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Autore: Sugar_Talik    30/11/2012    4 recensioni
[One-Shot romantica, su una coppia creata da me] [Crossover One Direction e Little Mix]
Eccomi qui, con una coppia inventata da me.
Dalla prima volta che li ho pensati insieme, li ho immaginati come una coppia.
Spero possiate gradire.
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Era passato diverso tempo, e ancora Leigh-Anne non si spiegava come mai il suo ragazzo avesse deciso di darle la notizia della presenza dei suoi genitori, quella sera, solamente a tre ore dal momento incriminato.
Insomma, era ormai risaputo che la presentazione ai genitori del partner fosse la parte più difficile di un rapporto!

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Buona lettura!
[Leigh-Anne Pinnock x Liam Payne]
{Scritta da Mely}
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: Sugar~ {Melissa}
Titolo della storia: La parte più difficile di un rapporto: la presentazione ai genitori del partner
Titolo del capitolo: //
Rating: Verde
Genere: Fluff e romantico
Numero di capitoli: 1 (One-Shot)
Parole: 1707 secondo word
Pairing: Het – Leigh-Anne Pinnock x Liam Payne [Crossover One Direction e Little Mix]
Avvertimenti: //
Note: Questa pairing mi ha appassionato fin da quando ho pensato a questi due insieme, e solamente ora mi sono decisa a scriverla. Spero possiate apprezzare sia la Shot, che la pairing.
Altro: Questa storia non ha alcuno scopo di lucro. I componenti dei One Direction e delle Little Mixnon mi appartengono (per mia immensa sfortuna).
Chiunque plagerà/prenderà ispirazione da questa Fan Fiction o da questa coppia senza averne il mio esplicito permesso, verrà perseguitato a termine di legge e dalle mie ire funeste.

 

La parte pdifficile di un rapporto: la presentazione ai genitori del partner~
 

                   
Era passato diverso tempo, e ancora Leigh-Anne non si capacitava del fatto che il suo ragazzo avesse deciso di darle la notizia della presenza dei suoi genitori, quella sera, solamente a tre ore dal momento incriminato.
Insomma, era ormai risaputo che la presentazione ai genitori del partner fosse la parte più difficile di un rapporto!

“Amore, la sai una cosa?” le aveva chiesto Liam, dopo averle dato un bacio sul naso con dolcezza.
“Sta sera ho deciso di invitare i miei genitori a cena, ciò vuol dire che dovrai cucinare tu per tutti quanti questa sera!” le aveva detto, prima che potesse rispondere, con un tono di voce incredibilmente irritante, alle orecchie della mora.
“Stai scherzando, vero?” domandò divertita la ragazza, scoppiando in una sonora risata.
“Assolutamente no! Adesso scusa, ma devo andare al bar ad aiutare i ragazzi! Ah, e ricorda: arriveranno qui alle 20.00 in punto” aveva poco dopo pronunciato, con un’espressione incredibilmente seria, uscendo dalla porta di casa e lasciando la ragazza con la bocca spalancata.

 

E in quel momento, alle 19.00, Anne era seduta su una sedia nella cucina che condivideva con il partner, con i gomiti appoggiati alle ginocchia e la testa fra le mani.
Aveva provato di tutto, per cucinare quella maledetta cena, ma non le era riuscito niente.
Aveva provato a fare la pizza con i funghi, ma questi ultimi avevano sopra della muffa.
Aveva optato per una semplice pasta, ma aveva quasi incendiato completamente le tende davanti alla finestra appena aveva provato ad accendere il fuoco.
Successivamente aveva provato con della carne, ma l’aveva lasciata così tanto tempo a cuocere che si era completamente bruciata, diventando color carbone.
Aveva tentato anche con un dolce, ma il piccolo e dolce Meo ci aveva passato sopra con le sue zampette nere, facendole diventare del colore della panna e aver lasciato impronte per tutta la casa.
Decisamente, si poteva affermare che non fosse una brava cuoca; ci aveva provato, ci aveva messo tutto il suo impegno per far risultare quello a cui tanto il suo fidanzato teneva, ma non era riuscita a combinarne una giusta.
E in quel momento, a meno di un’ora da quando sarebbero dovuti arrivare i signori Payne, la Pinnock non aveva uno straccio d’idea su cosa cucinare.
Fu in quel momento, però, che il suo sguardo si alzò stanco, inquadrando una pila di fogli e buste messi sparsi su un ripiano basso della cucina.

 

“Cos’è questo?” aveva chiesto un giorno la vent’enne al fidanzato, squadrando con sguardo critico un fogliettino dai tenui colori verde e azzurro, rigirandoselo tra le dita.
“Credo sia una di quelle stupidate… hai presente? Tu chiami e ordini, e loro ti portano i piatti pronti. Tanto noi non ne avremo mai bisogno, hai la fortuna che io sappia cucinare” aveva risposto Liam, dandole una carezza e prendendole il foglietto dalle mani, mettendolo su uno dei ripiani bassi appena sotto al lavandino.

 

Gli occhi di Leigh sembrarono illuminarsi a quel ricordo, tanto che si alzò di fretta dalla sedia di legno chiaro, dirigendosi a passo svelto verso quel ripiano, sedendosi per terra ed iniziando a leggerne uno ad uno, lanciando poi quelli inutili dietro di se, in modo che non le dessero fastidio.
Poi, lo trovò.
Aveva dei bordi stropicciati e delle lettere scolorite, ma si leggeva quasi tutto alla perfezione; il numero di telefono, inoltre, era evidenziato con un tratto insicuro di evidenziatore giallo.
Prese con mani incerte il foglio appiattendolo con entrambe le mani sul tavolo di marmo della cucina, afferrando poi con la mano destra il telefono che teneva sopra al tavolo.
Digitò il numero di fretta, incastrandosi poi il telefono tra l’orecchio e la spalla per tenere il foglio ben liscio sopra al tavolo.
“Pronto? Qui Jack Street, dell’agenz…” rispose una voce metallica da dietro il telefono, che la ragazza dai capelli ricci interruppe subito, alzando gli occhi al cielo.
“Sì, so chi siete, vi ho chiamati io! Mi serve un enorme piacere, un piacere enorme…” incominciò, alzando gli occhi stanchi sull’orologio da muro situato sopra la porta.
“Ci dica, signorina” rispose dall’altra parte un uomo, ridacchiando appena per la reazione della ragazza.
“Oggi vengono a casa i genitori del mio fidanzato e io ho provato di tutto, ma non so cucinare! Avrei bisogno di qualunque cosa, ma in fretta che i suoi genitori arrivano alle otto” disse con voce incredibilmente svelta la cantante, asciugandosi il leggero strato di sudore che le si era formato sulla fronte per la tenzione con il dorso della mano sinistra.

“Beh, da portare così in fretta non abbiamo molto… se vuole possiamo cucinarle dei tortellini agli spinaci e ragù di cinghiale, con del filetto di maiale” illustrò l’uomo, sfogliando un grosso manuale sulla sua scrivania.
 

“Ah, e questo sarebbe poco?” rispose con una nota divertita Leigh-Anne, sorridendo appena e sistemandosi meglio il telefono.
“Allora va benissimo, siete in quattro persone, giusto?” domandò l’uomo, abbastanza sbrigativo ma comunque interessato alla situazione.
“Sì, siamo in quattro” sospirò la Pinnock pesantemente, lasciandosi cadere sulla sedia con faccia stravolta.
“Perfetto, dovremmo riuscire a farglielo arrivare alle otto meno un quarto” concluse l’uomo, e dopo la conferma della ragazza, la conversazione si concluse.
I minuti seguenti, aspettando l’arrivo dei signori Payne, furono probabilmente i peggiori per la povera ventenne Leigh-Anne Pinnock.
Continuava ad attorcigliarsi ciocche di capelli ricci tra i capelli, mordicchiarsi le unghie e si cambiò completamente tre o quattro volte.
L’ansia cresceva, sapeva che avrebbe dovuto incontrarli da lì a poco, e non riusciva a staccare gli occhi dall’orologio a muro.
In fondo, però, era solamente una cena con i genitori del proprio partner, niente sarebbe dovuto andare storto… o quasi.

 

 

***
 

 
 

Una serie di suoni decisamente fastidiosi interruppe la calma che si era creata attorno alla ragazza, che sobbalzò sulla sedia sulla quale era seduta, alzando subito gli occhi in automatico sulla porta.
Erano ancora le 19.45, e la ragazza come prima cosa pensò che l’ordine fosse arrivato prima del previsto, infatti con un salto degno di un’acrobata professionista saltò giù dalla sedia, facendo anche qualche piroetta mentre si avvicinava alla porta di mogano della villetta.
“Chi è?” chiese, accostando l’orecchio allo stipite della porta.
“Amore, siamo io e i miei genitori” disse una voce dall’altra parte della porta, che fece sgranare gli occhi alla ragazza, la quale rimase ammutolita.
Ma non dovevano arrivare alle 20.00?
Purtroppo, quelle parole le uscirono anche dalle labbra, nell’istante in cui aprì con un sorriso smagliante – tra l’altro il più finto che avesse mai fatto in vita sua – la porta della propria casa, facendo entrare gli ospiti con finta cortesia.
“Sì, ma i miei genitori sono arrivati prima, quindi siamo venuti qui un po’ in anticipo… perché, c’è qualche problema?” domandò curioso il ragazzo, avvicinandosi a lei con fare circospetto; probabilmente aveva notato una certa tensione nei lineamenti del suo viso che non era passata inosservata.
“Problemi? No, figurati!” smentì la ragazza, facendo dei gesti strani con la mano e cercando di cambiare subito discorso, con un: “Amore, non mi presenti i tuoi?”.
“Ma certo, lei è Karen, mia mamma, e lui è Geoff, mio papà” rispose tutto sorridente Liam, e solo in quel momento Leigh si chiese se non avesse fatto un’enorme cavolata a non aver provato veramente a fare qualcosa per lui, affibbiando il lavoro a qualcun altro.
“È un vero piacere conoscervi” esclamò la ragazza, allungando la mano verso i genitori di Liam, che la strinsero con entusiasmo, sorridendo radiosi.
“Lei invece è Leigh-Anne Pinnock, la mia ragazza” sorrise abbastanza imbarazzato il castano, appoggiato dai genitori che sembravano già gradire la coppia, tanto da aver iniziato già a dire a Liam frasi del tipo: ‘Ma quanto è bella la tua ragazza!’ oppure ‘Sembra davvero una brava persona’.
“Allora, cosa ci hai preparato oggi, amore?” domandò Liam, cingendole le spalle con un braccio.
Proprio nel bel mezzo dei complimenti alla ventenne da parte dei genitori, il citofono alla porta suonò una seconda volta, facendo corrugare le sopracciglia a Liam e incuriosire i genitori di lui, che iniziarono a guardarlo e a farsi delle domande tra di loro.
“Signorina Pinnock, è arrivato l’ordine dei pasti!”.
A quella frase, Leigh-Anne sbiancò completamente.
 

***
 

 

“Cazzo, Anne!” imprecò Liam, dando un pugno al tavolo della cucina e ascoltando ad occhi socchiusi il rumore della macchina dei suoi genitori partire per andarsene.
“Liam, mi dispiace…” si scusò lei, abbassando lo sguardo colpevole e rigirandosi tra le mani il foglio per le ordinazioni.
“Se ti fosse dispiaciuto non l’avresti fatto! Ma che ti passa per la testa?” continuò, battendosi la mano destra aperta sulla fronte e chinando il capo, cercando di respirare regolarmente.
“Non so cucinare, non sono capace, così ho pensato che quello fosse l’unico modo per riuscire a guadagnare la fiducia dei tuoi genitori” mormorò ancora la ragazza, e nel momento in cui abbassò il capo, alcuni ciuffi di capelli ricci le ricaddero sugli occhi.
“E invece indovina? Se ne sono andati! Non potevi provarci? Hai fatto solo la figura dell’immatura!” imprecò ancora Payne, cercando di mantenere un tono di voce costante, che però non ne voleva sapere di restare calmo e controllato.
“Invece ci ho provato! Ho fatto bruciare la carne, i funghi erano scaduti, Meo ha camminato sulla torta... io ci ho provato Liam, ma se la sfiga è sempre dalla mia parte io non ci posso fare niente” concluse la Pinnock, lasciando che una lacrima scorresse sulla sua guancia.
Liam, dal canto suo, aprì e chiuse un paio di volte le labbra, come per parlare, ma poi si arrese, restando zitto e chiudendo gli occhi.
Lui e Leigh-Anne avevano sempre vissuto il loro rapporto alla giornata, tanto da non rendersi conto veramente di quale dono fosse l’essere amato da una brava persona come il proprio partner.
“Ehi, piccola, scusami…” mormorò Liam dopo qualche secondo, avvicinandosi a lei per alzarle il viso con due dita sotto il suo mento, fino a far incontrare i suoi occhi con quelli scuri e caldi di lei.
Solo in quel momento, si rese conto di quello che davvero quella ragazza stupenda significava per lui, e di quanto la amasse più della sua stessa vita.
Poi, il sapore delle labbra di lei lo catturò, nel momento in cui le proprie si appoggiarono su quelle della Pinnock.


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Ciao bellezze! :D
Ok, questa coppia l’ho immente dalla prima volta in cui ho pensato ai One Direction e alle Little Mix insieme :’D
Insomma, si sa che a Liam piacciono le ragazze con i capelli ricci (?).
No, a parte questo, vedo i loro caratteri molto contrastanti, e questo non ha fatto altro che farmeli amare ancora di più.
Sì, io li amo. Loro sono miei :3
Scusate l’angolino breve… spero solo che lo scempio sopra vi sia piaciuto. Segnalatemi eventuali errori, per favore, perché in questo momento word non me li segnala .-.
Adesso tolgo il disturbo. Un grosso bacio dalla vostra Meli, per altro, appena approdata sul fandom :D
Mely c:-Sugar-

 

  
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