Non ricordava come fosse giunta lì, ne dove si trovasse. Era un luogo buio, non riusciva a vedere niente. Dei brividi le percorrevano la schiena. Si sentiva così triste, ma soprattutto così sola. Ad un tratto la stanza si riempì di una luce fioca che le permise di intravedere un volto. Un volto che non vedeva ormai da tempo e che le mancava terribilmente, ma era il prezzo che doveva pagare.
“Merlino”, sussurrò sentendosi stranamente sollevata. Avrebbe tanto voluto correre fra le sue braccia e trovare conforto, ma l’espressione sul volto di lui la fece pietrificare.
“Morgana. Perché? Pensavo che fossimo amici. Cosa sei diventata? Cos’hai al posto dell’anima? Non hai più uno scopo, ora non ti rimane nient’altro che un ossessione. Potevamo trovare un altro modo, è colpa tua. Quante vite innocenti? Dimmi… quante ne hai fatte finire? Quanto sangue macchia le tue mani? Sei sola ora. Non ti puoi fidare di nessuno. Sola, sola. Sei contenta adesso? Dov’è finito il tuo buon cuore? Potevano stare insieme, ma hai rovinato tutto. Sei come una pestilenza, mai buona e porti solo guai. Non c’è più spazio per te qui, perché non lo capisci? Perché non ti fai da parte? Perché non rinunci? Sei una causa persa, una perdita di tempo, non puoi più essere salvata, tu che una volta eri la mia amata. Oh Morgana, che cosa hai fatto?”.
La sua coscienza aveva preso la forma della persona che amava, una persona perduta, ma mai dimenticata, così che forse le avrebbe dato retta e la sua parte buona avrebbe trovato una via d’uscita in quel labirinto di oscurità che era la sua anima. Quelle parole pronunciate dalle sue labbra ferivano ancora di più, mai come quella volta la sua coscienza l’aveva persuasa, ma pensare a cosa aveva fatto le faceva troppo male e non voleva fare altro che smettere di sentire quelle parole soffocanti. Le sembrò strano. Era convinta di essere sveglia, ma continuava a sentire una voce che urlava: “Che cosa hai fatto?”.
Avrebbe tanto voluto farla smettere. Avrebbe voluto strillare, ma poi si accorse che la voce proveniva dalla sua bocca.