Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Hermione92    18/06/2007    10 recensioni
Una nuova Draco/Herm narrata in prima persona da Draco. è ambientata prima del sesto libro, durante l'estate Draco ed Hermione si incontrano e sono costretti a passare una giornata insieme da una bambina. come andrà a finire? Buona lettura a tutti, spero vogliate lasciarmi un commento, baci, Hermione92.
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

DOVRESTI SORRIDERE PIÙ SPESSO


Cammino avanti e indietro da ore ormai, senza riuscire a sbrogliare i miei pensieri per trovare una soluzione. Ormai sono pronto a cedere, a rinunciare alla mia libertà per fare quello per cui sono destinato: seguire le orme di mio padre, un Mangiamorte, Lucius Malfoy. Esatto io, suo figlio, Purosangue per eccellenza, erede delle grandi famiglie Black e Malfoy, non voglio seguire le sue orme, orme imposte senza indugi, in modo brutale, senza nemmeno tener conto di ciò che voglio. Ma valgo molto meno del Signore Oscuro... cosa posso pretendere se non un trattamento che il Boss richiede? Niente. Le scelte? Solo 2: seguire quelle orme, facendomi marchiare; oppure morire. Non ho molta scelta, vero? Sono in balia delle correnti, in balia di persone che mi credono solo un mezzo per raggiungere i loro più loschi scopi, quelli che loro non riescono a raggiungere. No, hanno bisogno di me. Ma sono certo che se io non ci fossi troverebbero un degno sostituto in meno di un'ora. Perchè? Perchè per loro una persona è un oggetto, un mezzo. Che quando non funziona più, o funziona male, può essere buttato via. E non esitano a farlo. Perciò cosa dovrei scegliere secondo voi? La morte? La vita da "mezzo", da "oggetto"? Non ne ho idea.

Ed è per questo che cammino avanti ed indietro, ormai da chissà quanto tempo. Metto un piede davanti all'altro, senza andare da nessuna parte, giro in tondo, perchè tanto non posso andare da nessuna parte.

-Figlio- mia madre apre la porta della mia stanza, senza nemmeno bussare, come fa sempre -Se vuoi andare a fare un giro a Diagon Alley prima che...- la sua voce si rompe, mentre tenta in tutti i modi di trattenere le lacrime, per non dimostrarsi debole, perchè non le è permesso di esserlo. La perfezione è stata imposta a tutta la mia famiglia, così come il non mostrare nessun sentimento, non facendo trapelare alcuna emozione. -Be'... parlo io con tuo padre...-.

-Io...- so benissimo che pagherà molto questo gesto, questo ultimo disperato tentativo per farmi da madre, veramente da madre. E non posso permettere che mio padre le faccia del male, non a causa mia -No, grazie- sibilo, smettendo di camminare.

-Dovresti andare. Non te lo direi se non fosse una cosa di cui hai bisogno, di cui so che hai bisogno- mi guarda, scrutandomi attentamente e mi stupisco di come abbia capito ciò che mi passa per la testa: non mi conosce, non sa niente di me, ma in questo istante sembra in grado di leggermi dentro. Penso che sia una prorogativa di ogni madre, non saprei dirlo. So solo che il suo sguardo, quello sguardo ferito e triste, mi fa capire, per la prima volta, che lei tiene a me, o almeno che le importa qualcosa di me. Ma non posso permettere che lui le faccia male. -Non provare a ribattere- dice, acquistando un tono autoritario che sembra stonare con ciò che lei è veramente -Sono tua madre e ne ho il diritto. Vai a fare un giro.- mi dice, questa volta con un tono di voce più dolce. E se ne va. Mi lascia da solo nella mia stanza, a pensare e ripensare alle sue parole. Ne ha il diritto. Diritto di cosa? Di comandarmi? Di decidere per me? Di fare quello che fa sempre mio padre? O ha il diritto di aiutarmi? Ma aiutarmi come? So che ha già provato a dissuadere mio padre dal farmi marchiare e forse... forse questo è il suo modo per farsi perdonare. Così, anche se non ho nessuna voglia di uscire da questa camera, mi dirigo a Diagon Alley. Non voglio che venga punita per niente.

Ora, invece di camminare avanti e indietro, cammino per le strade affollate, tra la gente, tra persone che ridono felici. Felicità non l'ho mai provata veramente, almeno credo. Non so nemmeno cos'è, se non per definizione, per sentito dire o perchè ho visto il sorriso sul viso di qualcuno e ho pensato si trattasse di felicità, come in questo momento.

Risate, sorrisi e chiacchierate. Ed io, io mi sento fuori posto e non posso far niente per cambiare le cose. Sembra quasi che io non appartenga a questo mondo, e in fondo so benissimo che è la verità. La colpa? Non è mia, questo è certo. Se avessi potuto avrei scelto un'altra identità, un'altra vita, un'altra famiglia. Non sarei io, e forse sarebbe meglio... forse. O sarei comunque lo stesso? Uno stronzo, che pensa di essere il migliore e continua a farlo pesare agli altri, per cosa, poi? Per un pò di attenzione. E se ci fate caso non è nemmeno sbagliato ciò che voglio. Attenzione. Un'amico che si confida con me ed ascolta quello che ho da dire, una famiglia vera. Affetto. Non so nemmeno cos'è. Siamo al punto di partenza. Ci sono tante cose che io non so definire, che non ho mai provato o che non mi sono mai reso conto di provare. Tante, forse perfino troppe. E so che le cose sono destinate a non cambiare. Chi potrebbe mai arrivare a provare affetto nei miei confronti? Chi? Ok, mia madre ha tentato di dimostrarlo, ma solo una volta, e non sono nemmeno sicuro che sia vero quello che prova. Mio padre, preferirei non pensarci... lui è... lui, ancora più ghiacciato di me, nonché la cosa mi stupiusca, sia chiaro, solo che trovo difficile che tanta crudeltà possa essere in un solo uomo. Ma cosa ci posso fare? Lui è lui. Che mi obbliga a seguire le sue orme, a compiere scempi. Ma per oggi, per oggi voglio smettere di pensare a questo, almeno voglio provarci. Oggi sarò come un ragazzo normale. Oggi niente Malfoy, oggi niente Purosangue. Oggi Draco, semplicemente Draco.

Vado avanti a camminare, tra vie larghe e stradine secondarie. Non so dove sto andando, ma almeno ho smesso di girare in tondo. Una vetrina attira la mia attenzione e mi fermo per guardare al suo interno. Poi sento un peso improvviso sulle gambe, qualcosa, o meglio qualcuno, mi è venuto addosso. E, anche se stento a crederci, sono finito per terra, sporcando il mio bellissimo, non chè costosissimo, abito di seta.

-Accidenti!- esclama una voce femminile, di una bambina. Abbasso lo sguardo, e, adagiata, non proprio delicatamente sulle mie gambe, c'è una bambina, dai capelli mossi e castani -Accidenti!- ripete, sbuffando.

-Accidenti?- domando, alzando un sopracciglio. Accidenti... devo avere già sentito questa parola... ma non riesco proprio a ricordarmi il suo significato.

-Sì, accidenti- dice, come se fosse la cosa più normale del mondo. Alza la testa, lentamente, come se si fosse appena resa conto della mia presenza, poi mi guarda. I suoi occhi fissano ogni singolo particolare del mio viso, e devo dire che comincio seriamente a spaventarmi. Poi i suoi occhi incontrano i miei, ha gli occhi color cioccolato... che mi ricordano qualcuno, ma chi? Non riesco proprio a ricordare dove gli ho visti. -Accidenti...- ripete di nuovo, alzando piano la manina, ed arrivando a sfiorarmi la guancia -Sei un angelo?- mi domanda, ingenuamente, piegando leggermente la testa di lato.

-Io? Un angelo?- chiedo, parecchio incredulo. Insomma... io angelo. Quando sembro più a un diavolo, quando mi comporto, e mi dovrò comportare per tutta la vita da diavolo? -No- rispondo, ora senza esitazione e mi accorgo che si intristisce, come se la mia risposta l'avesse ferita profondamente.

-Oh...- abbassa lo sguardo, ferita. Poi rialza la testa, e torna a fissarmi. -No.- dice -Tu sei decisamente un angelo.- lo afferma come se fosse la cosa di cui è più sicura al mondo, ma non sa quanto si sbaglia. -Sai... mia cugina dice sempre che a volte gli angeli vogliono restare in incognito... io so tenere un segreto...- sorride con furbizia, con un lampo che le attraversa gli occhi.

-Ascolta io non so chi sia tua cugina, ma...- comincio, per spiegarle la verità, ma soprattutto per alzarmi. (vi ricordo che siamo ancora per terra)

-Mia cugina è una strega...- spiega, prima di sorridere -Ma io non posso dirlo a nessuno... però visto che tu sei un angelo...- si alza, e si allontana da un passo da me, permettendomi di alzarmi -E' la strega buona più brava del mondo... peccato che non è una fata. Sai anch'io voglio diventare una strega e fare incantesimi con la bacchetta, però mia cugina dice che non è sicuro che sono una strega e non me lo sa dire nessuno, tu cosa ne pensi?- domanda, alla fine di un discorso detto quasi senza prendere fiato.

-Non lo so- rispondo -Sai dove sono i tuoi genitori?- le chiedo, con l'intenzione di riaccompagnarla da loro e togliermela dai piedi.

-Sì,- mi dice, mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime -Fanno compagnia agli angeli, in cielo- sorride, ricacciando indietro le lacrime -Li conosci?-.

-Ecco... io...- non so cosa risponderle, vedo la sua espressione speranzosa.

-Sono sicura che li conosci!- mi anticipa lei, le brillano gli occhi e ora capisco: ecco la felicità. Ora questa bambina è felice. -Come ti chiami, angelo?- domanda.

-Te lo dico solo se smetti di chiamarmi angelo- dico, sperando che quella bambina mi ascolti. Non so perchè, ma essere chamato così mi infastidisce. Forse perchè so che non lo sarò mai, che non lo sono, che sono destinato a diventare l'opposto, un'anima dannata, la mia. O forse non mi piace semplicemente il suono della parola, chi lo sa.

-Va bene- sbuffa, visibilmente irritata, prima di mettere le mani sui fianchi e guardarmi di sbieco -Allora questo nome?- domanda impaziente. Mi chiedo se conosce la McGranitt: ha il suo stesso cipiglio.

-Draco- biascico, a voce bassa.

-Non è un nome da angelo- scuote la testa -Non mi piace.-.

-Sai che è il nome di una stella?- le domando, abbassandomi per essere alla sua altezza.

-Veramente?- si illumina improvvisamente, come poco fa e mi ritrovo a sorridere, come non ho mai fatto -Accidenti!- esclama, ripetendo quella strana parola.

-Ho qualcosa tra i denti?- chiedo, portando una mano davanti alla bocca.

-Come?- scoppia a ridere, mentre io mi chiedo cos'ho detto di sbagliato -Intendevo: accidenti! Dovresti sorridere più spesso...- annuisce come per darsi ragione e io non so veramente cosa dire.

-Lucy!- sento la voce di una donna, forse di una ragazza, non saprei e vedo che la bambina si allontana da me cominciando a correre, mi volto, e la vedo in braccio ad una ragazza, ma non una ragazza qualsiasi... quella e la Granger! Quindi... non so... oddio. La Mezzosangue Zannuta! Non ho proprio voglia di litigare, ma qualche insulto mi sembra d'obbligo: ho una reputazione da difendere, io! So bene che avevo detto niente Purosangue e cose così, però...

-Indovina!- sento quella bambina, Lucy, ridere -Ho incontrato un angelo!-.

-Veramente?- le chiede la Granger, sembra interessata, chissà se poi lo è veramente.

-Sì,- risponde lei, starà sicuramente sorridendo, ma non riesco a vederla, mi sono già girato, spero di riuscire ad allontanarmi in tempo. -Se vuoi te lo presento!- ha detto proprio questo? Ditemi di no, vi prego. Ditemi che mi sono immaginato tutto. La Granger no, non oggi che mi devono marchiare. La odio io la detesto! Ok, non è vero, ma non è questo il punto. Volete proprio sapere cosa provo per lei? Il fatto è che non lo so nemmeno. Invidia, penso. Ok, ok... ma c'è anche l'invidia. Cosa fareste se vi dicessi che da un pò di tempo mi sono accorto che è una ragazza? Mi direste che sono matto, allora meglio lasciar perdere ogni tentativo di farvi capire cosa mi passa per la testa in questo momento, fidatevi, è meglio.

-Va bene, Lucy, però una cosa veloce... poi dobbiamo andare a pranzo, lo sai bene- le risponde lei. Ha detto quello che ho sentito, vero?

-Draco- sento una piccola manina che mi tira la giacca e mi volto lentamente.

-Dimmi- la guardo, e non riesco a trattenere un sorriso.

-Vuoi conoscere mia cugina?- mi domanda, con un sorriso troppo furbo per i miei gusti. -E' lei- mi dice, indicandola. Un attimo... non ha nemmeno aspettato la mia risposta!

-Granger- sibilo, guardandola per un instante.

-Malfoy- è parecchio incredula, ma sbaglio o le sue guance sono un pò più rosse?

-Vi conoscete?- domanda Lucy -Tu conosci un angelo e non me l'hai mai detto?- guarda la cugina, puntandole un dito contro. Ora capisco da dove a preso il suo cipiglio... sempre i geni della Granger.

-Ok, lo conosco...- ammette la ragazza -Quel che è certo è che non è un angelo- mi regala la sua migliore occhiataccia. Ora capite perchè è meglio che voi non sappiate cosa penso nei suoi confronti? Mi odia, e non c'è modo per farle cambiare idea.

-Sì che è un angelo!- ribatte la bambina facendole la linguaccia -Sei solo gelosa perchè con me lui parla, mentre ti insulta e basta!- ho sentito bene? Gelosa? La Granger.

-Cosa?- esclamiamo io e la ragazza in coro, io per un motivo, lei per un altro, ovviamente.

-Se vuoi posso concederti un bacio.- dice la bambina. Comincia ad essermi sempre più simpatica -Ovvero: tu, Herm, lo baci, un solo bacio, nient'altro.-.

-Che?- domanda incredula la Granger, passando tutte le tonalità di rosso possibili ed esistenti.

-Baciatevi- questa bambina... non saprei nemmeno definirla in questo momento... insomma... oddio... sto andando in tilt!

-Non ho nessuna intenzione di farlo!- esclama Hermione. Un attimo... da quando la chiamo Hermione? Mi sto aggravando... e oggi non dovrei pensare a cose che mi danno problemi... se fosse facile! Comunque non mi vuole baciare... sapevo che era troppo bello per essere vero. Un diavolo dannato per l'eternità, ecco cosa sono.

-Come no?- domanda la piccola -Non eri tu quella che scriveva nel diario: Malfy di qua, di la... diabetico! Tu sei Malfoy, no?- domanda, girandosi verso di me.

-Sì.- riesco a dirlo, nonostante stia ancora pensando alle sue parole.

-Non... non è... non è vero...- balbetta la Granger con gli occhi sgranati e lo sguardo omicida, sono certo che è pronta ad uccidere la cugina, o meglio lo sarei se non la conoscessi e non sapessi che è una Grifondoro.

-Eddai...- ci supplica Lucy -Fatelo per me...- il labbro inferiore comincia a tremarle leggermente. -Dai... poi potrai dirmi se è un angelo- guarda la cugina, con furbizia. È una bimba veramente sveglia.

-Se è un angelo?- le domanda lei, deglutendo.

-Sì, o vuoi che dica alla zia che ti sei comportata male?- è una bambina diabolica. Sbaglio o la sta ricattando.

-Malfoy- Hermione si gira a guardarmi -La tua influenza le ha veramente fatto male-.

-Capita.- dico. So benissimo che sono ancora qua perchè la cosa mi interessa e non poco... però non capisco perchè lei non se n'è ancora andata trascinandosi dietro la bambina.

-Ok, ok... allora facciamo una cosa- quello sguardo non mi piace. Non è che quella bambina ha qualche spiritello che le consiglia le malvagità da fare? Comincio ad avere dei dubbi a riguardo, e molte ipoetesi, ovviamente -Passiamo il pomeriggio insieme ed alla fine vi bacerete.- cosa? Quella bambina ha per caso incontrato Pix? È veramente così... non lo so... proprio impossibile da definire. -E non potete dire di no!- esclama, con un sorriso diabolico -Voi venite con me. Devo assolutamente sapere se tu- mi indica -Sei un angelo. E se lo è...- guarda Hermione.

-Se lo è?- le domanda la cugina, ormai rassegnata dal dover fare quello che la piccola le ordina. Penso che in fondo la cosa piaccia anche a lei, spero...

-Se lo è... non lo so, ci devo pensare.- le fa una linguaccia -Sei così certa di avere di fronte un diavolo?- le domanda.

-Sì- dice, risoluta. Ok, ok, sono pronto a vedere il mio castello di carta cadere miseramente. Sarà una lunga giornata, molto lunga.







Note dell'autrice: Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto. So bene di avere delle altre fic iniziate, ma in mancanza di ispirazione in quelle ho cominciato questa, che però non sarà lunghissima (diciamo 2/3 capitoli). Spero vogliate lasciarmi un commento con il vostro parere, dei consigli o delle critiche. Grazie comunque. Spero di riuscire ad aggiornare presto, baci, Hermione92.

  
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Hermione92