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Autore: Marichetta    18/06/2007    13 recensioni
Giuro che ne vale la pena, almeno spero sinceramente. Questo film è un semplice capolavore che è riuscito davvero a catturarmi nel suo mondo "fantastico". Io la definirei una lieto fine nella tragedia, può non aver senso ma per me è il vero significato di questa storia. VI INVITO A LEGGERE PERCHE' VORREI SEMPLICEMENTE DIMOSTRARE LA MIA APPROVAZIONE PER QUESTO MERAVIGLIOSO FILM. So che sta a voi decidere se si degno di nota, eppure vi chiedo di PROVARE!Marica...
Genere: Romantico, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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V per Vendetta

Come succede quando un film mi colpisce particolarmente, cerco di descriverlo visto attraverso i miei occhi. Molti che avranno visto il film non apprezzeranno eppure io ho cercato di metterci tutto la passione possibile per rendere giustizia ad un film cosi spettacolare. Per me ovvio. Quindi vi chiedo solo di leggere e se ci scappa pure una piccola recensione è apprezzata! Grazie a tutti e buona lettura!

 

 

 

V per Vendetta

 

La sua maschera, un biglietto da visita, la sua cultura una filosofia di vita.

 

E’ cosi che nasce “V”. Unico poeta anarchico, capace di realizzare i propri grandi ideali di vita.

 

Una lotta continua con la sua natura lo tormentano anima e corpo, la sua esistenza si svolge nell’ombra di Londra, passando per strette vie e strade sconosciute per non dare nell’occhio, un uomo con la maschera non è mai bene accetto, soprattutto se la politica che vige è la dittatura.

 

Eppure in un giorno che per lui doveva essere di pura vendetta conosce lei, e sapeva dal principio che quello non era uno incontro voluto dal caso ben si è stato il destino a condurlo da lei.

 

Ritrova quella strana pace che regnava nel suo cuore prima di essere rinchiuso al Rose Mary, crede quasi di essere tornato alla normalità con Evey al suo fianco. La guerra ha intiepidito il suo spirito, eppure lei con la sua innata intelligenza, con la sua caparbietà è riuscita a sciogliere il blocco che lo teneva rinchiuso nel suo mondo fatto di morte, l’ha riportato alla luce. Le sue giornate erano riempite della presenza di quella ragazza piena di paure ma cosi spudoratamente testarda che l’avevano piano piano avvicinato al significato della parola amore.

 

Viene del tutto catturato quando lei le confessa la sua vita, il suo passato, la sentiva vicino al suo modo di essere e si senti in dovere di aiutarla. La portò con se in una delle mille missioni e lei, confessando al malcapitato che qualcuno voleva ucciderlo, spezzò in “V” tutto quello che lei era riuscita a creare. Scappò da lui, ed ecco che il dubbio si insinua. Lui la amava, ma come poteva donarle quello che le mancava?

 

I giorni scorrevano e lei, come quando le capitò nella sua infanzia vide morire il suo amico, osservando inerme la scena da sotto il letto. Questa volta non si sarebbe fatta scoprire, conosceva bene il significato della paura.

 

“V” aveva trovato il sistema, poco ortodosso, ma rivelatosi efficace. Le fece credere di essere prigioniera politica e di avere i giorni contati se non avesse confessato l’identità di “V”. Non lo sapeva davvero. Ormai sentiva che la morte la stava raggiungendo, e la sua forza cresceva grazie a della parole impresse su della carta igienica scritte da Valerie. Raccontava di come ha vissuto la sua vita, amando una donna, di quei tre anni felici passati a coltivare le rose, Scarlette Carson (Non so come si scrivono di preciso) , e di come la guerra e i pregiudizi le hanno separate ma come lei stessa scrive “Non doveva chiedere scusa a nessuno”, quegli anni con la sua Ruth le sono bastati per assaporare davvero la vita e non le importava più di nulla, la sua esistenza è stata sufficiente a darle la forza di morire da una donna che ama una donna senza vergognarsene.

 

Evey rimasta profondamente colpita da un amore cosi forte, e dal coraggio di quella donna, che si ritrovò a pensare che la morte non le faceva più timore, dimostrazione che anche lei era diventata anarchica. Era libera…

 

Con sua somma sorpresa aldilà della porta trovò “V” che l’attendeva, era stato lui a tenerla segregata in quel posto e lei lo odiava.

 

Tuttavia imparò una grande lezione di vita, non temeva di morire era pronta ad affrontare la dittatura e tutto ciò che ne comportava, “V” era orgoglioso di lei e sapeva che era il momento di lasciarla andare, e cosi fu. Ma prima di andarsene un ultimo favore le chiese, di rivedersi prima che tutto finisse, sapeva in cuor suo che non sarebbe vissuto dopo il 5 novembre del anno venturo. Accettò senza esitazioni, anche in lei qualcosa stava cambiando e non vedeva più “V” come un mostro, bensì come una persona dall’animo buono e romantico tanto da commuoversi mentre guarda il conte di Montecristo, il suo preferito a detta di lui. Non lo capiva ma lo apprezzava e cosi si lasciarono.

 

Durante la loro separazione, “V” viveva in funzione di quel giorno, di quando avrebbe rivisto quel viso, quel sorriso che l’avevano estasiato fin dal principio. Eppure lui  sentiva che non l’avrebbe rivista e la disperazione si fece spazio…

 

Evey invece guardava ripetutamente il Conte di Montecristo, forse per sentirsi più vicino a quello strano essere che l’aveva tirata nel suo mondo e che ora riusciva ad apprezzare fino in fondo.

 

Il 5 arrivò in fretta, e lui perse le speranze di rivederla pensò solo alla sua vendetta finale.

 

Mentre si crogiolava nei suoi pensieri senti provenire dal suo jubox la loro canzone, cioè quella canzone che aveva fatto da ricamo al loro rapporto e raggiunse a passi lenti la stanza, lei era li ad aspettarlo.

 

Evey manifestò un grazioso sorriso e lui senza esitare un momento ritrovò quall’amore e quel desiderio che aveva perso lungo il cammino, credendola ormai morta e peggio imprigionata, invece era lei, davanti ai suoi occhi. Lui riusciva a vederla per com’era veramente, invece lei doveva immaginare il suo viso al di sotto di quella maschera di Guy Fawkey(Personaggio veramente esistito, era intenzionato a distruggere il parlamento ma fu catturato e giustiziato). Inevitabilmente doveva essere cosi, lei sarebbe rimasta inorridita di quello che lui era costretto a vedere ogni giorno allo specchio, un uomo che non lo rappresentava, un mostro informe. Avrebbe voluto fare di più, donarle tutto, eppure lo frenava il fatto che poteva rovinare la vita di Evey con il suo egoismo e non l’avrebbe permesso.

 

Un ballo, la loro musica, la mani di lei appoggiate a lui gli davano un senso di benessere ed eccitazione allo stesso tempo, avrebbe voluto togliersi quella dannata barriera che lo separava dalle labbra di lei, ma non poteva! L’avrebbe ripudiato come si fa con i cani bastardi (Cosa che io, Marica, non farei mai. Adoro gli animali).

 

Il magico momento durò alcuni istanti, troppo pochi per lui ed indimenticabili per lei. Era ora di agire e con lei al suo fianco sarebbe stato tutto più facile, lei avrebbe reso quella notte unica.

 

Le gallerie erano buie e lei si sentiva spaesata, persa, ma con lui al suo fianco ritrovava sempre la forza di incedere verso il buio si fidava di lui. Si trovarono davanti una metro in disuso piena di esplosivo, solo una leva lo separava dal Parlamento. Prima di tirarla, però, doveva compiere la sua vendetta fino in fondo uccidere il dittatore, L’alto cancelliere Adam Sedler.

 

Mentre si avviava verso un fato invitabile, con sorpresa di lui, lei lo trattenne a se. Non voleva lasciarlo senza avergli donato ciò di cui lei aveva bisogno e di cui lui bramava il possesso. Un bacio scambiato in modo innaturale, dato che la bocca di lei sfiorò la maschera, niente aldilà di quello ci fu, tuttavia a loro bastava perché l’amore li completava e non c’era bisogno d’altro…

 

Combatté coraggiosamente senza risparmiarsi,  “V” era allo stremo, ma prima di cedere arrivò da lei e le confessò tutto quello che non le aveva mai detto. Non pensava di potersi innamorare di nuovo, eppure lei è stata l’eccezione , la luce, la vita. Tutto quello che un essere umano desiderava lei gliel’ha donato senza chiedere nulla in cambio…

 

Il 5 novembre fu la confessione di un amore, e la fine stessa…Tuttavia è un evento che non passerà con gli anni, il suo amore morirà con lei e l’ultimo suo respiro sarà dedicato a lui a quello che le ha donato, coraggio, il coraggio di amare un uomo in maschera.

 

 

 

Spero sia piaciuto, questo è il mio modesto punto di vista…Mi sono innamorata della loro storia, io che sentimentale mai stata, mi sono trovata coinvolta nel loro mondo e per chiunque non avesse visto il film(Purtroppo che io sappia il libro non esiste altrimenti l’avrei senza dubbio letto) lo inviterei a dargli un occhiata…So che non ve ne pentirete. Il mio desiderio di far conoscere la loro vicenda è stato esaudito ora sta a voi…Ciao!!!

 

  
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