era vero che la guerra era stata molto utile per i suoi avanzamenti di carriera, ma adesso lei si era abituata alla pace che regnava nel mondo magico. La guerra poteva anche distruggere una carriera, e lei non avrebbe mai lasciato andare in frantumi tutto ciò che aveva costruito in tanti anni di lavoro.

“È quel pazzo di Black. Dobbiamo prendere provvedimenti, Dolores. Presto inizierà l'anno scolastico ad Hogwarts.”

Le scappò un risolino. Era normale che in tali circostanze il primo pensiero di Alastor fosse per Silente, magari era stato proprio il vecchio a mandarlo a parlarle, a cercare appoggio. Dolores non sopportava l'influenza che Silente esercitava sul Ministero, su Caramell in particolare: era una sorta di Ministro-ombra. Volle saggiare la reazione dell'Auror: “Ne parlerò con Cornelius, oggi stesso. Penso che sarà opportuno inviare dei Dissennatori a guardia degli ingressi della scuola.”

“Albus non accetterà mai, lo sai cosa pensa a proposito dei Dissennatori.”

“Non può certo pretendere che il Ministero gli fornisca degli Auror!” concluse ridendo tra sé e sé. Silente doveva essere pretenzioso nel rifiutare i Dissennatori, quando tutti sapevano quanto queste creature fossero utili per sbarazzarsi di personaggi scomodi come Black.

“Anche questo è vero. Io sono arrivato. Buona giornata.”

“Buona giornata.”

Dolores sorrise, fece sparire il cattivo odore con un gesto della bacchetta, mentre l'ascensore riprese a salire.

Pensava a Sirius Black, alle sue origini, alla nobile Casata da cui discendeva, allo sconcerto che all'epoca aveva destato il suo Smistamento tra i Grifondoro. Il Ministero teneva d'occhio i Black da sempre: c'erano fascicoli pieni, procedimenti iniziati per possesso di oggetti oscuri, qualche infrazione allo Statuto di Segretezza Magica, poche cose, per lo più insabbiate o archiviate sotto la valanga di obiezioni che i loro avvocati, profumatamente pagati, sollevavano. C'era sempre un vizio procedurale pronto a salvare un Black. Solo uno diseredato come Sirius poteva finire ad Azkaban, grazie ad un processo sommario.

Bei tempi quelli in cui Bartemius era capo del Wizengamot!

Vendere i propri migliori amici, per la carriera: cosa gli aveva offerto Tu-Sai-Chi per spingerlo a compiere un gesto così innaturale per un discepolo di Godric Grifondoro? Perché non era finito a Serpeverde come tutti i membri della sua famiglia?

Dolores ricordava l'anno in cui era Caposcuola, quando Bellatrix Black aveva varcato la soglia di Hogwarts: anche lei era finita ad Azkaban, per la tortura inflitta ai Paciock. Nel suo caso si era reso necessario un processo. Lo aveva voluto Bartemius, per punire pubblicamente il figlio, complice dei Lestrange. Alla fine, i Black erano tutti uguali, il sangue non cambiava.

Oggi due ragazzi erano morti. C'era da sperare che l'autore fosse Black, così avrebbero celebrato il processo che era stato omesso al tempo, lei avrebbe curato un'istruttoria impeccabile e la sua carriera sarebbe stata soltanto in salita. Un sorriso le sollevò gli angoli della bocca, mentre le porte dell'ascensore si aprivano. Era ora di mettersi a lavoro.


 

[800 parole]




NdA: Ho usato il prompt “sollevare” in diversi modi. Esplicitamente, lo si trova come ultimo verbo della storia. In realtà ho usato il significato di “sollevare” inteso “come spostarsi verso l'alto” per costruire la storia. Il background è costituito dalla Umbridge in ascensore, che dall'aula del Wizengamot al nono livello, sale fino al secondo, dove si trovano le stanze dell'Ufficio per l'Applicazione della Legge Magica, a cui il Wizengamot appartiene, e dove ho immaginato che i giudici avessero il loro ufficio personale. Oltre a questo sollevamento in senso fisico, c'è il sollevamento in senso psichico o, meglio, emotivo: l'umore cresce insieme ai piani percorsi dall'ascensore. Si parte dal rimpianto per i bei tempi andati, alla preoccupazione per il presente, fino alla speranza verso il futuro.

Infine, il verbo torna in piccoli dettagli: le obiezioni sollevate, gli angoli della bocca che si incurvano (verso l'alto) in un sorriso. Tutto a suggerire questa tendenza verso l'alto.

Ho controllato sul Lexicon e non è segnalata la data di nascita della Umbridge, l'ho resa 7 anni più grande di Bellatrix: lei è Caposcuola quando Bellatrix inizia il primo anno. Se la ricorda perché i Black sono una delle famiglie magiche più importanti di tutta l'Inghilterra e ce la vedo, viscida com'è, a tenerla d'occhio per ingraziarsela, casomai la sua conoscenza dovesse tornare utile un domani.

Non sono propriamente convinta di questa storia, non ho mai pensato seriamente alla Umbridge in un contesto precedente l'Ordine della Fenice, al massimo successivo, con l'eccezione della prima guerra magica. Mi sono chiesta cosa pensasse una come lei mentre il ministero dava la caccia a Sirius Black e mi sono detta che certamente avrebbe cercato di girare a suo vantaggio la situazione. Quindi eccola richiamare alla mente tutto ciò che sa di Black e della famiglia a cui appartiene.. Inoltre, immagino che solo una come lei possa aver avuto l'idea “geniale” di inviare i Dissennatori ad Hogwarts, visto che nell'Ordine della Fenice non si fa scrupolo di inviarli da Harry. È vero che successivamente collabora con Voldemort, però è anche vero che lei sembra mostrare di trovarsi a proprio agio con quelle creature, in un periodo di tregua può benissimo aver pensato a loro come guardie per Hogwarts, per dare la caccia a Sirius. Tra l'altro sono le guardie di Azkaban e ci sono altri mille motivi per cui Caramell abbia inviato i Dissennatori, ma penso che la pulce nell'orecchio, come si suol dire, l'abbia messa lei.

La citazione della canzone non descrive certamente Sirius, ma il modo in cui è visto da Dolores, anche se la strofa “cercavi giustizia ma trovasti la Legge” si adatta perfettamente a quello che è successo: lui che vuole vendicare la morte di James e Lily uccidendo Peter e invece incappa nella Legge, quella di Crouch, che lo spedisce ad Azkaban senza troppi complimenti. Continuo a stupirmi ogni volta del mancato processo contro Sirius Black. Infatti, ho parlato proprio di Bellatrix per sottolineare la disparità di trattamento dei due cugini, giustificandola con la presenza di Barty: Bartemius vuole che ci sia la prova che lui stesso ha punito suo figlio per quel che ha fatto, ne prende le distanze per non gettare ombre sulla sua carriera, così però è costretto alle dimissioni e finisce alla Cooperazione Magica Internazionale. A mio avviso, Dolores stima Bartemius, però la cosa non è reciproca, perché lui è un uomo retto e inflessibile, mentre lei è un'arrampicatrice sociale viscida. Lei è sicuramente attratta dal potere e dal prestigio della posizione, inoltre i processi sommari stimolano il suo sadismo (e la Umbridge è sadica, non c'è dubbio, lo si vede dalle punizioni che inventa). La vedo girare compiaciuta per i corridoi del Ministero, sorridendo, mentre i colleghi la guardano terrorizzati, sentendosi enormemente potente.

Per quanto riguarda Moody, sappiamo che nel Calice di Fuoco è dato per pensionato, qui siamo prima dell'inizio del terzo anno di Harry, tant'è che si parla di mandare i Dissennatori ad Hogwarts, possiamo ipotizzare che siano gli ultimi giorni di lavoro di Moody.

   
 
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